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mercoledì 5 maggio 2010

La polizia non ama l’ironia


Il 30 aprile si è svolto a Lecce, in pieno centro, un presidio antireligioso con mostra, volantinaggio, megafonaggio. Si era in piazza a parlare di sessualità, aborto, libertà personali, oscurantismo. Tutte questioni ossessivamente trattate dalla Chiesa con l’intento di intromettersi violentemente nell’intimità di ognuno. Fin qui niente di strano se non che i terribili manifestanti, per divertirsi un po’, offrivano anche un piccolo menù a base di vino della madonna, pen di spagna, caramelle del libero amore, ostie sconsacrate. Inoltre un po’ di giochi divertenti allietavano il pomeriggio assolato della bigottissima e borghesissima Lecce città. Ma si sa, gli sgherri in divisa non amano divertirsi se non massacrando di botte i malcapitati che finiscono nelle loro caserme e nei loro commissariati, così hanno gridato allo scandalo.Vilipendio, vilipendio, questo è vilipendio! Così, dopo che alcuni digossini avevano tentato di filmare con una videocamera una foto di Ratzinger che veniva bersagliata di freccette da manifestanti e passanti, ed essere stati allontanati dal presidio, hanno ben pensato di intervenire in forze, addirittura con caschi alla mano per prendersi la vituperata foto. Tutto questo mentre decine di persone passeggiavano e potevano rendersi conto dell’agire violento e censorio della polizia, diretta in quel momento dal vicequestore e capo della Digos Raffaele Attanasi, il quale, non pago dello scompiglio creato, ha anche minacciato di morte un compagno anarchico se lo avesse sfiorato.
“Ti cerco e ti ammazzo” sono state le sue parole. Inutile dire che il casino creato dalla polizia (ma non dovrebbero mantenere l’ordine pubblico?), ha suscitato molto interesse nei passanti, che si sono fermati a guardare la mostra e a prendere il volantino. Intanto, polizia e carabinieri accorsi indietreggiavano davanti ai manifestanti che li apostrofavano come fascisti mentre, al megafono,si spiegava alla gente l’accaduto.

anarchici

Di seguito il volantino

D I V E R S A M E N T E
Affermare che violenze e abusi sessuali sui minori siano conseguenza dell’essere omosessuali, è un atto terroristico in piena regola. Significa negare la libera scelta sessuale degli individui, considerandola, in taluni casi, come una vera e propria malattia da debellare, onde evitare di commettere uno dei crimini più disgustosi che si possano immaginare. È questo il discorso che si sono sentite in dovere di fare le alte cariche della Chiesa, nel bel mezzo della bufera del cosiddetto “scandalo pedofilia”, in cui sono coinvolti preti di tutto il mondo, coperti dalle più alte cariche del Vaticano – Pontefice compreso.
Un discorso del genere, oltre a sopprimere ogni possibilità di autodeterminazione della propria esistenza, getta le basi per la messa al bando dei “diversi” e legittima, socialmente e culturalmente, le persecuzioni nei loro confronti. Le aggressioni che sempre più spesso si ripetono ne sono un chiaro esempio. Si tace quando un gay viene accoltellato per inveire contro l’uso della “pillola abortiva” in nome della difesa della vita dei “non-nati”, per tornare a tacere quando un
integralista cattolico ammazza un medico abortista. Evidentemente non tutte le vite sono uguali e degne di essere vissute nello stesso modo. Tale concezione, del resto, si pone in continuità con tutta la storia di discriminazione che accompagna la Chiesa cattolica e le religioni di tutto il mondo.
Ma se da un lato, con simili affermazioni, il Vaticano prova a distogliere l’attenzione dalle orribili malefatte dei suoi rappresentanti, dall’altro, forte di un clima socio-politico particolarmente favorevole, prova a condizionare la vita di ognuno per mezzo di pratiche di controllo sul corpo e sulla mente, perseguendo il suo scopo millenario: la sottomissione e l’obbedienza delle masse per mezzo dell’oscurantismo.
Intromettersi nell’utero di ogni donna e sbirciare sotto le lenzuola degli individui sono infatti pratiche finalizzate esclusivamente al controllo sociale: la Chiesa affianca in questo modo lo Stato nel compito fondamentale per la sua sopravvivenza e perenne riproduzione. Non a caso la campagna contro la distribuzione della pillola abortiva è stata portata avanti con indicazioni di voto precise a favore degli schieramenti politici più conservatori e reazionari. È un chiaro esempio
di questa nuova forma di collaborazionismo tra Stato e Chiesa, la cui contropartita è stata la presa di posizione dei neogovernatori di Veneto e Piemonte contro la distribuzione della pillola abortiva negli ospedali delle regioni da loro governate, nonché l’assordante silenzio di qualsiasi esponente politico dopo le dichiarazioni del cardinal Bertone sul rapporto tra omosessualità e violenza sui minori.
A qualcuno potrebbe sembrare strano sentir parlare di collaborazionismo tra Stato e Chiesa, ma basta guardare indietro alla storia per vedere come l’autoritarismo di queste due istituzioni sia sempre andato a braccetto.
Durante la guerra civile in Spagna, per combattere questo stesso collaborazionismo, i rivoluzionari fucilavano i preti e incendiavano le chiese. Se si fosse percorsa ovunque quella strada, forse ora non staremmo parlando di tutto ciò…
Eretici
Via Massaglia 62/b - 73100 Lecce
Ogni lunedì e giovedì dalle 21
D I V E R S A M E N T E
F.i.p. 28/4/10 Via G. Bruno, 27 Roma

DUE INIZIATIVE DEGLI ANARCHICI SALENTINI

Giovedì 6 MAGGIO
Ore 17.00

Ateneo dell’Università - piano seminterrato
LECCE
Proiezione: «Grecia, dicembre 2008»
(la rivolta sociale dopo l’assassinio di Alexis)

Venerdì 7 MAGGIO
dalle 17.00

Corte dei Cicala LECCE
Presidio e Mostra sugli Omicidi di Stato in Italia


Terrorista è la polizia che ammazza per strada, nelle caserme, nelle galere (Cucchi, Aldrovandi, Frapporti…). Che esegue le retate fra gli stranieri per rinchiuderli nei CIE o manganella chi manifesta la propria opposizione.
Terrorista è l’esercito che massacra intere popolazioni per il controllo delle risorse dei loro territori (Iraq, Afghanistan...).
Terrorista è questa organizzazione economica che costringe gli esclusi a sopravvivere in condizioni sempre più inaccettabili, mentre i ricchi si ingrassano. Che crea obbedienza con il ricatto di un misero posto di lavoro che troppo spesso è solo produzione di nocività.
Terrorista è il sistema giudiziario che rinchiude in carcere quanti non accettano passivamente lo svuotamento della propria vita e si ribellano.
Terrorista è chi fa «uso indiscriminato della violenza al fine di conquistare, consolidare e difendere il potere politico», pratica indispensabile alla sopravvivenza di ogni Stato.

Ma di tutto questo, ovviamente, non potrà esservi traccia nella «giornata in ricordo delle vittime del terrorismo» che le istituzioni italiane si accingono a celebrare… poiché altrimenti lo Stato dovrebbe giudicare se stesso...

Per contatti: peggio2008@yahoo.it - via Massaglia 62-b Lecce

Josef Ratzinger: santo protettore dei PEDOFILI e degli OMOFOBI

Nel 1985, Joseph Ratzinger, allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, in una lettera si oppose alla riduzione allo stato laicale di un sacerdote pedofilo Usa, padre Stephen Kiesle. Lo rivela l'agenzia di stampa Usa Associated Press. Secondo quest'ultima il Vaticano ha confermato la firma di Ratzinger sulla missiva. Padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, non commenta: "Non rispondiamo a singoli documenti".L'agenzia stampa statunitense ha ricostruito così i fatti. Nel 1981 la diocesi di Oakland chiese al Vaticano che padre Kiesle venisse rimosso, dietro indicazione dello stesso sacerdote; era l'anno di nomina di Ratzinger alla testa della Congregazione per la Dottrina della fede. In precedenza, nel 1978, il sacerdote era stato condannato a tre anni di libertà vigilata dopo non aver contestato le accuse di molestie e condotta lasciva a danno di due ragazzi nel rettorato di una chiesa nella zona della Baia di San Francisco. Nel 1982, il vescovo di Oakland, John Cummins, scrisse alla Congregazione per la dottrina della fede sostenendo la necessità che il sacerdote non venisse riammesso nel lavoro pastorale. "E' mia convinzione - scriveva - che non ci sarebbe scandalo se questa richiesta venisse accolta e che ci sarebbe maggiore scandalo alla comunità se a padre Kiesle fosse accordato di tornare al ministero attivo".

Ratzinger rispose nel 1985. Nella missiva, che l''Ap' ha fatto tradurre dal latino, il futuro Papa afferma che gli argomenti a favore della rimozione del sacerdote sono di "grande significato", ma aggiunge che simili azioni necessitano grande cautela e più tempo. Il cardinal Ratzinger consigliava al vescovo americano di assicurare al sacerdote "la massima cura paterna possibile". Ratzinger sottolineava poi che qualunque decisione relativa alla riduzione allo stato laicale di padre Kiesle doveva tenere in considerazione "il bene della Chiesa universale" e il "danno che concedere la dispensa può provocare nella comunità dei credenti in Cristo, in particolare considerando la giovane età" del sacerdote, che all'epoca aveva 38 anni. L''Associated Press' riferisce che, a quanto documentato dagli archivi di Oakland, la diocesi tornò a chiedere che il sacerdote venisse rimosso.

A padre Kiesle furono rimossi i poteri sacerdotali nel 1987. I documenti non indicano che ruolo ebbe Ratzinger nella decisione. Nel 2002 il sacerdote fu arrestato con 13 accuse di molestie dagli anni Settanta. Nel 2004 fu condannato a sei anni di prigione per gli abusi su una bambina di sei anni. Oggi ha 63 anni.

In serata il Vaticano ha smentito il significato della lettera. "L'allora cardinale Ratzinger non coprì il caso ma, come si evince chiaramente dalla lettera, fece presente la necessità di studiare il caso con maggiore attenzione. Da tener presente che la rimozione dall'incarico era allora competenza del vescovo locale e non della Congregazione della Dottrina della fede" dichiara il vicedirettore della sala stampa vaticana, padre Ciro Benedettini. In precedenza, il portavoce vaticano padre Lombardi aveva affermato che il Papa "è un Pastore all'altezza di affrontare con alta rettitudine e sicurezza questo tempo difficile, in cui non mancano critiche e insinuazioni infondate".

Questa è la Chiesa, questa è la cristianità e il cattolicesimo!

da Indymedia

"INTELLETTUALI" PER CASA POUND

di tartaruga con la IIIa media
Non sono piu' i tempi di Balbo (Italo non Abel) che affermava "Quando sento la parola intellettuale, la mano corre rapida alla pistola» ...".
Eh no proprio no!
Ora i fasciofuturisti del Blocco Conigliesco scrivono appelli che mandano in giro sperando che qualcun di loro gli elemosini una firma (ste cose le facevamo gia' 40 anni fa).
L'appello contro l'odio (che fa tanto PDL) lo stanno cominciando a firmare i loro amici intellettuali, anzi direi proprio presunti tali!
Notare nella lista l'intellettuale Tassinari (ahahah fatte nantra bira), l'intellettuale Mia Grassi (la giornalista del giro loro e di ADN Kronos che je fa passa' tutti i comunicati), l'intellettuale Raffaele Morani (ahahah ve prego dai!) etc etc etc
tutti amici loro ma soprattutto INTELLETTUALI.
Ah dimenticavo, tra gli intellettuali c'hanno messo pure il Kapò loro, Gabriele Adinolfi (dacce le quote!) quello che ha messo su er giochetto de CPI e che insieme ai "prescelti" campano sulle spalle dei camerati NON intellettuali.

Ma a voi la lista destinata ad ingrossarsi di altri super intellettuali:
Luciano Lanna - vicedirettore de Il secolo d'Italia
Enzo Raisi - deputato del Pdl
Ugo Maria Tassinari - saggista
Annalisa Terranova - giornalista de Il secolo d'Italia
Annamaria Gravino - giornalista de Il secolo d'Italia
Massimo Malpica - giornalista de Il Giornale
Mia Grassi - giornalista
Vitaldo Conte - critico d'arte
Carlo Gambescia - Saggista ed economista
Adriano Scianca - giornalista de Il secolo d'Italia
Raffaele Morani - giornalista
Daniele Petraroli - giornalista
Corrado Delfini - pittore
Antonio Pannullo - giornalista del Secolo d'Italia
Antonio Rapisarda - giornalista di FareFuturo webmagazine
Gabriele Adinolfi - Noreporter
Federico Brusadelli - giornalista di FareFuturo webmagazine
Marco Guerra - Ufficio Stampa Ministero Ambiente
Giovanni Damiano - scrittore
Domenico di Tullio - scrittore
Alfio Krancic - vignettista
Maurizio Murelli - società editrice barbarossa
Augusto Grandi - giornalista de Il Sole 24 ore
Federico Zamboni - giornalista
Marco Battarra - Ritter Edizioni
Alberto Manca - Ritter Edizioni
Andrea Benzi - giornalista
Vito Orlando - caporedattore Ufficio stampa Regione Sicilia

A CAMERA' GRAZIE DI ESISTERE

ps
c'e' pure un tale Sandro Solinas che nei loro forum, siccome ha scritto (dice) un libro sugli stadi, vorrebbe esse annoverato tra ste menti eccelse. beh come biasimarlo infondo?!

da Indymedia