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lunedì 17 maggio 2010

BOB MARLEY - WAR



BOB MARLEY - WAR

«What life has taught me
I would like to share
With those who want to learn…»
Until the philosophy which holds one race superior
and another inferior, is finally and permanently
discredited and abandoned…
That until there are no longer first class and second
class citizens of any nation.
Until the co lour of a man skin is of no more
significance than the colour of his eyes…
That until there basic human rights are equally
guaranteed to all, without regard to race…
That until that day, the dream of lasting peace,
world citizenship and the rule of international
morality will remain in buy a fleeting
illusion to be persued, but never attained...
And until the ignoble and unhappy regime that now
hold our brothers in Angola, in Mozambique, in
South Africa, in subhuman bondage, have been
toppled utterly destroyed...
Until that day the African continent will now know
peace. We Africans will fight, if necessary,
and we know we shall win,
as we are confident in the victory
of good over evil,
of good over evil...

BOB MARLEY - GUERRA

«Ciò che la vita mi ha insegnato
Vorrei condividerlo con coloro
Che vogliono imparare...»
Finché la filosofia che considera una razza superiore
e un’altra inferiore non sarà finalmente
screditata e riprovata...
Finché in nessuna nazione vi saranno più cittadini di
prima e di seconda classe...
Finché il colore della pelle di un uomo non avrà più
valore del colore dei suoi occhi...
Finché i diritti umani fondamentali non saranno
ugualmente garantiti a tutti, senza distinzione di razza...
Fino a quel giorno, il sogno di una pace duratura,
la cittadinanza del mondo e le regole della morale
internazionale resteranno solo una fuggevole
illusione, perseguita e mai conseguita...
E finché l’ignobile e drammatico regime che oggi
opprime i nostri fratelli in Angola, in Mozambico,
in Sudafrica, con le sue disumane catene, non sarà
rovesciato e totalmente spazzato via...
Fino a quel giorno il Continente africano non conoscerà
pace. Noi africani, combatteremo, se necessario,
e sappiamo che vinceremo,
poiché confidiamo nella vittoria
del Bene sul Male,
del Bene sul Male...

Alla Tavola della Guerra sono morti 2 italiani in Pace


di Doriana Goracci
Attacco in Afghanistan: uccisi due italiani. Altri due sono stati gravemente feriti, tra loro una donna. Sono stati portati a Herat. Questa è la notizia del giorno, battuta dalle agenzie di stampa, laconica malinconica beffarda. Seguiranno comunicati, editoriali,notizie in diretta, funerali di stato in pace.

Era del fine settimana Santo, la notizia data da Emanuele Giordana sul Manifesto, che alla Marcia per la Pace Perugia-Assisi, Emergency non sfilava per nessuna passeggiata “pacifista”. Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace, e il generale Vincenzo Camporini, capo di stato maggiore della Difesa, avevano da dialogare e dibattere, intorno al Tema.
Emergency non ha neanche messo i banchetti. .Sul sito perlapace hanno fatto un sondaggio: «Fanno bene i costruttori di pace a dialogare con i militari»? il 74% risponde che bisogna parlare con tutti e il 9% che potrebbe fare senso. Ma un 6% ritiene che coi militari non si discute mentre un altro 10% pensa che sia un’impresa senza costrutto. Concludeva Giordana: “Un sondaggio web vuol dire poco, ma è l’indicazione che qualcosa è successo e che l’incontro non è stato digerito. Chissà se la marcia di domani riuscirà a metabolizzarlo”.

Il 3 ottobre nella Piazza del Popolo i Media imbavagliati, convocavano per la Libertà d’Espresssione, un appuntamento rimandato per rispetto di altre morti di nostri bravi ragazzi in Tempi di Esportazione di Pace in Afghanistan e nel mondo: accorsero in 300.000. Barbara, docente precaria siciliana con altre migliaia di suoi colleghi non aveva rimandato l’appuntamento, era sulle scale del Ministero della Pubblica Istruzione, il 3 ottobre a Roma, non su un palco.Queste alcune delle sue parole tratto da un video che per molti è stata una lezione.“Guardo quì le forze dell’ Odine messe contro di noi…manco fossi la nipote di Riina… malpagata la Polizia come noi nella scuola…la smettano di parlare dei nostri morti, Falcone e Borsellino, noi diventati bacino di voti, raccolti in Sicilia ancora con i pacchi di pasta e le banconote tagliate a metà. Vengono nascoste le realta nelle scuole del nostro Paese, le lezioni si fanno nell’illegalità più assolute…altro che la Gelmini che entra nelle carceri con le forze dell’Ordine…dobbiamo entrare nei negozi nelle case, dove le televisioni non ci permettono di parlare.C’è un’ emergenza non solo sociale,emergenza della cultura, e vediamo donne che aprono le bocche per fare politica. E’ una vergogna n azionale…perchè un ragazzo dovrebbe entrare in una classe quando per affermarsi c‘è Sgarbi che ci riempie dagli schermi di parolacce.Maledetti punti, come fossimo in un supermercato, chi c’è prima e chi c’è dopo, dopo non c’è niente, i figli non hanno speranza, vadano all’estero, basta con le pacche sulle spalle, voglio le persone con me ogni giorno…Lo dobbiamo spiegare, entrando nelle scuole, parlando con il nostro vicino di casa, fuori…DOBBIAMO ANDARE AVANTI!”

Chissà cosa racconterà una volta ancora la Famiglia Italiana ai suoi Figli, di Maggio.

Si, rispetto per le Vite Precarie, rispetto per la Vita di tutte e tutti. Contro la Guerra, WAR, cantata sempre, in tutte le lingue del mondo che non hanno bisogno di traduttori di pace.

Un’altra Piazza del Popolo che scese in strada dopo Genova, dopo l’11 settembre 2001, dove non esistono Intese con il Potere e i Loro Affari.

Doriana Goracci