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martedì 29 settembre 2009

NARDO' - IL CONSIGLIO COMUNALE PROLUNGA L'AGONIA

Il sindaco Antonio Vaglio ha richiesto, nel consiglio comunale tenutosi questa mattina alle ore 12:00 nell'aula consiliare, di rinviare l'approvazione del bilancio nei termini previsti dalla legge (26 giorni). Il consiglio comunale ha votato a favore della delibera presentata dal sindaco. Un consiglio comunale aperto con l'inno di Mameli (forse per ricordarci che siamo italiani) e conclusosi a tarallucci e vino. I revisori dei conti hanno stabilito che il comune è in rosso e che i margini di intervento saranno minimi visto la condizione disastrosa in cui verte la cassa comunale. Del grande tecnico, il dott. Francesco Bruno, non si è saputo niente; all'innominabile nessuno ha fatto riferimento nonostante da un pò di giorni si "aggiri nei pressi del comune". Gli unici interventi politici sono stati quelli del consigliere socialista Tommaso Malcangi e del democridtiano, forza italia ah no pardon uddiccino (UDC) Rino Dell'Anna.

POGGIARDO (LE) - L'ospedale ha bisogno di cure

Lesioni sul solaio, pareti prive di intonaco, pezzi di cornicione mancanti. I pazienti denunciano le cattive condizioni dell'ospedale di Poggiardo. Sanapo: "Provvederemo presto"

Una struttura ospedaliera affetta (come qualcuno in confidenza riferisce) da "psoriasi generale", cioè da quella patologia cronica che colpisce con macchie in tutto il corpo.
È il "Francesco Pispico" di Poggiardo, divenuto in questi ultimi anni teatro di scontro tra le varie forze politiche in campo e di recente al centro di una richiesta di potenziamento avanzata da vari Consigli comunali del bacino, finalizzata a valorizzare le professionalità presenti all'interno.
Ora il problema più che dentro all'ospedale, si presenta all'esterno. Non sono stati pochi i cittadini "impressionati" dalla situazione di fatiscenza che si può notare sulle varie facciate del nosocomio, una volta varcato il portone di ingresso.
Lesioni sul solaio, pareti "mozzicate" e prive spesso di intonaco; tondini delle travi lasciati ad ossidare con l'aria e l'acqua, pezzi di cornicione mancanti, un'armatura in ferro complessiva che sta arrugginendo lentamente.
E c'è chi accanto a tutto questo ci aggiunge delle folate nauseabonde che si levano dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata sia dal biostabilizzatore SudGas, situato nella periferia del paese, sia da qualche altro sito con spazzatura all'aria aperta, riuscendo a bypassare persino il più attrezzato dei condizionatori d'aria.
La domanda è: siamo sicuri che da un momento all'altro qualcosa non venga giù all'improvviso?
A respingere gli allarmi è Franco Sanapo, Direttore sanitario Asl Lecce il quale, interpellato, spiega lo stato dei fatti e assicura che in breve tempo verrà avviata la ristrutturazione: «Possiamo affermare che lungo il perimetro esterno del Pispico non sussistono rischi di alcun tipo. A fine luglio scorso - afferma Sanapo - durante una riunione con il direttore generale dell'area tecnica, della direzione medica del presidio, dell'amministrazione comunale di Poggiardo, alla presenza anche del consigliere regionale Aurelio Gianfreda, abbiamo deciso di avviare un intervento tampone volto al miglioramento urbano dell'intera struttura attraverso una protezione mediante delle reti speciali. Tutto ciò, in attesa della cantierizzazione per il rifacimento delle facciate, per la quale è stato previsto dalla Regione e dal Governo, secondo l'art. 20 della legge finanziaria 1987, un investimento di un milione di euro. Intanto, ricorda e conclude Sanapo, nei mesi scorsi il complesso era stato messo in sicurezza, attraverso l'asportazione di tutte le parti pericolanti». Si attende ora l'avvio del lavori.

di Donato Nuzzaci da IlTaccoD'Italia

Poli Bortone indagata per rivelazione di segreto "Aiutò suo marito"

Lecce, la senatrice coinvolta in una compravendita di terreni

In qualità di sindaco avrebbe anticipato notizie riservate sull'operazione Un´altra scossa - anche questa ampiamente annunciata - ha squarciato la politica pugliese. Adriana Poli Bortone è indagata. L´ex sindaco di Lecce è stata iscritta nel registro degli indagati per rivelazione di segreti d´ufficio e tentato abuso d´ufficio. Insieme al leader del movimento Io Sud compaiono fra i destinatari dell´avviso di conclusione delle indagini preliminari anche suo marito, l´avvocato Giorgio Bortone, e il consuocero, l´imprenditore Gaetano Montefrancesco. Nel registro degli indagati anche Pasquale Corcelli, di Turi, legale rappresentante di Iskenia.
Proprio da un´operazione immobiliare compiuta dalla società lussemburghese, trae le mosse questa inchiesta della procura di Lecce, coordinata dal pm Antonio De Donno. Le indagini della Guardia di finanza cominciarono nel 2007 quando l´ex presidente del consiglio regionale, Mario De Cristofaro, seguito a ruota da alcuni esponenti del centrosinistra, all´opposizione nel consiglio comunale di Lecce, denunciò un´operazione immobiliare compiuta da Iskenia.
La società del Lussemburgo nel settembre del 2004 acquistò un´area di 285mila metri quadrati di terreno agricolo, all´estrema periferia di Lecce, nella zona del parco di Rauccio. Pagò, per l´acquisizione del suolo agricolo un euro e 86 centesimi a metro quadrato. Prezzo di mercato, ma tre mesi dopo il valore di quei terreni schizzò alle stelle. Il 13 dicembre del 2004 la giunta comunale del capoluogo salentino, retta da Adriana Poli Bortone (all´epoca dei fatti senatrice di Alleanza nazionale) votò il documento programmatico del piano urbanistico che per i terreni acquistati da Iskenia prevedeva insediamenti ricettivi e residenziali.
Lo scorso novembre il pm Marco D´Agostino, presentò una richiesta di archiviazione che fu, però, rigettata dal giudice per le indagini preliminari, Ettore Aprile. Il gip dispose un supplemento d´indagine: "E´ sufficientemente chiaro - scrisse nell´ordinanza - il legame diretto esistente fra la Poli Bortone da una parte e i soci della Iskenia dall´altra, questi ultimi favoriti dalla prima per il fatto di avere avuto un´anticipata conoscenza che terreni con finalità essenzialmente agricola, per cui acquistabili ad un prezzo relativamente ridotto, avrebbero poco dopo mutata la loro destinazione d´uso". A collegare la Poli Bortone a Iskenia - secondo l´accusa - sarebbe stato l´avvocato Bortone, marito dell´ex sindaco di Lecce. Bortone, infatti, aveva curato per il proprietario dei terreni agricoli, Zaccaria Pranzo, le trattative per la vendita dei terreni incriminati a Iskenia. In base alle accuse la Poli Bortone avrebbe anticipato notizie riservate sui terreni al marito e ai rappresentanti della società lussemburghese. L´ex sindaco di Lecce, ieri, non ha commentato la notizia del suo rinvio a giudizio. E il silenzio ha accomunato anche i suoi avversari politici: bocche cucite sulla nuova inchiesta che ha scosso la Puglia.

di Paolo Russo da L'EspressoBari

LECCE - Match: Telerama vs Adriana Poli Bortone (di Mauro Marino)

Lecce (salento) - Rama l’iconoclasta. Ti spiezzo in due e la caduta degli dei.

Presso la religione induista, Rama (ca. 7000 a.C.) è il settimo avatar di Viṣṇu, manifestatosi nel regale principe per risollevare le sorti della morale degli uomini, ormai soggiogati da Ravana. Questo il compito, la mission!

Chi l'avrebbe mai detto! Tele Rama è diventata iconoclasta, si son messi a fare i burloni e fanno il verso alle finezze di Blob!

Non è facile fare gli eversivi e la carica ironica sembra in questo caso cedere il passo all'astio. Alla cattiveria anche. Non la sopportano proprio Adriana Poli Bortone quelli di Mixer Media Management. Noi che siamo difensori dei “deboli” con chi dobbiamo schierarci? Chi è il debole in questa partita?

Quello che è sotto attacco certamente, quello che si vuole piegare mostrandolo in normali Tg in una festa danzante costruendo effetti comici intorno alla notizia. Subliminale si chiama la capacità suasiva del Quarto Potere (la Tv). Ma chissà se i telespettatori poi comprendono e accolgono tanto zelo. Pare essere solo cosa loro.

C'è “L'Indiano” che ha usato la colonna sonora de “La Stangata” - film del 1973 di George Roy Hill dove Johnny Hooker (Robert Redford) e il suo amico Luther Coleman (Robert Earl Jones) sono due truffatori di strada - e mixato le immagini della saga di Rocky Balboa con le sfighe giudiziarie della senatrice di Io Sud.

«Adriana Adriana» invoca un suonato e vittorioso Silvester Stallone. Nella riproposizione il glorioso boxer evidentemente interpreta le aspettative della super rete salentina: hanno posto “domande” e non hanno avuto “risposte” e la implorano l'Adriana, vendicandosi. Si son dimenticati, peccato la frase clou, il «Ti spiezzo in due» (ma certo l'hanno in serbo, l'useranno magari a giorni), C'è anche un'altro passo fondamentale in quel movie: «Se io posso cambiare e voi potete cambiare tutto il mondo può cambiare...» si può piegare a vari usi visti i trasformismi e le piroette politiche in uso nella politica ma anche nell'informazione!

A parte le divagazioni filmografiche (sarebbe il caso a questo punto di citare il capolavoro di Luchino Visconti “La caduta degli dei”, ma ci par troppo) quello a cui assistiamo in questi giorni è un pesante adombramento del mito di Adriana Poli Bortone. Chissà i leccesi che dicono! Nessuno chiede in giro? La mia amica non ci sta! Se la prende con i maschi che non vedevano l'ora di togliersela di torno. «Tutti quelli che lei s'è portato in alto adesso si fregano le mani, finalmente soli, senza mammà!», risponde con un tono che a dir vero un pò spaventa!


Ricordate le manfrine nella scorsa campagna elettorale, la cacciata delle telecamere con lo stemmino giallo dalla sede di Io Sud - voi siete quelli di Telegabellone disse stizzita la neo sudista tacciata d'esser diventata di sinistra! Era più o meno l'inizio! Adesso il boccone s'è fatto ghiotto ci sono beghe giudiziarie e l'astro di Poli Bortone sembra inesorabilmente in declino! Non sembra vero riempirla di fango.

Viene nostalgia delle garbate e puntuali contestazioni mosse con fioretto (e all'occasione sciabola) da Carlo Salvemini quando sedeva in Consiglio Comunale, lui si che le cose le vedeva, le capiva e le contestava, ma evidentemente il Pd non ne ha avuto bisogno nella sua ultima deriva familista. E poi all'epoca Telerama che faceva? Non ricordo!

Certo ne avrà combinate l'ex sindaco di Lecce, regina incontrastata della città che ha governato per due consigliature dense dense! Ma la puntuta opinione della mia amica mi torna, un pò di garbo non guasterebbe!

da IlPaeseNuovo

Il Foggia dei miracoli nel film "Zemanlandia"



Dialoghi esilaranti tra il boemo e l´ex presidente Casillo

Un film sull’uomo che dice poche parole e fuma tante sigarette. “ Talvolta i perdenti hanno insegnato più dei vincenti. Penso di aver dato qualcosa di più e di diverso alla gente”. Zdenek Zeman è il protagonista di un film-documentario su “Zemanlandia” che verrà presentato il 28 settembre, alle 10.30, nella “Casa del Cinema” di Roma, in largo Marcello Mastroianni, per la regia di Giuseppe Sansonna. Il trailer del film sarà pubblicato anche su Repubblica.it.

Il documentario ripercorre le vicende del grande Foggia di Zeman dando la parola ai protagonisti di allora ed illuminando di nuova luce i retroscena del miracolo calcistico del Tavoliere.

Impreziosito dal calcio giocato e da materiali di repertorio delle televisioni private, il film raccoglie l’intervista più lunga che Zeman abbia mai rilasciato. Lontano dai riflettori il boemo rivive l’inizio della sua carriera e l’esaltante costruzione di una squadra a dimensione familiare. Nel documentario, calciatori affermati, dopo aver esordito da sconosciuti a Foggia, come Signori, Rambaudi e Di Biagio, ricordano con nostalgia i gradoni dello stadio Zaccheria, gli allenamenti da marines consumati sul campo in terra battuta dell'oratorio della Chiesa di San Ciro.

Attorno ad un tavolo, dopo quindici anni, gli amici e collaboratori tecnici di allora si divertono a raccontare aneddoti. Nelle loro testimonianze emerge uno Zeman inedito, ironico, immerso in interminabili partite a carte con massaggiatori e magazzinieri. L’i ntervista a due tra Zeman ed il Presidente del club di allora Pasquale Casillo rivela gli equilibri lavorativi e personali di due personalità agli antipodi. Gelido e silenzioso il primo, vulcanico e loquace il secondo. Una relazione basata sul reciproco rispetto e fatta di continue mediazioni, rincorse, compromessi.

Ripercorrendo le vicende del Foggia calcio da due angolazioni diverse, si correggono spesso a vicenda, dando vita ad una testimonianza video autentica ed in qualche modo esilarante. Completano il quadro le testimonianze dei tifosi di allora. L’i ntera città di Foggia visse un sogno lungo tre stagioni che ancora oggi rivive nelle menti e nei cuori della tifoseria. Alla presentazione del film non mancheranno i due protagonisti: Zeman e Casillo. Saranno inoltre presenti il regista Giuseppe Sansonna, l’a ssessore allo Sport e al Turismo della Provincia di Foggia Nicola Vascello e la produttrice Valeria Caggese. Il documentario è stato prodotto dalla 'Showlab' in collaborazione con la 'Fly Film' e sostenuto dalla Provincia di Foggia – Assessorato allo Sport. "Zemanlandia" sarà presentato a Foggia, l’ultima settimana di novembre all’interno del Festival del Cinema Indipendente.

di Roberto Zarriello da LaRepubblicaBari

Bologna: l'Onda contro Maroni. Cariche della polizia



Inizia con una grande mobilitazione di massa l'autunno dell'Onda bolognese. In città erano anni che non si vedeva il movimento universitario indire manifestazioni già a fine settembre. Dopo gli arresti dell'operazione Rewind in luglio, l'Onda riparte più determinata che mai.

In una giornata in cui tutta la città era militarizzata e bloccata, la bravura dell'Onda è stata quella di coinvolgere nella contestazione tutte le forze sociali, che si battono contro le politiche del Ministro Maroni. Riuscendo a portare in piazza Centri Sociali, Sindacati di Base e realtà dell'associazionismo, ed inoltre, riuescendo ad intrecciare la propria protesta con il presidio comunicativo dei gruppi Ultrà.

Un corteo non autorizzato e comunicativo, ha saputo portare la propria voce fin sotto l'aula in cui si teneva il convegno sponsorizzato da Sky. "Lo Sport in Tribuna: disciplina e gestione degli impianti sportivi" questo il titolo del convegno, è l'emblema di come le nuove forme della gestione securitaria promossa dal Governo, si intreccino con la riforma universitaria.

Le durissime cariche della polizia a difesa del Ministro Maroni, non hanno fermato la capacità dell'Onda di concludere con una grande giornata in cui l'unico respinto, stavolta, è stato il Ministro dell'Interno.

La cronaca multimediale della giornata

ore 12.40 - Subito dopo il rilascio del fermato, il corteo riparte per tornare in Piazza Verdi e concludere questa giornata di mobilitazione.
ore 12.30 - Durante la carica c'è stato un fermo di Polizia. Il ragazzo è stato rilasciato in questo momento dopo circa 10 minuti, grazie alla pressione del corteo.
Ascolta la diretta con Michele subito dopo le cariche
ore 12.19 - La polizia carica il corteo, che però si ricompone subito.
ore 12.04 - Il corteo supera via Mercanzia e si dirige verso l'aula dove il Ministro Maroni fra poco terrà il convegno. Due blindati della Polizia stanno bloccando l'accesso alla via dove è situato l'ingresso all'aula.
Ascolta la diretta con Michele da corteo
ore 11.40 - 500 persone in corteo si raggiungono le due torri, e il concentramento degli Ultras.
ore 11.20 - Il corteo esce da piazza Verdi e si dirige in via Zamboni verso la facoltà di Giurisprudenza. Ad aprire il corteo uno striscione "Respingiamo Maroni". E dietro lo striscione l'onda porta dei gommoni a simboleggiare i respingimenti dei migranti e dei cartelli contro il pacchetto sicurezza. ll corteo è determinato a muoversi verso il convegno.
ore 11.10 - Inizia la protesta degli Ultras sotto le due torri. Circa cinquanta gli ultras con diverse delegazioni da Bologna, Parma, Ravenna e Fano. Aperto lo striscione "No alla tessera del tifoso".
Ascolta l'intervista con un ultras al concentramento
ore 10.40 - Circa 200 persone in Piazza Verdi. L'Onda espone lo striscione "Il nostro pacchetto sicurezza: Reddito, Lotte, Socialità"
Ascolta Michele dell'Onda Anomala che presenta la giornata

ore 10.15 - Inizia il concentramento della contestazione in Piazza Verdi centro della zona universitaria. In Piazza l'Onda Anomala sta allestendo una mostra fotografica contro i respingimenti, e un punto informativo sul convegno a favore della tessera del tifoso "Lo sport in tribuna" finanziato da Sky e Resto del Carlino.
ore 10.00 - La zona circostante l'aula absidale di Santa Lucia, con ingresso Via de' Chiari 25 è presidiata da questa mattina dalla Polizia, per impedire alle eventuali contestazioni di avvicinarsi al convegno.





da Infoaut

Honduras, cronache di resistenza: 91° e 92° giorno

La nostra voce dal cuore del paese centroamericano piegato dal golpe racconta un weekend nelle strade di Tegucigalpa, tra marce e zig zag tra militari e polizia. E intanto il governo sospende le libertà costituzionali e minaccia il Brasile

Sabato, 27 settembre 2009. Tegucigalpa, Honduras, 91° giorno di dittatura

ciao ciao,
stavolta scrivo davvero velocemente e molto preoccupata!

la marcia é stata grandiosa e bella come sempre, qualche momento di tensione davanti all'ambasciata brasiliana, ma nulla di serio. Nel pomeriggio c'e stata una enorme carovana di veicoli che ha sfilato per la cittá e specialmente intorno all'ambasciata brasiliana. All'improvviso annunciano in cadena nacional che il coprifuoco sará dalle 18 fino alle 6 di domattina.
Ora siamo in una casa di amici in un quartiere periferico, doveva esserci un concerto sfidando il coprifuoco, ma il quartiere é stato militarizzato quindi ci siamo dovuti rifugiare in questa casa, siamo una 20ina aspettando che passi la notte e sperando che i militari non sfondino la porta (cosa che difficilmente succederá!). Comunque anche se lento c'é l'internet quindi faremo a turno tra i noi venti per raccontare e inviare quanto sta succedendo...

ma le notizie peggiori arrivano dai dintorni dell'ambasciata del Brasile, pare che sia moltiplicata la presenza di militari e polizia, sono stati bloccati gli unici media non golpisti, si teme che stanotte possa succedere qualcosa di terribile al presidente...

ci sentiamo domani... se ci sará elettricitá... sennó dopodomani
un abbraccio dall'Honduras che resiste

Il giorno dopo, l'elettricità c'era, e puntuale è arrivata anche la mail della nostra voce dall'Hondaras che resiste.

Domenica, 28 settembe 2009. Tegucigalpa, Honduras, 92° giorno di dittatura

"Come sempre scrivo correndo...
Ieri sera alla fine ci è andata bene, la notte è passata senza problemi peró con molta tensione, ovunque.
La pazzia di questa gente non ha limiti... in cadena nacional ieri sera hanno dichiarato praticamente guerra diplomatica al brasile e a tutto il mondo! Hanno dato 10 giorni di tempo al Brasile per definire la sua posizione nei confronti di Zelaya (o dichiarano di concedergli l'asilo politico o lo consegnano alle forze dell'ordine golpiste ndr)... hanno alzato il tono specialmente contro Spagna, Messico, Usa e Venezuela. Oggi poi mentre si stava svolgendo l'assemblea del frente, è arrivata la noticia che all´eroporto sono stati bloccati alcuni delegati della OEA (3 della Spagna, 1 della Colombia e 1 statunitense) e non si sa ancora se li hanno rispediti ai loro paese d' origine o se si trovano rinchiusi da qualche parte...

Inoltre sempre oggi hanno pubblicato un decreto esecutivo che sospende per 45 giorni i diritti individuali, Art 69, 72, 78, 84 della Costituzione, ossia il diritto alla libertá personale, libertá d'espressione, libertá di associazione, libertá personale relativa alla detenzione.
In effetti tutti questi diritti sono stati sospesi dal 28 di giugno, peró non erano mai stati dettati da un decreto legge (che vi invieró domani).

A questo punto i golpisti si stanno buttando da soli più che mai dentro a un abisso senza fondo e senza ritorno.

Alla lista dei martiri si sono aggiunte due persone, una ragazza di 24 anni, Wendy, con seri problemi respiratori che é morta a causa dei gas lacrimogeni e un ragazzo a cui hanno sparato, lui é nipote del propietario di Canale 36, l'unico veramente antigolpista!

L'assemblea si é tenuta nella sede di uno dei sindacati piu belligeranti del paese, lo STIBYS, lí hanno portato il corpo di Wendy dove tutti l´hanno potuta salutare e suo marito ha fatto un discorso veramente commovente dando coraggio a tutti e tutte nel continuare a lottare, cosí stavano facendo lui e Wendy, per una Honduras libera e per la costituente.

Verso sera siamo tornati nel quartiere di ieri notte e abbiamo partecipato a una marcia spontanea organizzata dai giovani del barrio. Inizialmente le persone non erano molte, ma al secondo giro si é aggiunta molta gente, al terzo molta altra... insomma dopo una mezz'oretta la marcia era grandissima e gli slogans contro il golpe e i golpisti si ascoltavano sicuramente anche alla posta della polizia... ma per fortuna non ci sono state aggressioni, anche perché il tutto è terminato poco prima delle 21 ora dell'inizio del coprifuoco. É stato molto bello vedere come la gente si è animata a ogni giro intorno al quartiere e si è aggiunta alla caminata, perdendo la paura e gridandolo! Tutti già sapevano del decreto legge che citavo prima, ma questo non li ha fermati!

Termina il Giorno 92 di resistenza, domani saranno 3 mesi di lotta che si celebreranno con una ennesima marcia e probabilmente con un atto di accompagnamento alla familia di Wendy durante il funerale.

Testo raccolto da Stella Spinelli
da PeaceReporter

VENEZUELA - I paesi del sud del mondo organizzano un controsummit

Un mondo multipolare, un’alleanza sud-sud, un contro-blocco che unisca Africa e America Latina, una Nato per il sud del mondo. Sono queste le proposte nate sull’isola venezuelana di Margarita, dov’è in corso il secondo summit Sudamerica-Africa (Asa).

La parte del leone l’ha ovviamente fatta il padrone di casa, Hugo Chávez, che ha invitato i suo colleghi, una trentina, a formare un’alleanza sud-sud ancora più stretta. Un’alleanza poi sigillata dalla firma di vari accordi di cooperazione petrolifera con Sudafrica, Mauritania, Niger, Suda e Capo Verde. E in campo minerario con Namibia, Mali, Niger e Mauritania.

La sua spalla è stato il leader libico Gheddafi, alla sua prima volta in America Latina, che propone di creare una Nato del sud, la Sato. Tutti d’accordo, comunque, sulla necessità di rivedere il funzionamento del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di cui il Brasile reclama un seggio.

Sullo sfondo, la tenda beduina che questa volta Gheddafi è riuscito a farsi montare nel giardino dell’albergo.

da Internazionale

Guinea: 60 civili dell'opposizione uccisi da polizia

Almeno 58 persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco a Conakry dalle forze dell'ordine, che sono intervenute in uno stadio per sgomberare i manifestanti contrari alla candidatura del capo della giunta alle elezioni presidenziali. Lo hanno riferito fonti giornalistiche sul posto. Una decina di cadaveri con segni di proiettili erano adagiati proprio a terra, nel recinto dello stadio del 20 settembre,..

dopo che la guardia presidenziale ha disperso con la violenza gli oppositori che vi erano radunati.
In precedenza erano stati avvertiti molti colpi provenienti proprio dallo stadio, dove si erano radunate decine di migliaia di persone. Mentre seguiva l'evento il corrispondente della France Presse - che lavora anche per Radio France Internationale (RFI) - Mouctar Bah, è stato costretto a mettersi in ginocchio da un soldato della guardia presidenziale. La sua apparecchiatura è stata sequestrata e distrutta dai soldati. Il suo collega della Bbc, il giornalista Amadou Diallo, è stato anche lui vittima di violenze.

da http://africa.blog.ilsole24ore.com/2009/09/guinea-10-civili-dellopposizione-uccisi-da-polizia.html

Flores d’Arcais: “Caro Tonino adesso rifonda l’Idv”



Intervista di Wanda Marra, Il Fatto Quotidiano, 27 settembre 2009

“Se non vuole sprecare la chance che l’elettorato democratico gli ha dato, Di Pietro deve fare un’operazione di totale rifondazione del partito”. L’invito arriva da Paolo Flores d’Arcais che così porta avanti il dibattito iniziato su Micromega. La rivista da lui diretta, infatti, nel numero uscito venerdì pubblica un’inchiesta che evidenzia una serie di “tare” dell’Italia dei valori a livello locale: commissariamenti a valanga, presenza di trasformisti (ex Dc, ex Udeur, persino ex FI), casi di illegalità. Ma Di Pietro ieri in un’intervista a La Stampa minimizzava “non bisogna fare di tutta un’erba un fascio”.

Professor Flores d’Arcais, quando ha letto l’intervista a Di Pietro, cosa ha pensato?
Avrei preferito un “Grazie, c'è veramente da aprirsi alla società civile e sbaraccare tante zone opache”. E l'avrei preferito non tanto per me, ma per il futuro dell'Idv che solo così può aspirare a diventare l'architrave dell'opposizione.

Da parte vostra non è stato un atto di fuoco amico?
Al contrario, si è trattato di un atto d'affetto. Oggi l’unica speranza per un’opposizione organizzata è l’Idv. Ma i cittadini democratici non tollerano più incoerenze. Per cui, se in un anno 4 milioni di elettori su 12 hanno abbandonato il Pd, ciò significa che l’elettore vuole che a ogni parola corrispondano i fatti. Il ceto dirigente medio dell’Idv non corrisponde assolutamente alle speranze che può rappresentare. Con la nostra inchiesta in realtà abbiamo voluto dare un contributo prezioso.

Nella sua conversazione con De Magistris su Micromega, lei sostiene che l’Idv è un partito uno e bino. Che vuol dire?
Parlano i numeri: i voti del partito alle europee sono stati più che doppi rispetto ai voti per gli enti locali. Alle europee gli elettori hanno votato il partito anticasta, in sede locale queste caratteristiche vengono meno e resta un elettorato tradizionale, qualche volta anche clientelare.

Ma intanto Di Pietro ha dichiarato che replicherà caso per caso alla vostra inchiesta...
Sono ben felice che ci sia quest'intervento. Ma voglio ribadire che è stata un’inchiesta straordinariamente accurata.

Cosa risponde a Di Pietro che sostiene che voi fate di tutta un’erba un fascio?
Micromega analizza minuziosamente regione per regione, evidenziando sia casi di illegalità, che di semplice malcostume politico all'interno della legalità e di arroccamenti burocratici che sono del tutto legali ma fanno parte di una nomenclatura politica. Vorrei ricordare il detto “la moglie di Cesare non solo dev'essere onesta ma anche apparirlo”. In troppe regioni ci sono casi di opacità.

È d’accordo con Di Pietro quando dice che la Dc non era così male?
Per me la Dc è sempre stata pessima.

Di Pietro sostiene che nelle sue liste per le ultime elezioni non c’è nessun caso di incandidabilità, visto che non ci sono “persone condannate con sentenze definitive”. Non le sembra un po’ riduttivo da parte di chi ha fatto della legalità la sua bandiera?
Ridursi solo a questo mi sembrerebbe molto, molto minimalista. Se per essere candidati in un partito che si pone come la speranza dell’altra Italia bastasse non avere una condanna definitiva, allora ci si potrebbe limitare a estrarre a sorte i candidati. Forse Di Pietro non capisce quanto è controproducente questa situazione. L’Idv alle europee ha sfiorato il risultato a 2 cifre, ma se si muovesse rinnovando tutto il partito intorno a candidature come quella di De Magistris potrebbe arrivare al 15-20%. Il minimalismo del rinnovamento mi pare possa portare a mancare un’occasione storica. Al di là di quello che si può dire sui Belisario e i Formisano non è con politici di questo genere che l’Idv può fare il 20%.

Ha delle proposte per Di Pietro?
Già per le europee Camilleri ed io avevamo proposto di fare una lista con 2 simboli, quello dell’ Idv e della società civile. Di Pietro deve fare un congresso di vera e propria rifondazione dell'Idv, in maniera da far diventare energie militanti le decine di migliaia di persone che hanno votato per l’Idv anticasta dei De Magistris, Alfano, Vattimo e che a livello locale rimarranno fuori per incompatibilità con i dirigenti locali.

Non le pare che la situazione fotografata da Micromega evidenzi anche che di fatto l’Idv fino ad oggi è stata fortemente identificata con Di Pietro e che manchi in effetti una classe dirigente adeguata? In questo senso anche il successo di De Magistris alle europee che ha preso più preferenze del leader è stato una novità...
Il fatto che Di Pietro sia in grado di imporre quello che vuole a questi gruppi locali potrebbe ancora essere positivo se utilizzasse il suo potere per sbarazzarsi di una certa classe dirigente e puntasse tutto su una nuova leva che è poi quella dei nuovi elettori. A quel punto l’Idv diventerà un vero partito radicalmente nuovo. Bisogna capire se Di Pietro ha il coraggio di lanciarsi in mare aperto o ha paura di questa straordinaria chance che gli elettori democratici gli hanno dato.

da MicroMega

Le navi dei veleni e il mistero della Zanoobia

Hanno un nome le aziende (italiane, europee e statunitensi) che si
servirono della rete di navi mercatili destinate allo smaltimento
illegale dei rifiuti tossici. Nell'edizione di domani il manifesto
ricostruisce l'elenco dei produttori di scorie trovate sulla nave
Zanoobia, sbarcata a Genova nel maggio del 1988 dopo un anno e mezzo
di rotte tra medio oriente e america latina, alla ricerca di un luogo
da usare per smaltire i veleni. Si tratta del gotha dell'industria
chimica europea e statunitense, con nomi conosciuti. Le rotte delle
navi dei veleni non sono state dunque utilizzate da piccole fabbriche
più o meno clandestine, ma costituivano un vero e proprio sistema -
che necessariamente godeva di coperture istituzionali - per lo
smaltimento illegale dei rifiuti industriali più pericolosi.
La storia della Zanoobia è poi significativa anche per l'opacità
dell'intervento dello stato. Ancora oggi, infatti, non è possibile
capire dove siano stati smaltiti i 10.500 fusti arrivati a Genova nel
1988. La protezione civile - incaricata all'epoca dell'emergenza -,
interpellata da il manifesto, non è stata in grado di fornire la
destinazione finale (ovvero le discariche o gli impianti di
smaltimento) delle scorie. Il carico della Zanoobia, dunque, è un
mistero che dura ancora oggi.

da Il Manifesto

ASD Nardò vs Corato 0-0

Nardò Bloccato sul pari da un Corato ben organizzato. Nel secondo tempo due legni spengono le speranze di ottenere i tre punti per lo squadrone granata.

LE PAGELLE Bassi 6 Normale amministrazione PUNTUALE

Calabuig 6,5 Forte nel gioco aereo ma si intestardisce con troppi lanci lunghi. ARIETE

De Padova 5,5 Di Domenico gli fa vedere i sorci verdi. FRASTORNATO

De Donno 6 Si limita a contenere le folate offensive avversarie. PRUDENTE

Contessa 7,5
Anche se non al meglio fisicamente è il migliore dei suoi. Scende sulla fascia offrendo assist a ripetizione. PROROMPENTE

Irace 6 Alla prima ufficiale stenta ad imporre le sue evidenti doti tecniche. Gioca molti palloni ma non è assistito dai compagni. POTENZIALE INESPRESSO

Tartaglia 5,5 Forse non per colpa sua ma gioca troppo defilato. Semplicemente fuori dal gioco. CHI L’HA VISTO

Frascolla 6 Nonostante la giovane età è il più lucido in mezzo al campo. FRASCOLLA MA NON MOLLA

Parlacino 6,5 Prezioso il suo lavoro alla trequarti, salta sempre l’uomo ma nel momento dell’ultimo passaggio si perde. Coglie una traversa. EFFERVESCENTE

Di Rito 6 Bravo nel difendere il pallone. Lavora per la squadra, ma questa volta non riesce a timbrare. GENEROSO

De Benedictis 5 (MONTALDI s.v)Tutto fumo e niente arrosto. A volte da l’impressione di volersi driblare da solo. FARFAGGHIONE