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lunedì 2 maggio 2011

ASSALTI FRONTALI - CATTIVI MAESTRI



ASSALTI FRONTALI - CATTIVI MAESTRI

Stesso cielo, stessa terra, stessa giungla
ma altra vita, altri occhi quando la sai lunga
sempre esami e spese, sempre pesi e corse
aprite casseforti, borse, fuori soldi e risorse
noi siamo geni, lo sappiamo, e diventiamo pazzi
guarda che occhi che capelli e quanti scazzi
pazzi perché vogliamo vincere questo è il fatto
e vivere anche senza un contratto
ricordi Rosarno? Quello sarà l destino
e una casetta di cartone nel campo vicino
il nemico è duro, è muro contro muro
quando cadde Palinuro, Enea prese il futuro
e noi cadiamo in tanti ma avanziamo in centomila
apprendimento e insegnamento insieme, serro le fila
mai a testa china, la comunità si raffina
e come va? Che facciamo stamattina?
la vedo bene oggi, mica stiamo moggi, moggi
facciamo un giro al centro e rimettete gli orologi
pare Bastogi quanta gente alle assemblee
dall'università al senato le migliori idee
lì è ressa, polizia al solto benmessa
pur sempre polizia, per definizione: gente fessa
premiamo sul portone in mezzo alle transenne
ci vogliono i bei gesti oltre che belle penne

E' stato bello? Avoija! E' stato bello? Avoija!
E lo rifamo? Avoija! Avoija!
Andate nelle scuole, formate i collettivi
organizzate la rivolta finché siete vivi
andate nelle scuole, andate nelle scuole
ne ammazzano più 10 penne che 10 pistole

sai dove è l'Akbazia? e dove è la Shriraz?
e perché il petrolio va su e giù e cos'è il solare e il gas?
chi lo sa? Dove sta? Meglio non saperlo
vogliono che lasci scuola e che ragioni come un merlo
il cervello non lo ama chi ha paura che reclama
ma noi siamo Einstein e anche Dalai Lama
e anche Che Guevara e niente ci separa
non c'è tetto alle iscrizioni né alle ambizioni di chi impara
così imparo arabo, cinese e portoghese
così va il mondo, gira il mondo e abbiamo ste pretese
se non c'è scambio non c'è conoscenza
e lo scambio lo vogliamo adesso e non abbiamo più pazienza
abbiamo sete di sapere, vogliamo bere
ce ne faremo un mestiere, perché sapere è potere
noi abbiamo scelto e non molliamo mai
la massa il massimo che sceglie è tra mediaset e sky

E' stato bello? Avoija! E' stato bello? Avoija!
E lo rifamo? Avoija! Avoija!
Andate nelle scuole, formate i collettivi
organizzate la rivolta finché siete vivi
andate nelle scuole, andate nelle scuole
ne ammazzano più 10 penne che 10 pistole

pubblica, laica e solidale
noi la vogliamo pubblica, laica e solidale
a questi gli andrà male, finché ci siamo noi la scuola
sarà sempre pubblica, laica e solidale
e io lo afferro il senso lo afferro pezzo a pezzo
e leva il crocefisso e il minuto di silenzio
finché ci siamo noi a questi gli andrà male
e la scuola sarà sempre ricca, laica e solidale

DALL'ALBUM PROFONDO ROSSO 2011

ROMA 1 MAGGIO - Violenza della polizia a San giovanni



Due poliziotti in borghese arrestano due giovani per uno spinello durante il concerto in piazza San Giovanni, violenza gratuita davanti a tutti giovani e bambini..

Torino 1 maggio. Il PD aggredisce lo spezzone contro la guerra

Il servizio d’ordine del PD ha tentato di fermare lo spezzone contro la guerra e il militarismo, promosso da Federazione Anarchica Torinese, Federazione Anarchica del Monferrato, Perla Nera, Zabriskie Point Novara, Collettivo Anarchico Studentesco Torinese. In piazza Vittorio, alla partenza del corteo, il servizio d’ordine degli squadristi democratici del PD ha assaltato il furgone d’apertura degli anarchici. Hanno frantumato il parabrezza e rubato le chiavi del mezzo. Quando gli antimilitaristi, dopo un lungo scontro con i democratici, sono riusciti a riprendersi le chiavi, le hanno trovate spezzate. Gli stalinisti poi, temendo di essere riconosciuti, hanno aggredito un manifestante che stava fotografando il corteo, spaccandogli a pugni la macchina fotografica.Nonostante la violenza incontrata, nonostante il furgone fuori uso, lo spezzone è partito lo stesso per terminare numeroso in piazza San Carlo. Diffusa la notizia dell’aggressione, lo spezzone del PD è stato duramente contestato, insultato e anche schiaffeggiato dai manifestanti. Poi l’azione intimidatoria e repressiva del PD è continuata fuori dal corteo. Un compagno di Alessandria infatti, tornando alla propria auto, si è ritrovato chiodi e viti intorno alle ruote. Questi sono i mezzi adoperati da un partito ora all’opposizione, ma poco tempo fa al potere, che ha sostenuto e finanziato guerre in Afganistan, Iraq e nella ex Jugoslavia. Metodi già utilizzati a Torino nel 1999, quando era presidente del consiglio Massimo D’Alema, per reprimere il dissenso di chi si opponeva ai bombardamenti. Oggi, 1 maggio 2011, non potendo disporre delle truppe dello Stato, hanno assoldato picchiatori prezzolati in divisa rossa e bianca. Dopo questa giornata, resta solo la miseria politica e morale di chi ha il coraggio di scendere in strada il 1 maggio, quando tutto l’anno difende i profitti dei padroni e le guerre degli stati.

Federazione Anarchica Torinese - FAI, Federazione Anarchica del Monferrato - FAI, laboratorio anarchico Perla Nera di Alessandria, circolo Zabriskie Point Novara, Collettivo Anarchico Studentesco Torinese

da Indymedia