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lunedì 9 gennaio 2012

VITTORIO RAHO - GIUSEPPE CALASSO - ENRICO BERLINGUER

Il circolo “noveaprile “ di Sinistra ecologia e libertà esprime grande soddisfazione per la volontà di questa amministrazione di poter istituire la
titolazione di alcune vie a personaggi illustri della sinistra locale, nazionale ed internazionale. Nella fattispecie intitolare delle vie a Enrico Berlinguer, a Giuseppe Calasso ed al concittadino Vittorio Raho è sintomo di riconoscenza per l’opera politica compiuta dagli stessi.
Di Vittorio Raho, esponente locale della cultura socialista, ci preme ricordare la correttezza e l’intransigenza con le quali ha saputo significare e diffondere un messaggio di politica autentica, lontana dalle corruttele. Un’intellettuale che va ricordato anche come maestro di vita per come seppe condurre, riprodurre e far vivere le lotte di quei compagni che come accade spesso la sinistra salottiera volutamente ha dimenticato.
Di Giuseppe Calasso, originario di Copertino, deputato appartenente al PCI, più
volte sindaco di Copertino e tenace sindacalista vogliamo sottolineare e ricordare la strenua lotta combattuta al fianco delle tabacchine e dei braccianti che vollero occupare le terre dell’ Arneo, capitolo epico della storia dell’ emancipazione della nostra classe rurale dal latifondo.
Ed infine del compianto Enrico Berlinguer, segretario storico del PCI, si vuole segnalare quanto l’ opera sua sia lontana da questi grigi giorni di pagine politiche all’ italiana di decadenza senza fondo. Mentre lui era alfiere
di una politica fatta di dignità, passione, autorevolezza ed improntata alla
massima onestà. Tutto questo ci manca profondamente.
Di Berlinguer è simbolico ripercorrere e riguastare significative frasi, specie quando egli si rivolgeva ai più giovani.
Diceva Enrico Berlinguer che “se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ ingiustizia “.
Il circolo “ noveaprile “ riconoscendo la lucidità e la validità di certe
espressioni, spera che, specie con esempi così fulgidi e potenti si possa
restituire ai più giovani l’ interesse e fortificare lo spirito per una
partecipazione nella vita politica più sana e copiosa.
Politica che ci appare quanto mai oggi denigrata e abbruttita da esempi di
becero affarismo e di corruzione avvilente.

Il Circolo Sinistra Ecologia Libertà“noveaprile”

domenica 8 gennaio 2012

SEL INFORMA

In questi giorni è allo studio della maggioranza l’assegnazione di eventuali consulenze per la stesura del Piano Parco e del Piano Coste del Comune di Nardò.
La posizione di SEL in merito a questi due argomenti è la seguente: in primo luogo verificare la disponibilità dell’Università del Salento ad una collaborazione a titolo gratuito per la stesura di entrambi i progetti; in alternativa rendere pubblici i criteri per la valutazione dei curricula, presentati dagli aspiranti, perché consideriamo che tali progetti siano di essenziale importanza per lo sviluppo futuro della città e quindi sono fondamentali le competenze da valutare anche in queste occasioni.
Riteniamo infatti che debbano essere rispettati due punti centrali della campagna elettorale: trasparenza dell’azione amministrativa e oculatezza nell’uso delle risorse pubbliche.
Sollecitiamo inoltre la realizzazione di quella cabina di regia che può efficientemente garantire il concreto avvio di un’azione amministrativa condivisa e aperta alla partecipazione reale e al controllo democratico dei cittadini.

Circolo SEL “Noveaprile” Nardò

mercoledì 4 gennaio 2012

COLLETTIVO ANARCHICO LECCE - TRA UN RICORDO SBIADITO E UN VIVO PRESENTE


(A proposito dell'affondamento della Kater i Rades)

A prima vista potrebbe sembrare un'opera meritoria: una scultura che ricorda una tragedia potrà far sì che quell'avvenimento rimanga impresso indelebilmente nella mente di chi vi passerà vicino. Eppure qualcosa non torna...
Il 28 marzo 1997 una nave carica di immigrati albanesi viene affondata al largo del canale di Otranto dalla nave Sibilla della marina militare italiana, provocando ottantuno vittime. Non è stato il caso, non sono state le condizioni del mare particolarmente avverse, vi sono stati dei responsabili precisi. La giustizia, quella democratica, ha fatto il suo corso, trovando, come spesso accade in questi casi, una soluzione alla “Ponzio Pilato”. Poco importa la sua conclusione, lo Stato non condanna mai se stesso. Ora di questa tragedia si vorrebbe fare un evento da commemorare con un'opera scultorea apprezzabile da addetti ai lavori come un'importante opera d'arte. Per ricordare e farne un inno all'incontro, all'umano bisogno di storie, afferma uno dei testi di presentazione dell'evento.Il fatto è che da commemorare non c'è proprio nulla, perché sono ancora vive nelle nostre menti le grida di chi, cadendo in mare ha perso la vita o i suoi parenti. Vive sono le urla di chi ancora oggi, al largo delle coste del Salento, (l’ultimo naufragio è del 27 novembre scorso - 3 immigrati morti e 30 dispersi) o del Mediterraneo, perde la vita in cerca di una speranza di sopravvivenza. Viva è la rabbia e la disperazione di chi in Italia riesce ad arrivarci ma viene impacchettato e rispedito subito indietro, oppure rinchiuso, fino a diciotto mesi, in Centri di Identificazione ed Espulsione perché non ha un documento regolare. La stessa Otranto che si vanta di essere città dell'accoglienza, dichiarata patrimonio dell'Unesco, è anch'essa un anello di questo sistema dell'esclusione. Il suo centro di accoglienza temporanea “Don Tonino Bello” funge infatti da anticamera proprio verso quei rimpatri e verso quei Cie che sospendono il tempo e la vita di migliaia di immigrati. Questo è ciò che ha deciso il diritto democratico, questo ciò che ha deciso l'Economia, di cui gli Stati sono solo un'appendice (ce ne saremo ormai resi conto?). Migliaia di immigrati sono rinchiusi perché la loro vita deve essere contenuta, proprio come la nostra, trasformata ormai in un’appendice della merce e della tecnica. Anche per chi non è straniero infatti, la reclusione non è cosa così lontana. Nuovi ghetti, nuove aree videosorvegliate, nuove carceri sono pronte a contenere chi semplicemente afferra ciò che non può permettersi, oppure alza la testa davanti a sempre nuovi padroni. Per questo non abbiamo nulla da commemorare ed è per questo che un senso di fastidio e un moto di rabbia ci assale quando sentiamo di queste iniziative. Perché non serviranno a cancellare le morti in mare, perché non libereranno coloro che sono rinchiusi, perché non fermeranno la mano razzista di chi ammazza chi ritiene diverso. Perché non impediranno ad associazioni come “Integra” , tra i fautori dell'evento, di continuare a lucrare sugli immigrati che da quei centri passano (un esempio è il campo di Manduria).
La memoria può essere sovversiva se all'umano bisogno di storie sostituisce l'umano bisogno della libertà.
Nemici di ogni frontiera

giovedì 15 dicembre 2011

IL CIRCOLO SEL "noveaprile" PRENDE POSIZIONE SULLA LOTTIZZAZIONE DEI CAFARI

Alla segreteria regionale SEL Bari
Alla segreteria provinciale SEL Lecce
Ai consiglieri regionali SEL Bari

e.p.c. All’assessore regionale Urbanistica
Dott.ssa A. Barbanente
BARI

Al dirigente Settore Ambiente
Dott. Antonicelli
Bari

OGGETTO: Piano Urbanistico Esecutivo “Costa dei Cafari” Comune di Nardò

Premesso che gli oltre 23 Km di costa ricadenti nel Comune di Nardò sono già –allo stato attuale- oltremodo urbanizzati e compressi dal punto di vista ambientale, che l’unica zona salvaguardata è quella del Parco di Portoselvaggio che riveste una particolare importanza per i cittadini di Nardò che per molti anni si sono battuti per la sua realizzazione; ora siamo fortemente preoccupati per l’evoluzione del progetto di lottizzazione della zona denominata “Cafari”.
Questo perché:
1. Il progetto interessa una zona costiera particolarmente delicata dal punto di vista ambientale e che ricade completamente nella perimetrazione del Parco, è vicina alla zona SIC di “Torre Uluzzo” ed è parzialmente coperta da macchia mediterranea.
2. Il progetto ricade parzialmente in zona interessata da vari incendi, anche dolosi, come si evince dalla cartografia ufficiale della Regione Puglia 2006.
3. L’area interessata alla lottizzazione è vicina al sito archeologico “Serra Cicora”, oggetto di studi e scavi archeologici di interesse.
4. L’intero territorio è di origine carsica e quindi particolarmente delicato.

Riteniamo che il PRG di Nardò, che prevede la lottizzazione nell’area così descritta, sia ormai obsoleto, considerato il mutato orientamento di tutta la politica regionale che pone la tutela paesaggistica in primo piano rispetto alle altre politiche di sviluppo agricolo, economico, edilizio e turistico.
Si segnala inoltre che l’esperienza derivante dalla limitrofa lottizzazione di “Torre Inserraglio” ha insegnato alla collettività locale che spesso, dietro la dichiarata finalità turistico ricettiva, come richiesto dalla tipizzazione C8 dell’area, si nascone in realtà la costruzione di villette a vendere utilizzate come seconde case.
Questo tipo di pseudo sviluppo turisti ha avuto finora come unica conseguenza la svendita di zone di pregio ambientale e paesaggistico con un ritorno economico effimero ed esiguo alla counità. La recente vicenda del villaggio di “Punta Grossa” di Porto Cesareo ne è un esempio eclatante.

A nulla può valere il fatto che nel 2003 il progetto sia stato escluso dalla V.I.A. in quanto il provvedimento di esclusione ha perso effiacia essendo trascorsi i tre anni previsti dalla L/R 11/2001, decorsi i quali, se i lavori nonj sono ancora stati iniziati, la procedura deve essere rinnovata. Al pari deve essere rinnovata la procedura di incidenza che no può certo ritenersi esaustiva, essendo stata effettuata ben otto anni fa!!!

Per ultimo riteniamo che il progetto non possa beneficiare della deroga prevista dal comma 8 Art. 5 della legge istitutiva del Parco di Portoselvaggio che così recita: all’interno del perimetro del Parco sonofatte salve le previsioni del PRG vigente del comune di Narò, relativamente ai comparti individuati come zone omogenee C8 di sviluppo turistico, alberghiero i cui piani urbanistici esecutivi siano stati approvati alla dta del 31/01/2005, ovvero alla stessa data abbiano concluso le procedure di valutazione previste dalla L/R 11 2001”.
Infatti il PUE in questione non è stato approvato e non lo è ancora oggi, né possono dirsi concluse le procedure di valutazione in quanto decadute.

Per tutto quanto sopra detto il circolo SEL “Noveaprile” di Nardò chiede ai compagni in indirizzo di attivarsi ed agire tutto il possibile per sostenere le nostre ragioni e soprattutto per aiutarci a salvaguardare quanto è rimasto ancora intatto del nostro territorio che è la nostra vera ricchezza e che non vogliamo diventi preda di speculazione.

sabato 3 dicembre 2011

IL CIRCOLO SEL "NOVEAPRILE" RISPONDE AL COMUNICATO DEL CTP

Il circolo “Nove Aprile” di Sinistra Ecologia e Libertà manifesta la propria vicinanza e il più assoluto sostegno all’assessore Vincenzo Renna. Sin dalle nostre origini l’asse portante del nostro partito è composto da due elementi fondamentali: la correttezza e la questione morale. Il nostro circolo ha per tempo predisposto un codice etico che, sottoposto a tutti i candidati Sel al consiglio comunale, è stato poi ratificato dagli stessi.
Anche da qui la certezza della buona fede e della correttezza di ogni nostro iscritto.
Chiediamo che questa questione finisca qui.
Noi col CTP abbiamo più di una cosa in comune: abbiamo l’amore e l’interesse per la tutela sia dell’ambiente che del territorio.
Quindi non possono essere scaramucce di bassa lega a far spezzare questo feeling politico che ci unisce.
Noi siamo convinti che se ogni forza politica, ogni associazione culturale e non, pone al centro del suo impegno politico la questione etica e morale, molti dei problemi di basso profilo scomparirebbero automaticamente.
Per quanto detto sopra il circolo di Sel sicuro dell’operato suo e delle figure che lo rappresentano nelle istituzioni cittadine, non accetta lezioni di moralità da nessuno.
Chiediamo, pertanto, agli amici del CTP che l’incontro da noi chiesto si faccia al più presto onde affrontare temi molto più importanti e di alto spessore.

venerdì 5 agosto 2011

Nardò (Salento) - Prosegue lo sciopero autorganizzato dei braccianti contro lo sfruttamento

da GlobalProject
Nardò, Giovedì 4 agosto 2011
Stamattina, dopo un partecipato presidio sotto la Prefettura siamo stati ricevuti dal viceprefetto di Lecce, e abbiamo ottenuto alcune prime vittorie:
l’impegno a effettuare controlli contro i caporali
la convocazione di un tavolo coi datori di lavoro per lunedì 8.
Nonostante questa prima vittoria continueremo a lottare per rivendicare i nostri diritti : il diritto al lavoro, a un salario giusto e a contratti regolari.
I Braccianti di Nardò

Nardò, Mercoledì 3 agosto 2011

Nonostante il quinto giorno di sciopero , vediamo i caponeri ( caporali ) che continuano a sfruttare i lavoratori. Non abbiamo ancora notizie rispetto alle nostre richieste per l’incontro in prefettura con isituzioni parti sociali ed aziende. Continueremo la nostra protesta fino a quando questo non verrà concesso. Aderiamo alla richiesta delle associazione antirazziste pugliesi di convocare per sabato pomeriggio un’assembela aperta contro il caporalato lo sfruttamento, ed i diritti.

Nardò, Martedì 2 agosto 2011

Siamo arrivati al quarto giorno di sciopero, per denunciare le condizioni di sfruttamento che siamo costretti a subire e per questo chiediamo l’aiuto di tutte le forze politiche sociali e istituzionali. Chiediamo con forza un’incontro al Prefetto di Lecce, con le aziende i sindacati e le associazioni. Fino a quando non verrà convocato l’incontro continueremo la nostra protesta per avere accoglienza degna e il diritto al lavoro.
Oggi abbiamo distribuito ,insieme alle Brigate di Solidarietà Attiva , circa 200 buste con generi alimentari, acquistate grazie a una sottoscrizione di solidarietà per permetterci di continuare la lotta.

Nardò, Lunedì 1 agosto 2011

Anche questa mattina praticamente nessuno è andato a lavorare nelle campagne di Nardò. Il primo sciopero completamente auto organizzato dei lavoratori braccianti, tutti immigrati, che raccolgono pomodori ed angurie in Puglia continua. Dalla Masseria Boncuri, ci dicono che i braccianti si sono organizzati e si sono divisi i compiti tra loro, utilizzando moltissimo i cellulari riescono a rendere efficace uno sciopero che in Puglia non si era mai visto. Il tutto avviene attraverso forme pacifiche di relazione tra pari, che dimostrano come, al di la dei facili slogan l’auto organizzazione rompe il paternalismo di chi per decenni ha visto i migranti come soggetti dipendenti da assistere senza mai dargli la possibilità di prendere voce. Lo sciopero inoltre mette insieme rivendicazioni di diritti, salari, e rischieste di accoglienza degna, un terreno di lotta inedito e replicabile in molte parti del paese.

Nardò, 31 Luglio 2011

Ieri mattina nella campagna di Nardò è successo qualcosa di sorprendente. Quaranta lavoratori migranti stavano raccogliendo pomodori per 4 euro a cassone, un’ora circa di lavoro. Quando il caporale chiede loro di svolgere un’ulteriore mansione, esigono un adeguato aumento di compenso. Ovviamente non lo ottengono, e fin qui niente di inedito. Ma a differenza delle altre, questa volta tutti e quaranta i lavoratori decidono di non prestarsi all’ennesimo sopruso e di propria spontanea iniziativa abbandonano il campo interrompendo la raccolta.
Da vent’anni in queste campagne si assiste ad uno strutturale e diffuso fenomeno di sfruttamento di centinaia di stagionali migranti. Le condizioni di indigenza e la drammatica precarietà in cui vivono li spingono a sperare, ogni mattina, di essere reclutati dai caporali per paghe da miseria. La quantità di forza lavoro disponibile eccede di gran lunga la reale necessità di impiego, producendo un effetto di livellamento verso il basso dei compensi e della qualità delle condizioni lavorative. In altri termini, per ogni migrante che rifiuta di lavorare per pochi euro l’ora, ce ne sono altri dieci pronti ad implorare di essere reclutati pur di guadagnare almeno i soldi per mangiare.
Ma ieri mattina i migranti della Masseria Boncuri hanno fatto fronte comune incrociando le braccia in un’unica protesta. Per la prima volta li abbiamo visti radunarsi in assemblea e definire i punti salienti delle proprie rivendicazioni. Li abbiamo guardati con compiaciuto stupore mentre nominavano tra loro un rappresentante per ogni comunità: sudanesi, francofoni, nord-africani sono riusciti a superare le differenze di etnia e condizione lavorativa stabilendo una piattaforma comune di richieste e contestazioni. Denunciano lo sfruttamento del lavoro nero e il sistema dei finti ingaggi che consente ai caporali di far lavorare più migranti irregolari sotto un unico ingaggio falso. Pretendono il rispetto dei compensi definiti dal contratto provinciale, stabilendo un minimo sindacale di 6 o 10 euro a cassone a seconda della varietà di pomodoro. Chiedono alle autorità competenti di effettuare in modo sistematico i controlli nei campi ed esigono un impegno reale per l’avvio di meccanismi di incontro tra domanda e offerta in grado di eliminare l’intermediazione del caporalato tra imprenditore e operai. Rivendicano diritti, finalmente consapevoli del ricatto cui ogni giorno si sottopongono e decisi a scioperare finché non vedranno segnali concreti di un’inversione di rotta.
La protesta iniziata ieri è stata completamente spontanea e autogestita. Oggi buona parte dei lavoratori sono rimasti presso la Masseria rifiutandosi di andare a lavorare. La campagna “Ingaggiami contro il lavoro nero” già dall’anno scorso prevede pratiche, oltre che di assistenza e accesso ai servizi, di sensibilizzazione e informazione dei lavoratori rispetto al fenomeno del lavoro sommerso e alle normative contrattuali vigenti in agricoltura, che speravamo potessero fornire gli strumenti necessari per una presa di coscienza collettiva dei migranti in quanto specifica categoria lavorativa sfruttata. Oggi possiamo dire che dalla consapevolezza dei diritti esigibili possono nascere principi di autorganizzazione che, se tutelati da una presenza concreta e di supporto, trovano il terreno favorevole per permettere ai braccianti di ribellarsi alle condizioni di schiavitù su cui si erge gran parte del sistema agricolo italiano. Auspichiamo che le rivendicazioni emerse fino ad ora siano l’inizio di un processo di emancipazione che a partire dal basso venga riconosciuto dalle istituzioni competenti. Dal campo di accoglienza per braccianti di Nardò è nata un’esperienza che ha prodotto risultati concreti in termini di emersione del lavoro nero che crediamo possa essere un valido modello replicabile anche altrove.
Braccianti della masseria Boncuri - Brigate di Solidarietà Attiva - Nardò

sabato 30 luglio 2011

Santa Cesarea Terme, la bella del Canale d'Otranto, preda degli “Orchi” del cemento



Sabato 30 luglio 2011 ore 18.30

Sit-in in località Porto Miggiano

Santa Cesarea Terme – Lecce


“Le ingiustizie vanno perseguitate e represse non cementificate!”

APPELLO ALLA MASSIMA PARTECIPAZIONERegione Puglia e Soprintendenza facciano appello al Consiglio di Stato, vincolino e includano tutte le aree a rischio cemento nel Parco Otranto-Santa Maria di Leuca-Bosco di Tricase





Magistratura e Forze dell'Ordine indaghino sugli scempi già in corso lungo la costa ordinandone le demolizioni!




"Apriti monte e ingoia Cesarea" ("aprite munte e gnutti Cisarea") è la frase che, le anziane donne del Salento raccontano, pronunciò una spaventata giovinetta Santa Cesarea, quando inseguita dal padre orco, giunse fuggendo dal villaggio di Francavilla (ubicato nell'entroterra tra Maglie e Cutrofiano), in prossimità delle rupi costiere della località oggi a lei omonima!

E la Madre Terra amorosa, intenerita dalla sua purezza, le aprì un varco tra le rocce dove l'antica Santa d'epoca romana trovò rifugio per l'eternità, conservandovi così intatta tutta la sua virginale purezza, la stessa del paesaggio naturale ancora integro in quei luoghi, dominio esclusivo della Natura!

Oggi quelle stesse sacre rupi rischiano terribilmente d'essere inghiottite dal cemento, rischiano d'essere stuprate dal più terribile degli orchi, quello della speculazione che tutto divora in nome del demone della cementificazione selvaggia, del "Dio Bafometto del Denaro"!

Son rupi magnifiche, aspre e verdi, che si tuffano e si specchiano nel più azzurro dei mari, quello profondo del Canale d'Otranto; sono scogli nelle cui profondità, scrisse il filosofo greco Aristotele, (mentore di Alessandro Magno il Macedone), l'eroe Ercole, sconfitti i giganti, li costrinse ad un'eterna mortifera prigionia, liberando la terra dalla loro furia devastatrice; così i marinai greci spiegavano gli odori delle correnti sulfuree termali dai poteri curativi, che dalle grotte marine lì fuoriescono ancor oggi a Santa Cesarea non a caso detta Terme, dicendole essere il sangue putrido di quegli esseri ancestrali dagli immensi corpi!



Ma gli orchi di oggi non hanno nulla di mitologico, nulla di poetico, nessun legame con la madre terra, e pur se di piccoli uomini oggi si tratta, e non di giganti, essi hanno una potenza distruttiva senza pari e il malefico potere di modificare e alienare per sempre tutto il nostro antico atavico "paesaggio quotidiano", grazie ad una tecnologica non asservita al Bene, ma corrotta alla speculazione!



Non sarà più solo Ercole nella lotta a difesa di Santa Cesarea e di tutto il territorio Salentino, contro gli orchi del cemento, in ogni parte del Salento, ed in tutt'Italia un'eco è risuonata di intensità crescente; il richiamo di un moderno potentissimo roboante corno d'allarme lanciato sulla rete: "Ritroviamoci tutti a Santa Cesarea nella località di Porto Miggiano sabato pomeriggio, 30 luglio 2011, alle ore 18.30, e rivendichiamo, con la nostra gandhiana presenza, manifestando pacificatamente, tutta la nostra indignazione, che questo paesaggio è di tutti coloro che lo amano, in ogni parte d'Italia e del mondo, di tutti coloro che amano il Bello e la Natura incontaminata e "pura", prima ancora che delle amministrazioni che lo governano, e che oggi lo stanno vergognosamente svendendo e disumanamente "assassinando", mercificando, stuprando, per costringerlo in catene a questa vile prostituzione dell'affarismo selvaggio!



E' la più grande e vasta operazione di cementificazione della storia del Salento, decine e decine di ettari incontaminati che avrebbero dovuto, devono, a diritto entrare a fare parte del "Parco naturale costiero Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase", e che invece scientemente, strumentalmente, vi son stati mantenuti fuori, per permettere questa operazione di maxi-lucro erosivo delle ricchezza ambientali di ogni salentino di oggi e delle future generazioni, rivendicando, riesumando, oggi che una certa congiuntura politica lo ha reso proponibile, ormai improponibili e scandalosi piani "regolatori" degli anni '80; della stessa epoca in cui per combattere identiche e comunque minori speculazioni edilizie, Renata Fonte, consigliere Repubblicana di Nardò fu assassinata da una mafia lì istituzionalizzatasi per essersi opposta al danneggiamento della costa neretina di Porto Selvaggio sul Golfo di Taranto, costa di rupi e natura che tanto ricorda proprio quelle di Santa Cesarea oggi in pericolo.



E così oggi due donne dagli scranni del Parlamento hanno levato la loro voce a difesa di Santa Cesarea, presentando delle interrogazioni parlamentari al Governo perché si indaghi sulla catena delle assurde anomalie, che dalla Regione Puglia, alla Provincia di Lecce, al Comune di Santa Cesarea Terme, passando dagli enti di tutela, quali la Soprintendenza, hanno permesso tutto questo paradossale scandaloso stato di cose, per poi chiedere anche di far luce sulla superficialità inaccettabile dello stesso Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Lecce che ha consentito con una sua iniqua sentenza che oggi si giungesse sull'orlo della esecuzione di questa "condanna a morte" della bella e casta Santa Cesarea!



Sono Elisabetta Zamparutti deputata del gruppo dei Radicali Italiani nel PD, membro della Commissione Ambiente della Camera, e Luciana Sbarbati senatrice del Partito Repubblicano Italiano, lo stesso partito dell'eroina salentina Renata Fonte, assassinata brutalmente proprio per aver difeso dal cemento il Salento e le sue amate coste!



Due donne coraggiose ed esemplari unite nel giusto al di là dei colori politici e degli schieramenti, due parlamentari totalmente estranee per origini al Salento ... e nessun parlamentare salentino, o pugliese, ha invece mosso un sol dito contro questo vilipendio di inermi ed innocenti bellezze naturali della loro terra natìa, per non disturbare gli interessi degli "orchi", per cibarsi forse anche loro di succulenti briciole! Vergogna!



Il Comparto 13, sopra Porto Miggiano, decine di ettari di natura selvaggia sbloccati dal TAR Lecce recentemente, pronti per l'edificazione che potrebbero essere sventrati da un momento all'altro, ma l'associazione Save Salento-Salviamo il Salento ha diffidato il Comune di Santa Cesarea e l'Ufficio Tecnico dal rilasciare autorizzazioni per l'avanzata delle ruspe!

L' onorevole Elisabetta Zamparutti è dovuta intervenire personalmente sul Comune, con la sua autorità di ispettorato sindacale, per far sì che i comitati civici avessero accesso alle carte che con vari cavilli, legittimi o meno che fossero, si rischiava di non avere a disposizione in tempo!

Il Comparto 14, area anch'essa integra, che l'attuale amministrazione del Comune di Santa Cesarea sta sbloccando al cemento, inspiegabilmente, e contro cui, nei tempi ufficiali, Save Salento ha presentato dettagliate osservazioni perché la speculazione sia fermata in tempo!

Villagio Paradiso a nord di Santa Cesarea dove si progetta di cementificare, nel panorama selvaggio dalle mille suggestioni preistoriche, patrimonio dell' umanità, di Torre Minervino e di Porto Badisco e della Grotta dei Cervi suo importantissimo santuario neolitico; e poi le estese cementificazioni già in corso a pochi metri dalla linea di costa, in barba alla Legge Galasso, e a numerose normative, a Porto Miggiano, su una falesia in evidente costante erosione, pur a rischio dell' incolumità di persone e cose!

E infine un primo inizio di questa ecatombe annunciata in nome del cemento, un'assurda orrifica paratia a linea spezzata in cemento, che definire aliena è dir poco, istallata, poche settimane fa, lungo la litoranea panoramica a nord del centro abitato di Santa Cesarea, in direzione Porto Badisco, lungo curve mozzafiato, tra i più belli scorci d'Italia, che attraversano pinete e coste quasi a strapiombo; set di tante pellicole e pubblicità, che avrebbe richiesto da parte del Comune e della Soprintendenza un'attenzione che, ahinoi, è totalmente venuta meno in nome del "fare e fare subito, dell'appaltare, e senza alcun gusto, saggezza, rispetto, attenzione"! Un intervento quest'ultimo che ha fatto sollevare tantissimi cittadini pieni di sdegno e di indignazione, che sulle pagine di facebook hanno gridato allo scandalo richiedendo il suo smantellamento urgente, con bonifica e ripristino dello stato dei luoghi. Ma quella orrenda paratia è ancora lì, e nessun ente di controllo, tra i tanti alle dipendenze dello Stato, è ancora intervenuto per ordinarne la demolizione! Una bandiera quella paratia in cemento di una devastazione in nome di una "falsa modernità" che si annuncia catastrofica, e che è un dovere della stessa Soprintendenza fare subito preventivamente ammainare!



Spontaneamente su facebook dei cittadini hanno costituito un comitato, una pagina contro tutta questa imminente devastazione, a cui le adesioni in breve tempo sono cresciute, esplose, in un tam tam che continua a crescere inarrestabilmente, vertiginosamente, e si carica di una indignazione ormai incontenibile, straripante!

Tra le prime iniziative sorte d'impulso quella dell'appello ad inviare delle mail agli indirizzi ufficiali del Comune della Santa, per chiedere al Sindaco ed ai suoi amministratori l'intervento immediato a fermare ogni scempio in progetto e già incorso, legittimato in questo dal suo essere il "dominus", la massima autorità preposta alla tutela del territorio da lui amministrato! E già dopo pochi minuti i terminali internet del Comune sono stati subissati di mail tanto da intasarli! E l'iniziativa dell'invio mail-appello è solo all'inizio!



Santa Cesarea, col suo assurdo "Caso cemento" di oggi è la goccia che fa traboccare un vaso strapieno di devastazioni di ogni sorta di tutto il Salento, ma tutte legate alla speculazione, dell'edilizia, dell'infrastrutturazione ridondante e superflua, dell'industrializzazione facile e deregolamentata, dell'energia, fin anco delle energie rinnovabili di eolico, fotovoltaico e biomasse divenute da "pulite" che dovevano essere flagelli calamitosi da doversi ora fermare a tutti i costi!



Da questo primo sit-in di sabato alcune semplici categoriche richieste si sollevano alla Regione Puglia e alla Soprintendeza affinché fermino tutto lo scempio annunciato, iniziando a costituirsi al Consiglio di Stato contro la sentenza inquietante del TAR Lecce, che ha sbloccato, mesi or sono, il Comparto 13, e al fine di fare rientrare tutte le aree del Comparto 13, del Comparto 14 della costa di Porto Miggiano, di villaggio Paradiso, (dove anche vecchi ruderi abusivi aspettano da anni una demolizione e bonifica dell'area, e che oggi i cittadini pretendono siano finalmente compiuti), ecc, all' interno del "Parco naturale Otranto-Santa Maria di Leuca" loro adiacente, a cui per valori paesaggistici, ambientali, naturalistici e storici, hanno pieno diritto di rientrare!

Un appello alle Forze di Controllo e Vigilanza, e alla Magistratura, perché facciano luce su come sia stato possibile giungere nel 2011 a tutto ciò; tanta inciviltà lontanissima dal sentire comune della gente, che grida: "Natura, Salute e Paesaggio, Rispetto per la Terra!", ma anche "Moralità e Legalità!"

Perché da questi primi iniziali controlli ne seguano, già nelle prossime settimane, effetti concreti e visibili: gli abbattimenti delle tante "Punta Perotti", dei tanti eco-mostri che oggi già offendono Santa Cesarea: le costruzioni realizzate in questi mesi a Porto Miggiano, la paratia stradale in cemento a linea spezzata sulla litoranea per Porto Badisco, i ruderi abusivi di cemento di località Paradiso, perché Santa Cesarea conservi la sua "sacra purezza", insita nel suo nome, insita nei nomi delle sue contrade che rievocano paesaggi paradisiaci che abbiamo il dovere di trasmettere tali e migliori ai nostri figli e alle future generazioni!


Gruppo facebook per la Difesa di Santa Cesarea dal Cemento, che conta ad oggi, dopo pochi giorni di apertura, già circa 1200 iscritti: http://www.facebook.com/groups/205671776123860?ref=ts

Forum Salento







mercoledì 20 luglio 2011

UDS Provinciale di Lecce : "raccolta generi di prima necessità per gli immigrati stagionali di Boncuri"

Ogni anno la città di Nardò viene "invasa" dai cosiddetti “lavoratori stagionali”, immigrati provenienti da varie parti del Mediterraneo in cerca di un lavoro umile da poter svolgere per provvedere alla loro sopravvivenza e per poi tornare nelle loro patrie e offrire sussistenza alle loro famiglie.
Questi immigrati però, per quei pochi spiccioli guadagnati, devono accontentarsi di abitare in tendopoli con problemi idrici, senza il servizio sanitario e con pochi posti a disposizione.
Il rispetto dei diritti e l’accoglienza lasciano dunque posto all’economia e alle entrate e alle uscite. Ci troviamo quindi di fronte a immigrati costretti a stare in cattive condizioni di vita pur di ottenere quei pochi danari in cambio del loro faticoso lavoro. Noi ragazze e ragazzi dell’Unione degli Studenti (UDS) abbiamo quindi deciso di offrire il nostro aiuto organizzando una raccolta dei beni di prima necessità da donare interamente alla tendopoli di Boncuri. La raccolta è iniziata, Lunedì 18 luglio presso gli esercizi commerciali “Dok” (via Pilanuova), “Punto Sma” (Via Bonfante), “Carcagni” (Via Raho), “Conad” (Via XX Settembre), “Sisa” (Via Napoli),“Macelleria da Mimino” (Via Napoli), “Alimentari Liquori” (Via Verga, S. Caterina), “Market Stripi” (Via G.B. Vico, S. Maria al Bagno), “Acqua & Sapone” (Via XV Luglio) dove sarà possibile lasciare in appositi contenitori beni come Riso, Pomodori (Pelati o Salsa), Biscotti, Latte (da ½ litro), Legumi in scatola precotti, Prodotti per l’igiene.
Questi Esseri Umani hanno bisogno di un aiuto, del nostro aiuto: serve solo un piccolo sforzo.


l' Unione Degli Studenti - Nardò
il sindacato studentesco
Piazza Pio XI, Nardò
unionedeglistudenti.nardo@gmail.com
www.udsprovincialecce.blogspot.com

venerdì 15 luglio 2011

Pronti 30 lettini per il campo d’accoglienza della Masseria Boncuri



Nardò (Lecce) - 30 brande per il campo di accoglienza della Masseria Boncuri. Ad attivarsi l’assessore all’immigrazione, Vincenzo Renna in sinergia con il neo Presidente del Rotary Club, Maurizio Vaglio.

Nella giornata di oggi è stata fissata una conferenza stampa a Palazzo Personè per discutere della linea da attuare in tema di immigrazione, in riferimento alla presenza del campo di accoglienza presso la Masseria Boncuri. L’assessore Renna ha evidenziato l’importanza di una forma di collaborazione tra l’amministrazione e tutte le associazioni di volontariato che hanno diritto ad avere un ruolo nella vita attiva del Paese. “In questo caso abbiamo avuto la fortuna di collaborare con il Rotary club di Nardò, con il nuovo presidente il dottor, Maurizio Vaglio che si è attivato immediatamente per reperire 30 letti da campo. “Avere un letto su cui dormire per noi è una cosa ovvia – ha precisato l’assessore Renna - per gli immigrati diventa una conquista. È bene restituire loro un po’ di dignità”. Per la riuscita di questo gesto, ha evidenziato il presidente Vaglio del Rotary: “dobbiamo ringraziare l’azienda Arenaflex per essere venuta incontro alle nostre esigenze e all’Impresa del Fiume che ha messo a disposizione i mezzi di trasporto”. Inoltre, per quanto riguarda il montaggio delle brande se ne stanno occupando i volontari dell'associazione, Finis Terrae di Gianluca Nigro che ha assicurato: "tra qualche giorno saranno al campo d'accoglienza". Come hanno rivelato l’assessore Renna e il presidente del Rotary Vaglio sono in cantiere altre iniziative per dare una mano a chi è meno fortunato.

lunedì 4 luglio 2011

Le donne di Nardò ringraziano Marcello Risi

di Genoveffa Giuri
Uomini idonei ad esercitare il potere e competenti a Nardò ce ne sono anche troppi. Difficile scegliere. Il sindaco, quindi, lascia che siano i rapporti di forza tra le liste a determinare chi deve far parte della giunta, badando, comunque, ad ottenere la benevolenza delle alte sfere dei partiti della coalizione.

Ma in questa città donne all’altezza di un simile compito proprio non se ne vedono. Le donne che hanno sperato di poter contribuire a cambiare in positivo la vita neretina e si sono coerentemente impegnate per questo cambiamento sono state utilissime per raccogliere il consenso, per la legittimazione di un progetto in cui hanno creduto, ma, evidentemente, non possono competere con uomini con ben altri attributi.Eppure abbiamo motivo di essere contente: addirittura la nuova amministrazione presenta un elemento decorativo raro grazie alla designazione di una donna assessore (troppo avanzato sarebbe stato per noi il modello seguito da Pisapia a Milano). Non si tratta di una donna che vive a Nardò, città troppo arretrata per esprimere in loco una componente femminile emancipata. Sotto il dominio dei maschi di casa nostra non possono fiorire talenti al femminile. La donna il nostro Sindaco ha pensato bene di andare a scegliersela a Roma ( in questo caso esercitando pienamente quella libertà a cui ha rinunciato nella designazione degli altri assessori). Così abbiamo anche evitato il rischio di rimanere irretiti nel provincialismo.

Le donne di Nardò fanno, comunque, gli auguri a Francesca Muci riconoscendone le qualità e i meriti. A lei affidiamo, di necessità, il compito di rappresentarci.

Genoveffa Giuri

mercoledì 15 giugno 2011

FUTURO? Solare che funziona anche in assenza di sole e persino di notte -VIDEO-

Il progetto ideato dal premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia e già in fase di sperimentazione al centro Enea (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie

Un impianto solare che funziona anche in assenza di sole e persino di notte: all'indomani del referendum che ha bocciato definitivamente il nucleare in Italia, ecco la risposta green ai bisogni di energia della società contemporanea. Non un'utopia (come sostengono molti detrattori delle celle fotovoltaiche) ma un progetto reale,-- --ideato dal premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia e già in fase di sperimentazione al centro Enea (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie) della Casaccia, a pochi chilometri da Roma, di cui lo stesso Rubbia è presidente.

Marco Casagni, Direttore Unità Trasferimento Tecnologico di Enea, ha presentato questo rivoluzionario progetto nel corso di Green Globe Banking Conference, l'annuale iniziativa organizzata da Globiz e riservata al mondo bancario e finanziario (Guarda il video dell'evento).

mercoledì 25 maggio 2011

LETTERA APERTA A GIANCARLO DE PASCALIS

di Salvatore Calabrese

Eg. Architetto De Pascalis
In questa campagna elettorale con passione e tanto entusiasmo vi ho votato e sostenuto, in voi avevo posto tutta la mia stima e la mia fiducia, in voi mi ero illuso di aver trovato il sindaco che avrebbe affrontato e risolto i problemi della nostra città. Avete sempre affermato che la vostra candidatura doveva essere al centro delle polarità che la vostra matrice politica è stata sempre negli ambienti di centrosinistra e che mai avreste preso accordi con schieramenti estremisti. Mi avete illuso e deluso, sono rimasto sconcertato per il modo di intavolare accordi con i due candidati promossi al ballottaggio, all'esterno fingevate di dialogare con gli uni, mentre il subacqueo Natalizio, di nascosto e in comune accordo con voi, tramava con l'estrema destra berlusconiana. Vi siete fatto intrappolare nelle maglie della ragnatela tessuta ad arte dalla tarantola fraschiana, vi siete fatto ammaliare dalle sirene forestiere che nel vostro comitato elettorale sino a pochi giorni fa erano definiti LI MINDULARI. Mi sento e mi considero un tradito da chi mi ispirava simpatia e fiducia.


Altro che Moschettiere o D'Artagnan (quelli erano personaggi eroici che per essere coerenti con i loro nobili ideali combattevano all'arma bianca con moschetti e sciabole onde poter difendere con coraggio e dignità il popolo bisognoso, i moschettieri mai facevano accordi sottobanco con i MINDULARI dell'epoca e mai tradivano le aspirazioni di chi li appoggiavano, li sostenevano, li difendevano e in loro confidavano), ora mi rendo conto perchè il sindaco Vaglio con una sola mossa sostituì voi e Mino Natalizio, di quella manovra rimasi sconcertato, pensavo in una meschina trappola politica che qualcuno vi aveva teso, ora vedendo e notando che a distanza di qualche anno, gli stessi personaggi, Voi e Natalizio, avevte fatto celati accordi con un'area politica estremista che la consideravo distinta e distante da me e soprattutto da voi due. Si, ora mi rendo conto che Vaglio forse aveva ragione, forse si era accorto di strani comportamenti che ora stanno venendo a galla. Insomma il Berlusconismo con le sue arroganti persuasioni a Nardò sta cercando di applicare quel che ha fatto alla Camera qualche mese fa, quando vedendo la sua compagine governativa che si dissanguava ha condizionato dei parlamentari senza spina dorsale convincendolia farli fare il salto della quaglia facendoli diventare all'improvviso dei RESPONSABILI promettendoli in cambio della loro...responsabilità ministeri, sottosegretariati e poltrone varie. Ora pure voi e l'ex socialista Natalizio siete diventati RESPONSABILI, forse in cambio della promessa di qualche assessorato (salvo poi essere successivamente scaricati così come fece all'epoca il Sindaco Vaglio), abbandonando e tradendo chi della onestà morale, civica e politica vi considerava un simbolo.
A questo punto mi rendo conto di aver sbagliato a preferire la vostra candidatura, mi pento e al ballottaggio sosterrò e voterò il nostro concittadino Avv. Risi, scelto democraticamente e liberamente da liste e movimenti di Nardò e non imposto arrogantemente da presunti potentati forestieri.
Per carattere non sono un vendettoso, mi considero un buono disposto al perdono e spero che dopo questa infelice esperienza che state vivendo un giorno possiate rendervi conto degli errori che state effettuando e che pubblicamente ( non di nascosto come gli accordi che avete fatto nelle ultime ore) possiate riconoscere i disastri politici che state commettendo.


Che il buon dio possa perdonarvi.

SALVATORE CALABRESE

lunedì 23 maggio 2011

GIU' LA MASCHERA, DE PASCALIS - FRASCA - BRUNO

NARDO' (Lecce) - "Con incredulità e sconcerto apprendiamo la notizia dell’accordo fra De Pascalis e la coalizione Frasca-Bruno e siamo sinceramente dispiaciuti per lo sciupio di entusiasmo e fiducia, evidentemente mal riposti a questo punto, di quanti avevano creduto in buona fede che lo scilipoti neritino potesse rappresentare le loro legittime istanze di novità e rinnovamento."

E' quanto si legge in una nota del Circolo SEL "noveaprile" di Nardò, che così prosegue: "La gravità del momento ha portato anche il Pd e la federazione delle sinistre, che pure avevano assunto diversa posizione al primo turno, a convergere sulle linee programmatiche delle forze politiche che sostengono la candidatura di Risi.

Il ballottaggio fra Risi e De Pascalis diventa a questo punto una contrapposizione netta e radicale fra chi vuole un governo della città che rappresenti i bisogni e le necessità dei cittadini e chi invece vuole occupare poltrone e gestire indisturbato il potere per i propri interessi: in questa contrapposizione ogni equidistanza o astensione è moralmente colpevole e assume un sapore di connivenza.

Votare Risi è una questione di decenza oltre che di opportunità politica, perché è in ballo il destino di Nardò e delle persone che qui vivono.

Per questo noi di SEL - conclude la nota - chiamiamo tutti al voto per Marcello Risi, l’unica arma che abbiamo per fermare la deriva affarista autoritaria antimeridionalista rappresentata dalla destra di De Pascalis/Frasca/Bruno."

circolo noveaprile SEL Nardo'

venerdì 20 maggio 2011

LA CASERMA

Dipingo il quadro con mano ferma,
questo è il mondo che ora vedo:
Nardò e la libertà al voto di una " caserma " ;
mi muovo inquieto e infine siedo.

Se guardo bene vedo il fondo
ed anche fossi il solo non abbocco:
la dignità è un dovere e non confondo
come chi vende la sua libertà come un allocco.

Votare è un atto di libertà
dietro compenso è povertà.


Se mi muovo verso il bene, se lo faccio per servizio è umiltà,
se lo faccio per me stesso è vanità.

Se il popolo si vende
non indosserà mai l' abito del cittadino,
servi e schiavi rende
allora sì che è ancora lungo il mio cammino.


Angelo Cleopazzo

martedì 17 maggio 2011

NARDO' : RISULTATI ELEZIONI COMUNALI -


E' BALLOTTAGGIO BRUNO - RISI


Clicca per ingrandire










seguono i risultati delle liste e dei consiglieri


LISTE & CONSIGLIERI


giovedì 12 maggio 2011

Alessandro Miccoli candidato lista SEL amministrative Nardò

C'E' UNA NARDO' MIGLIORE, VOTALA!

Mi chiamo Alessandro Miccoli, ho 27 anni, sono candidato come consigliere al comune di Nardò nella lista di SEL-Sinistra Ecologia Libertà, per contribuire a realizzare nella mia città un progetto politico, basato sui valori della solidarietà, della partecipazione, della priorità del lavoro, dell'occupazione e dello sviluppo eco-sostenibile.

Ma anche e soprattutto perchè credo che ci sia una Nardò migliore di quella
attualmente rappresentata, una Nardò consapevole, che se vuole cambiare il
volto della politica di questo paese, non deve sempre votare per le solite
persone, ma deve credere di più nei suoi giovani, specie in quelli, che credono
ancora nei veri valori della politica di Sinistra.

Perchè essere di Sinistra significa volgere lo sguardo verso i più deboli ed
indifesi, perchè la civiltà di un paese si misura dal livello di elevazione
sociale e culturale che riesce a raggiungere;

verso il territorio e più in generale verso l'ambiente;

verso i giovani, che sono la vera ed imprescindibile linfa dell'umanità.

Sentire di Sinistra significa rispettare le diversità;

Essere di Sinistra vuol dire rivolgere particolare attenzione al mondo degli
anziani, generazione che ci ha consentito di poter vivere oggi in un sistema di
democrazia.

Ma SEL, il movimento al quale ho aderito vuol dire anche Ecologia, perchè oggi
non ci possiamo più permettere di non adeguare il nostro operare e il nostro
modo di vivere al rispetto di ciò che ci circonda, ovvero il territorio e
l'ambiente; e anche Libertà, che significa garantire a tutti nei limiti della
legalità e della rettitudine morale, di esprimere il proprio pensiero, le
proprie idee, senza paure, senza ritorsioni.

Consapevole comunque, della precaria situazione finanziaria in cui versa il
nostro comune, avanzerò proposte che mirino soprattutto a risolvere il problema
degli sprechi.

RIDUCENDO GLI SPRECHI negli edifici pubblici, MIGLIORANDO L'EFFICENZA con
l'utilizzo di tecnologie economicamente mature si otterrà non soltanto la
massima riduzione di emissioni di CO2, ma si realizzeranno risparmi che
CONSENTIRANNO INVESTIMENTI IN ENERGIA PULITA, come ad esempio:

– l'INSTALLAZIONE DI PANNELLI FOTOVOLTAICI su tutti gli edifici pubblici:
municipio, asl, scuole, pretura...;

– la stipulazione di CONTRATTI DI RISTRUTTURAZIONI ENERGETICHE COL METODO
"ESCO" (energy service company), le Energy Service Company sono società che
effettuano interventi finalizzati a migliorare l'efficienza energetica,
assumendo su di se' il rischio dell'iniziativa e liberando il cliente finale da
ogni onere organizzativo e di investimento. I risparmi economici ottenuti
vengono condivisi fra la ESCO ed il Cliente finale con diverse tipologie di
accordo commerciale.

Anche i RIFIUTI SONO UNA RISORSA, dalla raccolta differenziata può nascere
qualunque cosa, dalle sedie, ai materiali edili, alla pavimentazione per
interni e prefabbricati.

Se le discariche sono ormai un problema, sature al punto da esplodere, e se
gli inceneritori producono malattie, IL RICICLO DEI RIFIUTI PRODUCE
OCCUPAZIONE.

Prendendo come riferimento una delle splendide realtà imprenditoriali che
crede nella green-economy come il “Centro Riciclo Vedelago” nel trevigiano,
un'amministrazione comunale può ricavare degli introiti e posti occupazionali
dai suoi rifiuti.

Valore di mercato del materiale riciclato:

carta-cartone conferiti alle cartiere (prezzo di mercato 86 €/ton)

nylon (prezzo mercato 240 €/ton)

alluminio /acciaio ( prezzo medio 422 €/ton)

PET ( 445 €/ton)

vetro (42 €/ton)

legno (110 €/ton)

materiale di “secco riciclabile” (160 €/ton).

– A tale scopo bisogna istituire un servizio di RACCOLTA DIFFERENZIATA
OBBLIGATORIA PORTA A PORTA,

– creare un programma di sensibilizzazione e coordinamento per la cittadinanza
con politiche rigorose di informazione e di incentivazione sui temi ambientali
e il rispetto del paesaggio;

– NEL PRINCIPIO DI CHI PIU' DIFFERENZIA MENO PAGA, ARRIVANDO ANCHE A DIMEZZARE
LA TASSA DELLA SPAZZATURA, "LA PIU' ALTA NEL SALENTO";

RIQUALIFICAZIONE DEGLI SPAZI ED EDIFICI PUBBLICI COMUNALI in stato di
abbandono e di degrado, aprendoli e affittandoli, con relative gare di appalto
“trasparenti”, a gestori privati.

Si dà così possibilità occupazionali certe, introiti per le casse comunali e
si valorizzano le aree di loro pertinenza. Esempio:

– Campetti Polivalente, zona 167

– Campi da tennis, zona ospedale

FAR RIVIVERE IL CENTRO STORICO DI NARDO' con politiche d'incentivazione e di
riqualificazione come ad esempio:

– la DEFISCALIZZAZIONE a chi intraprende una attività commerciale o attiva un
centro ricreativo o di ristoro...;

– la PROMOZIONE di eventi culturali, mostre, spettacoli...;

– l'OFFRIRE alle scuole, ai ragazzi il nostro “splendido centro storico
Barocco” come “banco di lavoro” per le loro attività di formazione, culturali,
professionali, ricreative;

– INDIRE GIORNATE DI SENSIBILITAZIONE sui temi Ambientali, sul valore del
Nostro

Territorio e sulle Tradizioni popolari, rendendo attiva la cittadinanza
coinvolgendola nelle varie iniziative, favorendo scambi di idee ed esperienze,
accrescendo il nostro SENSO CIVICO...

Un ruolo importante riveste:

– la RIORGANIZZAZIONE DEI PUBBLICI UFFICI per costruire un più efficiente
modello di controllo interno, un monitoraggio delle attività e dei risultati
dei nostri dirigenti, funzionari e impiegati, nella convinzione che l'assenza
di un qualsivoglia controllo favorisce il proliferare del malaffare;

– creare un diverso sistema di incentivazione del personale, ma anche di
sanzione (vedi caso Emiliano a Bari), che coinvolga tutti i dipendenti, forse
oggi piuttosto demotivati;

– VIGILARE SUGLI SPRECHI, RENDERE PUBBLICHE E TRASPARENTI ogni riunione del
consiglio comunale, ogni discussione e decisione, mettendole “on-line” e in
“diretta streaming” dal portale internet del comune a disposizione della
cittadinanza, responsabilizzandola e rendendola partecipe della vita politica
della propria città;

– Indire referendum consultivi relativamente ad opere di notevole importanza.

Questi sono alcuni temi che reputo essenziali per rendere Nardò una città
virtuosa, solidale in cui ogni cittadino si senta partecipe ed orgoglioso di
essere Neretino.

Alessandro MICCOLI

Luca Falconieri candidato lista SEL amministrative Nardò

Mi chiamo Luca Falconieri, ho 23 anni ed ho deciso di candidarmi alle elezioni amministrative per il Consiglio Comunale del Comune di Nardò. Le motiva zioni che mi hanno spinto a farlo sono molte, per prima cosa penso che sia necessario smuovere qualcosa nella politica dei giorni nostri, far sì che le cose cambino, e penso che noi giovani possiamo e dobbiamo intervenire su questo sistema che non funziona, portando un vento nuovo nella politica, scardinando i suoi meccanismi di potere e spesso di corruzione. Ma le ragioni della mia candidatura derivano anche dalle condizioni oramai disperate in cui versa la nostra Città in ogni settore della vita:

la pochezza morale ed intellettuale oramai dominante anche in persone che ricoprono ruoli istituzionali, il disimpegno, la mancanza di responsabilità, gli interessi di pochi in contrasto con quello di tanti e così via.
Per questo mi candido con Sinistra Ecologia e Libertà, una lista che non è espressione di un partito ma di un insieme di esperienze e culture diverse: ambientalismo ed ecosostenibilità, lotta al lavoro precario, pacifismo, diritti umani ed integrazione di popoli e culture,
lotta al razzismo, al fascismo, alle discriminazioni omofobe, sessiste, di ogni
colore o religione. Mi candido con questa lista perché rispecchia i valori in
cui credo e penso possa aiutare a diffonderli e salvaguardarli. Quello che
stiamo vivendo è un periodo storico difficile, per la nostra Città e non solo,
in cui i giovani mostrano un profondo disinteresse per la politica e per la
vita associativa, forse perché la politica locale negli ultimi anni ha creato
una barriera generazionale, che i giovani, nonostante le enormi potenzialità e
capacità non pensano nemmeno di abbattere perché ormai prigionieri della
rassegnazione. E da giovane, mi candido per dimostrare che i giovani hanno la
voglia e le capacità di proporre e soprattutto di aggregarsi per fare massa
critica. La mia candidatura vuole essere anche una rottura con quella parte
politica del territorio che ha gestito la nostra città come pura garanzia per
raggiungere i propri scopi personali ed accrescere il proprio potere. Vorrei
che i giovani riacquistassero l’orgoglio dell’appartenenza, l’appartenenza a
questa Città, vorrei che provassero il gusto della politica, che rinascesse la
voglia di fare e di cambiare. Vorrei che fossero loro protagonisti del proprio
destino e non utili sciocchi da sfruttare in occasione delle varie tornate
elettorali. Vorrei, insomma, che fossero i giovani a parlare ai giovani e non
gli anziani a parlare dei giovani! Vorrei potermi battere in prima linea per la
vera politica al servizio del cittadino in termini di migliore vivibilità,
spaziando dal campo sociale a quello delle opere di utilità pubblica. Vorrei
valorizzare il nostro territorio e l’ambiente attraverso il turismo e la
cultura, focalizzando la situazione attuale e le prospettive future nella
tutela del nostro patrimonio artistico e culturale che identifica la nostra
storia e la nostra identità. Vorrei che i temi della laicità e dell’uguaglianza
siano affermati in ogni istanza o decisione coinvolgendo ogni singolo
cittadino. Laicità vuol dire rifiutare il controllo della religione e della
Chiesa sulla vita delle persone, significa libertà di pensiero, di
orientamento, di comportamento e di scelta, perché ciascuno deve essere libero
di decidere per se stesso, rispettando sempre e comunque la volontà degli
altri. Tutto questo e molto altro ancora si può fare, io ho deciso di
rimboccarmi le maniche e provarci! … e Tu?!

mercoledì 11 maggio 2011

Tiziana De Mitri candidata lista SEL amministrative Nardò

Mi chiamo Tiziana De Mitri, ho 37 anni, ho scelto di candidarmi alle prossime
amministrative con Sinistra Ecologia e Libertà perché abbiamo un lessico in
comune, la condivisione di un sogno, quello di un nuovo progetto di società

Sono convinta che per perseguire politiche virtuose non basta mettere in campo
singole azioni amministrative, è necessario avere il senso dello scenario in
cui queste misure si inseriscono e una visione di prospettiva su come si
immagina la propria comunità nel futuro; insieme ai miei compagni di SEL ho
immaginato il Paese che vogliamo. Una Nardò in cui si radicalizzino valori
nuovi, alternativi a quelli dominanti, l’autonomia al posto della dipendenza ,
il senso del limite al posto dell’arroganza, la reciprocità al posto dell’
egoismo, il ben-essere e la sobrietà al posto del ben-avere.
Ho scelto di candidarmi perché credo nell’importanza della dimensione politica
del cambiamento, da anni mi occupo, negli studi e nella prassi, di politiche di
decrescita che valorizzano l’autosostenibilità dei territori, la difesa dei
beni comuni, e la diffusione di reti di economia sociale e se fossi eletta
consigliere mi piacerebbe portare questa comunità attraverso il coinvolgimento
dal basso, ad una maggiore resilienza, ossia prepararla ad un futuro in cui ,
viste la scarsità delle risorse ambientali, possa essere energeticamente
autosufficiente e felice.

Luigi Re candidato lista SEL amministrative Nardò

Sono Luigi Re, laureato in Scienze Biologiche presso l'Università Politecniche delle Marche ho 38 anni e svolgo il lavoro di Informatore scientifico del farmaco.

Perchè ho scelto di candidarmi con SEL?

Perchè sono CERTO che oggi sia l'unica forza politica che abbia ancora
primariamente a cuore la condizione dei LAVORATORI, perchè crede nei principi di trasparenza dell'attività politica, perchè, ed è evidenziato nel suo nome, l'ecologia è un tema che bene si lega con i miei valori e la mia preparazione in quanto la salvaguardia della nostra terra sarà un obiettivo necessariamente primario, insieme con i punti presenti nel programma di SEL e Marcello Risi Sindaco.

martedì 10 maggio 2011

Non un minuto in più, SEL Nardò risponde a Piazza Pulita

Non ci lasceremo trascinare nell'arena politica voluta da Piazza Pulita/Azione Giovani per dare visibilità a personaggi in cerca di notorietà che dell'insulto e della denigrazione politica dell'avversario ne hanno fatto il punto principale del loro programma. Che la coerenza non appartenga a costoro basta ricordare le camaleontiche trasformazioni di un gruppo Azione Giovani, ma anche Fli, generazione italia ora Piazza Pulita.


Nel 2008 sostegno al PDL premier Berlusconi...



Nel 2009 provinciali, candidatura espressa nella Puglia prima di tutto di Fitto

Nel 2010 regionali, sostegno al candidato Aloisi , non eletto,PDL e Rocco Palese Presidente

Abbiamo la memoria lunga per ricordare la partecipazione in massa al Congresso di Nuovocorso con tanto di filmati e foto.

Tutte esperienze politiche finite con il lancio degli stracci.

La critica all'ultima amministrazione Vaglio, con manifesti multicolori, si traduce nel sostegno ai due vicesindaco di quella giunta, uno, per 2 anni su 3, come candidato sindaco e l'altro, per la restante parte, come aspirante assessore.

Prendiamo atto della indisponibilità di accettare la proposta di una manifestazione comune contro il caro rifiuti, senza bandiere, per l'evidente tentativo di darsi una visibilità elettorale piuttosto che la tutela dell'utente. A tal proposito, vorremmo ricordare che l'unico rappresentante neritino nell'amministrazione dell'ATO, il luogo idoneo per porre il tema del caro-rifiuti, è un ex assessore, che sostiene, con una propria lista civica, la vostra coalizione.

I paladini della salvaguardia dell'ospedale dimenticano, volutamente, che il piano di rientro sanitario è stato imposto dal governo Berlusconi, da AG votato, sotto la minaccia di revoca dei fondi alla Regione Puglia per 500 milioni di euro. Le stesse proteste si verificano, infatti, in altre regioni come il Lazio, la Campania e la Calabria tutte governate dal centro destra. L'ex Assessore regionale alla sanità, defenestrato da Vendola, ora Senatore PD (del simbolo come direbbe la Giannuzzi), le cui responsabilità penali saranno giudicate dalla magistratura, ma con forti responsabilità politiche, è uno dei maggiori sponsor del cosidetto Polo Neretino. Non in una delle migliaia di intercettazioni risultano parole spese a difesa del nostro ospedale. Per ultimo troviamo singolare l'attacco verso uno dei nostri candidati, per aver leso la maestà delle competenze giuridiche in forza alla vostra lista. Il "tizio " è uno dei maggiori esperti della" Green Economy" che il nostro territorio possa esprimere come riconosciuto da aziende di livello internazionale. Agli aspiranti avvocati, esperti in ricorsi per le multe stradali, auguriamo una carriera che sia il più vicino possibile alla sua.

Non spenderemo un minuto in più del nostro tempo a rispondere a logorroici comunicati, privi di proposte politiche, utili forse a conquistare uno spazio sui media locali, ma totalmete inutili a risolvere e a progettare i problemi e il fututo della nostra comunità.



Sinistra Ecologia Libertà Nardò