HOME       BLOG    VIDEO    EVENTI    GLI INVISIBILI    MUSICA    LIBRI    POLITICA LOCALE    POST PIU' COMMENTATI

giovedì 13 maggio 2010

Il presidente della Puglia: l'omosessualita' non e' una malattia

Nichi Vendola, ospite di Victor Victoria nella puntata in onda ieri sera su La7, alla domanda della Cabello su come vivesse le esternazioni del Papa contro le coppie di fatto, lui fervente cattolico che difese peraltro il diritto del Pontefice di parlare alla Sapienza di Roma, ha dichiarato: “Ad un certo atteggiamento clericale e dogmatico, che spesso si chiude come una saracinesca non solo sulle idee, ma sulla vita delle persone, sui sentimenti, sui costumi; a questo spirito di intolleranza che talvolta soffia forte in Italia, nel mondo ecclesiastico e nel mondo politico non bisogna rispondere con atteggiamenti anticlericali, con una intolleranza di segno contrario. – la risposta del presidente della Regione Puglia è poi continuata - Noi dobbiamo abbattere i muri dell’intolleranza e dobbiamo discutere.

Io vorrei sfidare la Chiesa. Vorrei capire in cosa consiste il peccato quando si è nei dintorni dell’amore. Perché una coppia regolarmente sposata in cui vige la violenza e l’ipocrisia va bene mentre una coppia gay dove c’è un patto di amore straordinario e un vincolo di fedeltà ha a che fare con le fiamme dell’Inferno? Questa rappresentazione della religione come guardiano della morale corrente e decalogo di comportamenti la trovo un po’ oppressiva. Io penso che Dio sia Libertà e che il dono di Dio sia fondamentalmente un dono di libertà”. Vendola ha poi concluso sull’argomento: “Vorrei che tutti quanti, pur conservando i propri convincimenti, imparassero a esprimerli sempre con molto rispetto perché anche chi pensa che l’omosessualità sia una malattia dovrebbe fare una pausa di silenzio e riflessione prima di esprimere un concetto del genere che può ferire la sensibilità di un’altra persona. Cadute le ideologie, crollati i grandi pensieri salvifici credo che oggi dobbiamo aggrapparci disperatamente ad una cosa: il rispetto della vita di ognuno a cominciare da quelle che sono più lontane da noi.

Vendola ha poi dichiarato durante la registrazione della puntata: “Il Governo Berlusconi pensa che per affrontare la crisi economica bisogna tagliare il Welfare e la cultura. I tagli di questo governo vanno sull’ innovazione, sulla ricerca sull’università, sulla scuola, sulla sanità e per certi versi sull’opera lirica ma è un idea malata quella che l’investimento in cultura sia un investimento non redditivo, un po’ superfluo e parassitario”. Il presidente della regione Puglia ha poi continuato sui tagli al welfare: “L’investimento in cultura è fondamentale per due ragioni: non solo perché la cultura fa crescere l’intelligenza in generale e la nostra economia ha bisogno di più intelligenza, di più valore aggiunto, di più innovazione, ma anche perché una società povera di cultura una società regredita, una società segnata da un analfabetismo di ritorno imboccherà non la via del futuro ma un vicolo cieco, una regressione tribale. Siamo il paese di Verdi e Puccini: tagliare sulla lirica sul teatro e sulla musica significa recidere una delle radici che ha fatto dell’Italia un paese straordinario” Alla richiesta della Cabello di fare un appello a Bondi per i tagli alla cultura, Vendola ha risposto: “Credo che non sia lui l’interlocutore così come non è la Gelmini per i tagli alla scuola. Sono ministri di rappresentanza. Poi c’è un superministro che decide tutto che è il ministro Tremonti che ha un’idea arcaica della cultura. Per esempio lui fa una polemica diretta con me per le scelte che io faccio in Puglia sul cinema. 130 produzioni cinematografiche negli ultimi due anni, due cineporti dove collochiamo tutte le attività produttive, sto mettendo in piedi un’accademia del cinema digitale: ho immaginato il cinema in Puglia non semplicemente come location per film, ma come industria, come attività produttiva. Questo è difficile spiegarlo a Tremonti. Talvolta un filone culturale di destra sollecita il sospetto nei confronti della cultura stessa. Nutrono l’idea che la cultura sia il vettore del debosciamento delle virtù virili e militari. Io penso invece che la cultura sia l’unica possibilità di salvare l’umanità.”
Alla domanda di Victoria Cabello, che ha chiesto se avevano tentato di “assassinarlo”, Vendola ha risposto: “E’giusto, è un espressione esatta. Per la seconda volta ho dovuto prima “sconfiggere” un certo centrosinistra, una certa idea malata di politica, e poi il centrodestra. Io non intendo lasciarmi divorare l’anima dal Palazzo, quello con la P maiuscola, non voglio perdere i miei sogni” . Il Presidente della Regione Puglia ha poi continuato: “Il fastidio che io provoco anche in questi giorni i giornali parlino, anche troppo, di me come possibile candidato premier per il centrosinistra, e quindi io appaio alla luce di chi si sente gallo nel pollaio della politica come l’altro gallo che cerca di beccare il concorrente e di liberare la scena. Ecco devo dire che non hop questa concezione della politica".