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giovedì 15 dicembre 2011

IL CIRCOLO SEL "noveaprile" PRENDE POSIZIONE SULLA LOTTIZZAZIONE DEI CAFARI

Alla segreteria regionale SEL Bari
Alla segreteria provinciale SEL Lecce
Ai consiglieri regionali SEL Bari

e.p.c. All’assessore regionale Urbanistica
Dott.ssa A. Barbanente
BARI

Al dirigente Settore Ambiente
Dott. Antonicelli
Bari

OGGETTO: Piano Urbanistico Esecutivo “Costa dei Cafari” Comune di Nardò

Premesso che gli oltre 23 Km di costa ricadenti nel Comune di Nardò sono già –allo stato attuale- oltremodo urbanizzati e compressi dal punto di vista ambientale, che l’unica zona salvaguardata è quella del Parco di Portoselvaggio che riveste una particolare importanza per i cittadini di Nardò che per molti anni si sono battuti per la sua realizzazione; ora siamo fortemente preoccupati per l’evoluzione del progetto di lottizzazione della zona denominata “Cafari”.
Questo perché:
1. Il progetto interessa una zona costiera particolarmente delicata dal punto di vista ambientale e che ricade completamente nella perimetrazione del Parco, è vicina alla zona SIC di “Torre Uluzzo” ed è parzialmente coperta da macchia mediterranea.
2. Il progetto ricade parzialmente in zona interessata da vari incendi, anche dolosi, come si evince dalla cartografia ufficiale della Regione Puglia 2006.
3. L’area interessata alla lottizzazione è vicina al sito archeologico “Serra Cicora”, oggetto di studi e scavi archeologici di interesse.
4. L’intero territorio è di origine carsica e quindi particolarmente delicato.

Riteniamo che il PRG di Nardò, che prevede la lottizzazione nell’area così descritta, sia ormai obsoleto, considerato il mutato orientamento di tutta la politica regionale che pone la tutela paesaggistica in primo piano rispetto alle altre politiche di sviluppo agricolo, economico, edilizio e turistico.
Si segnala inoltre che l’esperienza derivante dalla limitrofa lottizzazione di “Torre Inserraglio” ha insegnato alla collettività locale che spesso, dietro la dichiarata finalità turistico ricettiva, come richiesto dalla tipizzazione C8 dell’area, si nascone in realtà la costruzione di villette a vendere utilizzate come seconde case.
Questo tipo di pseudo sviluppo turisti ha avuto finora come unica conseguenza la svendita di zone di pregio ambientale e paesaggistico con un ritorno economico effimero ed esiguo alla counità. La recente vicenda del villaggio di “Punta Grossa” di Porto Cesareo ne è un esempio eclatante.

A nulla può valere il fatto che nel 2003 il progetto sia stato escluso dalla V.I.A. in quanto il provvedimento di esclusione ha perso effiacia essendo trascorsi i tre anni previsti dalla L/R 11/2001, decorsi i quali, se i lavori nonj sono ancora stati iniziati, la procedura deve essere rinnovata. Al pari deve essere rinnovata la procedura di incidenza che no può certo ritenersi esaustiva, essendo stata effettuata ben otto anni fa!!!

Per ultimo riteniamo che il progetto non possa beneficiare della deroga prevista dal comma 8 Art. 5 della legge istitutiva del Parco di Portoselvaggio che così recita: all’interno del perimetro del Parco sonofatte salve le previsioni del PRG vigente del comune di Narò, relativamente ai comparti individuati come zone omogenee C8 di sviluppo turistico, alberghiero i cui piani urbanistici esecutivi siano stati approvati alla dta del 31/01/2005, ovvero alla stessa data abbiano concluso le procedure di valutazione previste dalla L/R 11 2001”.
Infatti il PUE in questione non è stato approvato e non lo è ancora oggi, né possono dirsi concluse le procedure di valutazione in quanto decadute.

Per tutto quanto sopra detto il circolo SEL “Noveaprile” di Nardò chiede ai compagni in indirizzo di attivarsi ed agire tutto il possibile per sostenere le nostre ragioni e soprattutto per aiutarci a salvaguardare quanto è rimasto ancora intatto del nostro territorio che è la nostra vera ricchezza e che non vogliamo diventi preda di speculazione.