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martedì 26 maggio 2009

ASSALTI PER CARLO




ASSALTI FRONTALI - ROTTA INDIPENDENTE

E ora nella dignita` mi specchio, nella dignita`
del fratello che era insieme a noi nel mucchio, lui ha lottato,
quando ha avuto I' occasione
non ha voltato gli occhi e questa e la lezione da insegnare nelle scuole,
nel racconti che disegnano le sere
cosa sparava in faccia quel carabiniere, io porto con me il nome di Carlo Giuliani noi facciamo la storia, mentre quelli fanno i piani
come a genova quel giorno, niente rumori di fondo
e noi ali' assedio ai padroni del mondo
usciti dal Carlini, non torniamo indietro davvero
affronti il nemico e vedi il suo volto vero.
In marcia il cuore pompa esaltazione
una soluzione inizia quando inizia una rivoluzione
il fumo all' orizzonte e gi` alto denso e nero
e un bel dito medio alzato dritto verso il cielo

Noi siamo in ballo, siamo in ballo adesso
e non spegni il sole se gli spari addosso
non spegni il sole se gli spari addosso
siamo in ballo, siamo in ballo adesso
rotta indipendente impatto imminente
l'onda umana sale alta, potente

Il venti luglio è segnato è un segnale
il venti luglio per noi e I' introduzione alla guerra globale
ho studiato strade, tutta la cartina, ma ormai la Palestina è Genova e Genova in Argentina
dietro contadine in marcia dalla a Fancia
davanti bocche dei fucili puntate alla pancia
elicotteri battono il cielo, motoscafi il mare
ministri infilano mimetiche per comandare
ed arrivano, li vedo arrivare
ho già` negli occhi le bombe da intervento speciale
eccoli arrivano i carabinieri, i mercenari
oggi sono pronti a fare straordinari
noi ci stringiamo, ci facciamo forza a vicenda
ci passiamo acqua
e intanto cresce la faccenda
è un tempo questo pieno di violenza
e su strade senza tempo noi facciamo resistenza.

Noi siamo in ballo, siamo in ballo adesso
e non spegni il sole se gli spari addosso
non spegni il sole se gli spari addosso
siamo in ballo, siamo in ballo adesso
rotta indipendente impatto imminente
l' onda umana sale alta, potente ...
e il sole brilla con le nostre vite
proietta raggi per distanze infinite
e il sole brilla con le nostre vite
proietta raggi per distanze infinite ...

Ci siamo dentro ormai
ormai è ovunque la battaglia
meglio muoversi in fretta e muoversi in passamontagna
parlare ora di non ... nonviolenza
a questo punto a inutile nella mia esperienza
attaccano col gas combinato col cianuro
poi le pistole sparano per stare più al sicuro
hanno studiato bene quelli, sanno che il panico
ti penetra alla gola, ti afferra lo stomaco
ma non spegni il sole solo perchh chiudi gli occhi
e noi in combinazione difendiamo i nostri blocchi
comunità le fermiamo, diamo ossigeno all' aria
barricate le alziamo e respiriamo nell' aria incendiaria
mentre mezzi militari vanno a palla sui viali
addosso alle persone, ma siamo persone speciali
avanziamo e indietreggiamo come una molla
mentre ambulanze prendono feriti tra la folla
un blindato è li, rimane in panne
e svuotato e dato in cibo alle fiamme
siamo una folla chiara promessa al ricordo
in marcia nel mondo gettando grano fecondo, siamo in tanti, siamo da tutte le parti
e Carlo fino ali' ultimo è rimasto davanti
fino a alzarsi, con un estintore in primo piano
lui ha insegnato a vedere cos'h un essere umano.

Noi siamo in ballo, siamo in ballo adesso
e non spegni il sole se gli spari addosso
siamo in ballo, siamo in ballo adesso
rotta indipendente impatto imminente
l' onda umana sale alta, potente...

Noi andiamo avanti, andiamo oltre i limiti
siamo un sole che sorge tra colori lividi
e nessuno pur spegnere il sole
nessuno pur imbrigliare sei miliardi di persone

Gli Assalti Frontali sono un gruppo hip hop italiano di Roma nato nel 1991. Sono noti per il loro impegno politico, esplicitamente rappresentato anche nella loro musica. Gli Assalti Frontali nascono nel 1991 dalle ceneri del collettivo romano Onda Rossa Posse e dalle trasmissioni di Radio Onda Rossa. Grazie ad autoproduzione e distribuzione indipendente nell'ambiente universitario e dei centri sociali, l'Onda Rossa Posse vendette circa diecimila copie dell'album Batti il tuo tempo. Batti il tuo tempo”, autoprodotto con il sostegno dello spazio occupato “32” di Via dei Volsci è il lavoro che ha fatto conoscere questo gruppo in tutta Italia per i testi mai banali e pregni di poesia urbana e desiderio di lotta. Dopo quell'anno inizia l'esperienza Assalti Frontali, un gruppo aperto che di volta in volta ha avuto dentro la sua formazione artisti come Castro X, NCOT, 00199, Brutopop, Ice One, Lou X, Valerio AKA Guerra, SanSante, Sioux, Penni, LaTLaO, oltre alla presenza costante di Militant A che ha permesso la produzione di dischi divenuti ormai leggenda nell’hip-hop italiano, come "Terra di nessuno” (autoprodotto 1992), "Conflitto" (autorprodotto e distribuito da il manifesto cd - 1996), "Banditi" (primo – ed ultimo – con una major, la Bmg, 1999), e concerti in tutti i posti occupati del paese, sui camion durante le manifestazioni, all'estero in occasione di azioni di solidarietà come a Valona o a Gerusalemme est. Il grande contributo di decine di fratelli e sorelle che hanno partecipato anche solo per poco all'esperienza di Asalti Frontali e la predisposizione a mutare mantenendo ferma la sua identità militante nelle lotte che si sono succedute in Italia e nel mondo è stato il motore che ha permesso di trovare sempre forza e ispirazione in tutti questi anni. Nel 1993 partecipano alla colonna sonora di "sud", film di Gabriele Salvatores, per cui hanno scritto la canzone che apre la pellicola. Nel 2008 Assalti Frontali producono il disco numero sette, “Un’intesa perfetta”, prodotto con la stessa formazione del precedente e ancora a Torino a Casasonica. Tra gli estratti di quest’ultimo lavoro discografico ricordiamo “Enea Super Rap”, un rifacimento in rap dell'Eneide di Virgilio, nata da un incontro degli Assalti Frontali con i ragazzi di una scuola elementare romana. Nella canzone Enea è un migrante che fugge dalla guerra (come tanti che arrivano nel nostro paese, dopo viaggi stremanti, senza permesso di soggiorno), e da clandestino arriva sulle coste del Lazio e fonda Roma . Il testo di questa canzone, è stato poi rivisitato dagli stessi Assalti Frontali in una nuova versione: “il rap di Enea - No Gemini Day and Night”. Il remake diventa la colonna sonora delle contestazioni scolastiche e universitarie contro i tagli del decreto 137 e della legge 133. Per finanziare e promuovere i coordinamenti dei genitori insegnanti e il coordinamento “ Non Rubateci il Futuro”, nel dicembre del 2008 il brano diviene un mini cd in tiratura limitata. Da “Un’intesa perfetta” esce un video della canzone “Mappe della libertà” girato e montato da Esa. In occasione del 1 dicembre, Giornata Mondiale Contro L’AIDS, Assalti Frontali realizzano il brano "Quando sei lì per lì” per la Campagna di Prevenzione Aids 2008. Il brano parla del preservativo in modo esplicito per avere una sessualità serena. Continuate così ragazzi.

29 – 30 Maggio 2009 Nardò

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La campagna elettorale per il rinnovo del consiglio provinciale e del parlamento europeo vede il "Movimento per La sinistra" impegnato con convinzione ed entusiasmo a sostegno delle due liste che ne sono espressione : "Sinistra e Libertà" e "Sinistra per il Salento". Queste settimane ci vedono impegnati nelle piazze e nelle strade dei quartieri della nostra città a parlare con le persone, a raccoglierne perplessità, delusioni, malcontento, come pure aspettative, speranze e bisogni. Consideriamo infatti quest'impegno elettorale un'occasione importante per riallacciare il rapporto

diretto con gli uomini e le donne, con i giovani e le giovani di questo paese, per illustrare il grande, ambizioso progetto di Nichi Vendola di "una" sinistra, che riunisca tutte le anime e le identità dei partiti già esistenti, e sia pure espressione di chi sente la necessità di un'azione politica alternativa e "di parte", decisa, convinta, incisiva.

La nostra campagna elettorale, autosovvenzionata per spese e presenze, sta vedendo tutti gli aderenti del Movimento per La Sinistra di Nardò coinvolti e impegnati personalmente a sostegno di questo progetto e del suo programma.

Tra le varie iniziative due sono gli appuntamenti che riteniamo qualificanti :
29 maggio comizio di Imma Battaglia e Claudia Raho, un comizio di piazza come nella tradizione storica della sinistra italiana;
30 maggio conversazione pubblica del prof. Luigi Bosco dell'Università di Siena su "Economia e Felicità", una visione originale e inconsueta dei meccanismi economici nell'ottica del perseguimento del benessere per tutti.
Entrambe le manifestazioni si svolgeranno a Nardò in Piazzetta delle Erbe alle 19.30.

Per il "Movimento per la Sinistra" - Nardò
Claudia Raho

UNA STORIA ITALIANA

Mauro Rostagno è stato ammazzato dalla mafia ventun anni fa. E' stato ammazzato per far tacere le sue trasmissioni con cui tutti i giorni denunciava amministrazioni locali e malavita organizzata. E' stato ammazzato alla vigilia di un potenziamento del segnale della sua stazione trasmittente che avrebbe esteso il suo ascolto dalla provincia di Trapani a tutta la Sicilia. E' stato ammazzato, verosmilmente, anche perché era sulle tracce di un gigantesco traffico di armi che coinvolgeva mafia e servizi segreti. Ma è stato ammazzato soprattutto all'indomani della sua pubblica e conclamata incriminazione comemandante, insieme ad altri ex dirigenti di Lotta Continua, dell'omicidio, avvenuto diciassette anni prima, del commissario Luigi Calabresi. Questo è stato sicuramente l'elemento scatenante che, delegittimandolo come ex-terrorista agli occhi dell'opinione pubblica, ha messo la mafia sull'avviso che il «momento giusto» per mettere a tacere Mauro era arrivato. Mauro è stato ammazzato dalla mafia e per qualsiasi persona onesta e di buon senso non c'era, fin da subito, alcuna possibilità di ipotizzare un movente del suo omicidio diverso dalla volontà di interrompere le sue denunce svolte con l'intelligenza, la creatività e il rigore che lo avevano sempre caratterizzato. Ma ci sono voluti ventun anni perché questa verità evidente venisse fatta propria dal documento giudiziario che da ieri prescrive la «custodia cautelare» per due mafiosi già in carcere. E' il risultato di una rigorosa inchiesta, ripresa dopo che la denuncia e le pressioni di migliaia di cittadini hanno invalidato le conclusioni della magistratura trapanese e di una folta schiera di giornalisti che perseguivano e pubblicizzavano piste differenti per evitare di riconoscere a Mauro Rostagno quello che, una volta morte, non è mai stato negato a tutte le altre vittime della mafia, con l'eccezione - anche qui per anni - di Peppino Impastato. Dopo aver tenuto in assoluto non cale la evidente coincidenza tra l'uccisione di Rostagno e la sua incriminazione per l'omicidioCalabresi, si era voluto dapprima sostenere che Mauro era stato ucciso dai suoi ex compagni di Lotta Continua per bloccarne la deposizione con cui avrebbe confermato l'impianto accusatorio che aveva portato all'incriminazione e all'arresto di Sofri, Bompressi e Pietrostefani per l'omicidio Calabresi. Questa tesi era stata avanzata da un ufficiale dei carabinieri che ne aveva attribuito la paternità al giudice istruttore del procedimento per l'omicidio Calabresi (il quale ha negato quella paternità, senza però procedere, come era suo dovere, contro l'ufficiale che gliela aveva attribuita). In ogni caso quella tesi era stata «tirata fuori» e sbandierata per la prima volta - anzi urlata nel corso di un'intera seduta - dal legale di parte civile della famiglia Calabresi durante il processo di appello contro Sofri, Bompressi e Pietrostefani, come prova del carattere criminale degli imputati e dell'organizzazione Lotta Continua, di cui si è sostenuto a lungo che era un'organizzazione ancora attiva (a vent'anni dal suo scioglimento) e dedita ad attività terroristiche.
La famiglia Calabresi, che ha seguito tutte le udienze di questo interminabile procedimento, e che ha avutomolteplici occasioni e ampie ragioni per deplorare i toni e il modo con cui era stata condottala campagna di denuncia contro il commissario, non ha ritenuto, né allora né in seguito - quando era ormai emersa l'assoluta infondatezza di questa calunnia - di dissociarsi da modo in cui la difesa di parte civile ha condotto la criminalizzazione di Sofri, Bompressi e Pietrostefani. Dopo Lotta Continua è stata la volta di Saman. Il delitto, si è sostenuto, con inchieste giudiziarie, trasmissioni televisive in prima fascia, libri, false inchieste e corsivi di quotati columnist di tutte le parti, era maturato negli ambienti della comunità di cui Mauro era uno dei responsabili, per mettere a tacere traffici di droga che si svolgevano al suo interno. Altre persone incriminate - questa volta anche arrestate - e un'inchiesta finita in fumo per assoluta mancanza di indizi. Nel tritacarne di quella inchiesta è stata messa, con provvedimenti giudiziari e arresti corroborati da autorevoli avvocati e giornalisti, Chicca, la compagna di Mauro: con una pubblica esibizione di tutti i particolari, intimi quanto irrilevanti, della sua vita personale, elevandola per alcuni mesi al rango di «vedova nera», mandante o complice dell'assassinio del suo compagno. Una sorte che prima di allora era toccata solo, negli anni '50, alla vedova del commissario Tandoi, messa alla gogna per proteggere gli assassini mafiosi del marito. Le vicende delle indagini sull'assassinio di Rostagno sono uno spaccato del modo in cui l'informazione è stata governata e la mafia è stata coperta in questi ultimi vent'anni e, ovviamente, anche prima. Perché il delitto all'origine di tutte queste vicende, e per il quale sono stati puniti, è la partecipazione di Mauro Rostagno, come quella di Sofri, Bompressi e Pietrostefani al movimento del '68 e alle lotte sociali degli anni seguenti. Una tesi alla fine ammessa anche dal finto avvocato difensore di Leonardo Marino.
di Guido Viale

da Il Manifesto

Pisa - OCCUPATO IL RETTORATO: Contro l'aumento delle tasse l'Onda non si arresta

Pisa - Lunedi 25 maggio : Prendiamo in ostaggio chi aumenta le tasse! Occupato il rettorato! Si è tenuta questa mattina l'assemblea di Lettere sulla questione dell'aumento delle tasse, ci saranno oggi pomeriggio le assemblee di facoltà di Scienze e Ingegneria. Gli studenti di lettere hanno occupato il rettorato contro l'aumento delle tasse, decisi a tenerselo fino a quando il Cda non accetterà un confronto.Domani, Martedì 26 Maggio, verrà approvato un nuovo aumento delle tasse, che mira a dividere il corpo studentesco, a scaricargli addosso i costi della crisi, portandosi dietro un’ ideologia aziendalista del merito e della gestione dell’università.
Non siamo nuovi a questo genere di prevaricazioni. Nel corso degli anni gli studenti hanno capito che la pratica del lancio di un presidio, seguito dal blocco delle sedute del senato accademico o de cda era riproducibile ed efficace.

Questo schema negli ultimi tempi ha collezionato una serie di successi (si pensi al blocco della commissione che avrebbe dovuto limitare la possibilità di accesso agli spazi universitari). La sua efficacia e la sua trasparenza, hanno in più occasioni messo seriamente in crisi il governo dell’università, che ha dovuto organizzarsi per una controffensiva.

Non era tollerabile per il rettore, per Baggiani, Grasso e per tutti quelli che imporre il loro potere, trovarsi davanti un corpo studentesco e precario capace di esercitare reale meccanismo di controllo sulle loro decisioni, attraverso l’azione politica diretta.
E’ per questo che il rettorato ha dovuto ristrutturarsi e ha militarizzato i vari senati accademici. Il momento culminante è stato il cda sul bilancio, che si è svolto dentro un Palazzo blindato da agenti della digos e della polizia in borghese, con la celere schierata in strada, mentre gli studenti che cercavano di entrare venivano violentemente respinti.
Di fronte a questo nuovo aumento delle tasse, che dovrà essere approvato, naturalmente, in periodo di esami e di difficoltà per gli studenti di mobilitarsi, noi, l’Onda che ha riempito le piazze a partire da Ottobre, l’eccedenza che non si fa ingabbiare da questi dispositivi di controllo, abbiamo scelto di occupare Palazzo alla Giornata.
Questa non vuole essere solo un’occupazione simbolica, ma un blocco che si protrarrà fin quando il punto inerente all’aumento delle tasse non verrà ritirato dall’ordine del giorno del c.d.a di domani.

Sappiamo quale forma di ricatto pensano di mettere in campo: domani si discuterà, fra i vari punti, anche quello inerente alla stabilizzazione di alcuni precari tecnici-amministrativi, una conquista ottenuta attraverso le lotte di questo anno. Lo vogliamo mettere in chiaro da subito: nostra intenzione è impedire l’aumento delle tasse, il Rettore si prenderà la piena responsabilità di eventuali decisioni che possano impedire, rallentare, ostacolare la stabilizzazione del personale tecnico-amministrativo…



Oggi abbiamo preso in ostaggio il rettorato. A chi mesi fa ci dava per morti rispondiamo con il sorriso di chi sa di lasciarsi alle spalle questa università, i suoi rettori, i suoi
baroni, valvassori e valvassini, bianchi, rossi o a pallini.
Perché noi siamo il futuro, loro solo una triste appendice, il disastro del presente.
da uniriot