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giovedì 19 gennaio 2012

Venerdì 20 gennaio corteo antifascista a Lecce


Nella notte tra il 2 e il 3 Gennaio, un militante del collettivo C.A.O.S. è stato pedinato e successivamente aggredito in pieno centro da quattro militanti dell'associazione pseudoculturale Casapound Italia, riportando una frattura composta alla mascella. Questa escalation di violenze nei confronti di compagni e più in generale di coloro che la nostra società etichetta come diversi si inserisce in un contesto socio-politico instabile, in cui, cavalcando gli effetti concreti della crisi, le destre reazionarie cercano di sdoganare i loro ideali attraverso iniziative culturali e sociali, salvo poi mostrare la loro vera identità attraverso la violenza squadrista.

Rapidamente la realtà antagonista leccese risponde a questa intolleranza convocando un'assemblea pubblica in piazzetta Carducci, già al centro di polemiche nei mesi passati e che rappresenta uno spazio di aggregazione e socialità che la giunta Perrone ha più volte minacciato di chiudere salvo poi installare una telecamera di sorveglianza. L'assemblea è stata molto sentita e partecipata, abbiamo potuto apprezzare i molteplici interventi di solidarietà verso il compagno aggredito e tutti con una matrice e un pensiero comune: l’esigenza di DEBELLARE IL FASCISMO. Stanchi di queste vicende di intolleranza tutti i partecipanti sono partiti in corteo spontaneo per le vie del centro cittadino, cercando di sensibilizzare anche quella fetta della cittadinanza indifferente alle tematiche sociale, spesso troppo impegnata sperperare denaro, attraverso un volantinaggio scandito da chiari cori e sentiti slogan. Sarà attraverso la denuncia sociale e la rivendicazione delle nostre strade che faremo sentire la nostra rabbia. Crediamo che la risposta debba venire dalla cittadinanza tutta, crediamo che la denuncia non debba essere quella dei Tribunali ma una denuncia dal basso che risponda alle aspettative di chiudere i covi dell’odio, di chiudere quelle sedi dove i neofascisti si aggregano e dalle quali escono teste rasate pronte a picchiare tutt* coloro che vogliono creare una socialità altra.

Non crediamo nelle istituzioni e nella loro "giustizia", quelle stesse istituzioni che detengono ancora agli arresti domiciliari il nostro compagno e amico Valerio, senza tra l' altro aver ancora fornito una valida motivazione. E non crediamo nella loro concezione di legalità, perchè sono sempre pronti e volenterosi di spalleggiare e patrocinare le
iniziative di questi gruppi neofascisti.

Ci riappropriamo autonomamente dei nostri spazi organizzando un corteo Venerdì 20 Gennaio, che partirà dal cuore della città per terminare presso i campetti delle Zone Magno, delegati in gestione a Casapound dal comune di Lecce. Solidali con il nostro compagno picchiato, forti dello spirito antifascista che lega tutti e tutte, incazzati ancor di più contro chi spalleggia le iniziative dei fascisti del terzo millennio, chiediamo la chiusura immediata di Casapound Italia nella nostra città.

NESSUN QUARTIERE FASCISTA, NESSUN FASCISTA PER QUARTIERE!

NESSUNA AGIBILITA’ A CASAPOUND!

C.A.O.S.

da Infoaut.org