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martedì 30 giugno 2009

Vendola: la sanità è un sistema permeabile alle lobby


BARI – In Puglia, nonostante «gli sforzi giganteschi» che sono stati compiuti dalla giunta regionale di centrosinistra «il sistema sanitario si conferma permeabile agli interessi delle lobby, delle corporazioni e anche a spinte corruttive. E purtroppo c'è una trasversabilità a questi interessi che non intendo nascondere». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, parlando con i giornalisti per spiegare la decisione di «azzerare» la propria giunta. Vendola ha invitato tutti i politici, gli operatori sanitari, i cittadini a collaborare per «bonificare» la sanità che a volte appare come un vero e proprio «casinò». «Credo – ha detto Vendola – che abbiamo vissuto una giornata molto densa»...«Per me – ha raccontato – è cominciata con un atto straordinario: la notizia è quella della chiusura della discarica di Burgesi, nel Salento, come avevo promesso ai cittadini di Ugento: e questo è il terzo ecomostro, dopo Nardò e Altamura, che viene chiuso in Puglia».

«Poi – ha ancora reso noto – c'è stata una importantissima riunione di giunta alla quale io ho posto i problemi di una fase nuova, una fase che si è aperta con le elezioni, quelle europee, quelle amministrative, che hanno visto la Puglia rappresentare un argine importantissimo, forse quello più robusto al berlusconismo. È la Puglia la realtà in cui sono migliori i risultati per il centrosinistra».
«Tutto questo ci mette nella condizione di guardare con fiducia al futuro e lo vogliamo fare - ha ammesso Vendola – anche rendendoci conto dei tanti pezzi dell’universo moderato che si sono rimessi in cammino. Allora bisognerà parlare con loro e bisognerà anche affrontare i nodi spinosi di quella questione morale che è riesplosa nell’ambito della sanità».
«Dobbiamo approfittare del male che si vede per costruire il bene. Per costruire – ha concluso – una bonifica ancora più radicale del sistema sanitario che a volte appare come una specie di casinò».

Vendola sospende la Cosentino e azzera la giunta regionale

Il presidente della Regione, Nichi Vendola, ha chiesto e ottenuto da tutti gli assessori regionali di rimettere il mandato nelle sue mani. Lo ha annunciato poco fa lo stesso Vendola ai giornalisti. Poco prima la giunta aveva sollevato dall'incarico la manager dell'Asl di bari Lea Cosentino, indagata nell'inchiesta sugli appalti della sanità. Ieri il vice presiedente Frisullo aveva annunciato: "Su di me solo voci, resto al mio posto".
di Paolo Russo
Colpo di scena nella vicenda su giustizia e sanità che da giorni tiene banco sui giornali. Il presidente della Regione Nichi Vendola ha deciso di azzerare la giunta al termine di una giornata convulsa e frenetica. Vendola, rientrato dal Canada, ha incontrato l'assessore alla Sanità Fiore che due mesi fa ha sostituito il dimissionario... Alberto Tedesco,prima vittima politica dello scandalo. Quindi ha comunicato a Lea Cosentino, la dirigente dell'Asl di Bari raggiunta dall'avviso i garanzia per turbativa d'asta, la sospensione cautelare dall'incarico. Infine ha riunito la giunta ed ha chiesto ed ottenuto dai suoi assessori le deleghe. Adesso Vendola formerà una nuova giunta, aprendo le porte ad Udc e Italia dei valori.

Il direttore generale della Asl di Bari, Lea Cosentino, e' stata sospesa in via cautelativa dalla giunta regionale pugliese dopo che e' stata raggiunta nei giorni scorsi da un avviso di garanzia nell'ambito di un'inchiesta sugli appalti nella sanita' avviata dalla Procura di Bari. La notizia e' stata resa nota dalla stessa dirigente che ha annunciato ''azioni legali'' contro il provvedimento e ha espresso ''profonda delusione per la presa di posizione''. Lea Cosentino e' indagata per turbativa d'asta nell'ambito di indagini dirette dal pm Pino Scelsi.

E' la seconda volta che alla manager viene notificato un avviso di garanzia: qualche mese fa, infatti, ne aveva ricevuto un altro per un'altra inchiesta, la stessa che ha coinvolto e ha fatto dimettere l'ex assessore regionale alla Sanita' Alberto Tedesco. Lea Cosentino e Sandro Frisullo vogliono restare al loro posto. Questo pomeriggio, senza ancora aver smaltito il jet lag del ritorno dal Canada, il presidente Nichi Vendola tornerà al comando di una nave in balia di una tempesta giudiziaria. Durante la sua settimana di assenza, la Regione è stata scossa dall´avviso di garanzia notificato al direttore generale dell´Asl di Bari e dalle imbarazzanti indiscrezioni che hanno coinvolto il vicepresidente della giunta. Indiscrezione, smentite ieri dal procuratore Emilio Marzano che ha spiegato: «Frisullo non risulta indagato», per poi aggiungere subito dopo «ma anche se lo fosse non ve lo direi».
Sulla vicenda pende il "precedente Tedesco". L´ex assessore alla Sanità si dimise solo per un´indiscrezione, poi confermata dai fatti, che lo voleva indagato dalla procura di Bari. La giunta convocata per questo pomeriggio servirà a decidere il destino di Lady Asl e dell´assessore Frisullo. Il governatore incontrerà entrambi, separatamente, prima della riunione di giunta. Sarà nello spazio di questi colloqui privati che si delineeranno i destini politici e professionali di Lea Cosentino e Sandro Frisullo. Dal Canada, Nichi Vendola, ha indicato la sua linea: «Chi è indagato deve dimettersi». Non ha cambiato idea neanche dopo i colloqui telefonici con il segretario regionale del Pd, Michele Emiliano.

Lea Cosentino sarebbe pronta ad opporre resistenza alla volontà del governatore. «Non mi sono dimessa - ha detto - comunicherò le mie decisioni al presidente». Oggi Lady Asl dirà a Vendola che intende restare al suo posto. Lo farà personalmente, ma anche tramite alcuni assessori del Pd ai quali ha affidato un messaggio preciso: il reato configurato, la turbativa d´asta, sarebbe riferito ad un appalto mai espletato dalla Asl. Per questo le sue dimissioni sarebbero un provvedimento eccessivo.

Diversa la posizione di Frisullo. Ieri il vicepresidente è tornato nel suo ufficio sul lungomare dopo un´assenza concisa con l´esplosione del Barigate. «Sono finito nel tritacarne mediatico - raccontava ieri - ma non credo che il presidente né altri possano avere degli elementi per chiedere le mie dimissioni». Ma Frisullo è preoccupato, in questi giorni difficili non ha mai parlato con Vendola. Oltre alla soluzione politica, all´orizzonte c´è anche una strada tecnica per uscire dal terreno minato degli appalti sanitari. Prima della giunta, Vendola incontrerà anche l´assessore alla Salute. Fiore illustrerà al presidente il progetto di riforma pensato per garantire maggiore trasparenza nell´assegnazione degli appalti delle Asl: «Sono cinque provvedimenti che si intrecciano tra loro - ha anticipato Fiore - vanno dalla centralizzazione degli acquisti sanitari alla creazione di un osservatorio permanente sugli appalti sanitari».

Colpo di Stato in Honduras: cronaca del secondo giorno. Aggiornamenti in tempo reale

Il popolo hondureño, 24 ore dopo il ribaltamento della democrazia, continua la lotta per evitare violazione dell’ordine democratico del paese. Purtroppo però i canali d’informazione internazionali rimangono oscurati. Accanto a quello politico è in atto anche un colpo di stato mediatico che esclude dal diritto d’informazione buona parte della popolazione.

Leggi la testimonianza diretta di un cittadino italiano in Honduras e guarda le foto della repressione militare in esclusiva per VeroSudamerica:

La resistenza civile sta tentando di riscattare la democrazia. Testimonianza dall’Honduras

IRAQ - Le compagnie petrolifere tornano sull’Eufrate

Un consorzio guidato dalla compagnia petrolifera britannica Bp – e che comprende anche la China national petroleum – ha vinto il contratto per lo sfruttamento dell’importante giacimento iracheno di Rumaila.

Il giacimento di Rumaila, nel sud del paese, ha una riserva di greggio stimata in 17 miliardi di barili (le riserve totali del paese sarebbero di 115 miliardi di barili). Inizialmente aveva vinto l’offerta del gruppo diretto da Exxon Mobil, che però ha rifiutato la commissione di due dollari per barile estratto chiesta dal governo iracheno.

Le multinazionali del petrolio non sono soddisfatte dei termini del contratto proposto dal ministro del petrolio, Hussein al Shahristani. I vincitori dovranno infatti associarsi con le società statali irachene e condividere la gestione dei campi, mentre sulle loro spalle ricade il 100 per cento delle spese per il loro sviluppo. E il compenso – un importo fisso di due dollari per barile, appunto – scatta solo dopo avere raggiunto la soglia di produzione fissata dal governo (2,85 milioni di barili al giorno).

Ora si aspetta la nomina dei vincitori per gli altri cinque giacimenti petroliferi e due di gas naturale. Per il pozzo di Zubair è in lizza anche l’Eni. Le compagnie petrolifere occidentali erano state espulse dall’Iraq nel 1972.

da Internazionale

NARDO' 1 LUGLIO 2009 CONVOCAZIONE DI UN'ASSEMBLEA PROVINCIALE DEL MOVIMENO PER LA SINISTRA

Contati i voti, valutati i risultati, fatti i ringraziamenti, mosse le accuse, che dite, adesso, torniamo a parlare del soggetto politico nuovo che che sognamo e di come lo vogliamo?

Il 3 luglio e l'11 sono incredibilmente vicini e molti di noi sentono il bisogno di tornare a incontrarsi e conoscersi, discutere e progettare.

Ci autoconvochiamo per un'assemblea provinciale a Nardò il 1° luglio ore 18.30 presso il chiostro di S.Antonio in Piazza Tre Palme.

Ordine del giorno

-quale futuro per m.p.s.,
-verso la costituente sn&lb,
-delegati e rappresentanti,
-rete organizzativa,
-problemi di comunicazione,
-iniziative


A presto, allora.

Claudia Raho
Movimento Per La Sinistra Nardò



Speriamo in una partecipazione numerosa.

"MI HA RUBATO I SOLDI". E LO PRENDE A COLPI DI FORBICE

Nardò: arrestato un tunisino che avrebbe sferrato alcuni colpi nella notte ai danni di un giovane ghanese che dormiva nei pressi di alcuni campi. Tutto sarebbe nato per vendicare un presunto furto.

Una ritorsione per vendicare il presunto furto subito, in quella che si potrebbe definire una sorta di guerra tra poveri: colpi di forbice contro il giovane che riteneva il ladro dei suoi beni.
E’ successo nella notte, a Nardò, città in questi giorni popolata, come sempre, in estate, da tanti extracomunitari, in regola e non, che raggiungono i campi per la raccolta di angurie. A finire in manette è stato un tunisino senza permesso di soggiorno in Italia, Bilel Wannes, che ora deve rispondere di lesioni personali dolose aggravate e detenzione e porto illegale di arma bianca. L’uomo, 28enne, armato di una grossa forbice, avrebbe colpito ripetutamente un cittadino ghanese, Cristopher Asoma, 19enne, di fatto residente a Sciacca, in provincia di Agrigento, ma in questi giorni presente nel Salento, e in regola con il permesso di soggiorno.

A seguito delle prime indagini, sarebbe emerso come la vittima dell’aggressione, tre giorni addietro, avrebbe a sua volta derubato Wannes dei suoi risparmi. Il fatto avrebbe portato il tunisino a covare vendetta, e non potendo neanche rivolgersi alle forze dell’ordine, ovviamente, essendo un clandestino, ha pensato di fare tutto da sé. Nella notte avrebbe così raggiunto il cittadino ghanese presso i campi nella periferia di Nardò, dove stava dormendo, e armato di forbice lo avrebbe colpito diverse volte. Il 19enne, trasportato presso l’ospedale locale, è stato giudicato guaribile in 10 giorni per ferite lacerocontuse. Immediatamente sono scattate state le ricerche dei militari della compagnia di Gallipoli, che hanno permesso di rintracciare tempetstivamente Wannes ed arrestarlo.

da LeccePrima

ROMA: MONTAGUTI, AL POLICLINICO UMBERTO I POTERI FORTI COME MASSONERIA

"Tutti mi dicono che parlo sempre di complotti, ma al policlinico Umberto I ci sono poteri forti come la massoneria. Si tratta di un potere molto presente". E' l'attacco di Ubaldo Montaguti, direttore generale dello storico ospedale romano, a margine dell'audizione in Senato in Commissione d'inchiesta sul Ssn, in cui si e' parlato di sicurezza della struttura e dei feti ritrovati nei mesi scorsi in alcuni sotterranei dell'Umberto I.

Secondo Montaguti, "la massoneria e' ben presente all'Umberto I. E' ora che in Italia si parli di questi poteri, anche se non sto dicendo cose che nessuno conosce". Secondo Montaguti, i poteri forti della massoneria sono presenti anche nel corpo medico. Di fronte a questa situazione il manager si sente accerchiato, stretto in un complotto. "C'e' una parte dell'Umberto I che non vuole cambiare - aggiunge, rincarando la dose - e degli oltre mille medici che lavorano al policlinico almeno 300, secondo me, non dovrebbero stare nemmeno all'ospedale di Rocca Priora - conclude - perche' non fanno ricerca, non fanno didattica, non fanno assistenza".

da Indymedia

Mondiali Ultras Antirazzisti a Casalecchio (Bo)

Mondiali Antirazzisti

Programma 2009

Ecco l'attuale programma dei Mondiali 2009. La pagina sará aggiornata appena verranno confermati altri concerti o eventi.

Mercoledì 8 Luglio 2009
Apertura ufficiale del campeggio
I bar e i ristoranti saranno in funzione tutto il giorno.
· 18.00 – apertura della Piazza Antirazzista
· 21.00 – concerti: Gli Avvoltoi (IT), Klasse Kriminale (IT) and DJ

Giovedì 9 Luglio 2009
· 15.00 – stretta di mano di tutte le squadre sui campi
· 16.00 - 19.00 – torneo di calcetto
(eliminatorie: partite da 2x10 minuti, 1 partita per ogni squadra)
· 21.00 – concerti: Rockett Queens (F), Elijah + Dubby Conquerors (CH), Bambix (NL) e DJ

Venerdì 10 Luglio 2009
NO TORNEO DI CALCETTO - Pensando a L'Aquila
· 10.00 - 19.00 – Cricket, Rugby, Torneo di calcetto feminile
· 21.00 – corteo e spettacolo itinerante
· 23.30 – concerti: Obrint Pas (Catalonia) e DJ

Sabato 11 Luglio 2009
· 10.00 - 19.00 – torneo
(eliminatorie: partite da 2x10 minuti, 3 partite per ogni squadra)
· 10.00 - 18.00 – Tornei di Basket- e Volleyball
· 22.00 – concerti: Scream Club (USA), Firewater (International) e DJ

Domenica 12 Luglio 2009
· 10.00 - 13.00 – torneo
(eliminatorie: partite da 2x10 minuti, 1 partita per ogni squadra)·
14.30 - 17.00 – torneo (fase finale, solo a rigori!)
· 17.30 – finale del torneo
· 17.45 – premiazione e consegna coppe

Sono previsti anche quest'anno il Torneo di Basket Antirazzista (6° edizione) e il Torneo di Pallavolo Antirazzista (4° edizione), presto le informazioni su come iscriversi.
Partecipate! I Mondiali si giocano per combattere il razzismo! Verranno assegnati tre punti extra per il torneo di calcetto a tutte le squadre che portano alla nostra Piazza Antirazzista un manifesto (possibilmente bilingue) che documenti il carattere e le attività della propria squadra.
Troverete nella Piazza Antirazzista anche mostre, proiezioni video e film, dibattiti.

Quando arrivate a Casalecchio prendete l'opuscolo dei Mondiali 2009 con le informazioni importanti, il programma definitivo e tutti gli orari delle partite. Lo troverete da mercoledì sera presso tutte le casse e reception.

info:www.mondialiantirazzisti.it

Morto un giornalista russo aggredito per i suoi articoli

E’ un caso su cui davvero il presidente Dmitrij Medvedev dovrebbe promuovere una seria inchiesta, se vuole avere un minimo di credibilità nel suo desiderio di far diventare la Russia un paese “normale”: Vyacheslav Yaroshenko, direttore del giornale “Korruptsija i Kriminal“, è morto ieri nella città di Rostov sul Don (Russia meridionale) per i postumi delle ferite infertegli due mesi fa da sconosciuti che lo aggredirono sotto casa.

Ma lo scandalo non si ferma al delitto, per quanto orribile: investe anche la polizia locale, che a tutt’oggi rifiuta di far aprire un’inchiesta, e le autorità sanitarie locali, che hanno costretto Yaroshenko a lasciare l’ospedale dov’era ricoverato, nonostante le sue condizioni fossero gravissime. In pratica un omicidio cui hanno partecipato attivamente non solo il killer e i suoi mandanti ma anche importanti autorità cittadine. Un omicidio politico: è infatti del tutto evidente che a provocare l’aggressione (e l’abbandono della vittima al suo destino e alla morte) è stata l’attività giornalistica di Yaroshenko, il cui giornale denunciava sistematicamente gli episodi di corruzione e malaffare a livello delle amministrazioni locali nella regione di Rostov. Tanto che anche il “vice” di Yaroshenko, Sergej Sleptsov, è stato per due volte vittima di serie aggressioni nei mesi precedenti.

Colpisce in modo particolare l’atteggiamento delle autorità sanitarie e della polizia cittadina. Yaroshenko era stato aggredito sotto casa il 29 aprile, da sconosciuti che lo avevano ferocemente colpito alla testa con una sbarra di ferro; nella notte successiva, in ospedale, era stato sottoposto a un lungo e delicato intervento chirurgico, dal quale era uscito in coma – e in coma era poi rimasto per parecchi giorni. Dopo un mese, nonostante le condizioni del giornalista fossero sempre piuttosto serie, l’ospedale lo dimise, spedendolo a casa; pochi giorni dopo Yaroshenko doveva però essere nuovamente ricoverato, in rianimazione e in condizioni gravissime, rimaste poi tali fino alla morte. Fin dall’inizio, peraltro, la polizia aveva rifiutato di aprire un’inchiesta per lesioni, sostenendo che il giornalista aveva subito il trauma cranico per via di “un urto casuale”, non si sa bene in che modo.

L’opinione pubblica occidentale segue con giusto interesse gli sviluppi del “caso Politkovskaja”, un delitto eccellente su cui il sistema inquirente e giudiziario russo ha finora mostrato i suoi gravi limiti (ma dove pur si intravede qualche piccolo sforzo, dall’alto, per cambiare le cose): ben minore è l’interesse mostrato per casi come quello di Vyacheslav Yaroshenko, purtroppo assai frequenti, dove l’impunità per chi uccide le persone “scomode” non è soltanto un dato di fatto ma quasi un’asserzione esplicita da parte di chi dovrebbe tutelare la vita e la sicurezza dei cittadini. Finché dal Cremlino non arriverà una chiara risposta, una seria presa in carico di questa situazione terribile, sarà impossibile considerare la Russia un paese dominato dalla legge e non dall’arbitrio dei potenti.

da Indymedia

TREGEDIA ANNUNCIATA - POCHI GIORNI PRIMA ANCHE A PRATO STAVA PER ACCADERE QUALCOSA DI SIMILE

Avevano già segnalato molte volte i rischi connessi al cattivo funzionamento dei carrelli. L’assemblea nazionale dei ferrovieri esprime profondo cordoglio per le vittime e invita le autorità a non sottovalutare le segnalazioni di pericolo. Dure le critiche alla dirigenza delle Ferrovie dello Stato.

In una nota i ferrovieri fanno sapere che "il trasporto ferroviario è un servizio complesso in cui anche il più piccolo incidente o guasto, può determinare immani tragedie e come tale va analizzato e preso, sempre, nella massima considerazione. Rinnoviamo la più ferma critica al gruppo dirigente delle Ferrovie che ha dirottato risorse e tecnologia sul servizio ’luccicante’ dell’ alta velocità lasciando che il resto del servizio ferroviario, in particolare merci e pendolari, deperisse sia in termini di qualità che di sicurezza".

I delegati dell’RSI aggiungono che "La rottura di un asse di un carrello del vagone merci è un incidente tipico che non è stato mai tenuto nella giusta considerazione nonostante l’elevatissimo rischio connesso. Esso si è ripetuto innumerevoli volte, sempre fortunatamente con conseguenze meno gravi, da ultimo nei giorni scorsi sempre in Toscana, a Pisa S.Rossore ed a Prato".

Le vittime al momento sono 13, i dipersi 4 e i feriti gravi 30.
Sono cifre della protezione civile alle quali non credo molto.

Si deve sempre aspettare la tragedia prima di intervenire. Parlano tanto di sicurezza ma molto probabilmente si riferiscono alla loro.
Sembrano intoccabili e invincibili. Terremoti, disastri aerei o feroviari, incidenti stradali, alluvioni, smottamenti, rapine, sparatorie, ecc. ecc. ecc., e loro sempre li a dirigere e a orchestrare. Se c'e' un Altissimo e ora che si svegli e che faccia un pò di pulizia. Basta con le vittime civili, basta con queste morti innocenti.
Vergognatevi un pò, potenti di turno, prima di aprire bocca.

Comincia il ritiro delle truppe statunitensi dall’Iraq

Sei anni e tre mesi dopo l’invasione del marzo del 2003, l’esercito statunitense si ritira dalle città irachene, dopo aver formalmente consegnato alle forze locali il compito di garantire la sicurezza. Molti iracheni stanno festeggiando per le strade e in tutto il paese è stato proclamato un giorno di festa.

Ma l’evento provoca anche paura e incertezza in gran parte della popolazione, che teme che i ribelli possano approfittare del ritiro dei militari e aumentare i loro attacchi per destabilizzare le forze di sicurezza locali. L’Iraq rimane un posto pericoloso per le 130mila unità statunitensi ancora stanziate sul territorio, che restano il target principale dei gruppi estremisti. -The Washington Post, Stati Uniti

da Internazionale

Se 150 anni sembrano troppi

Centocinquant’anni di prigione. Questa la pena inflitta al finanziere Bernard L. Madoff, responsabile di una delle più grandi e durature truffe di ogni tempo, mentre le indagini sulle dimensioni della sua frode continuano.

“Prima di pronunciare la sentenza”, racconta il New York Times, “il giudice Chin ha ammesso che qualsiasi sentenza superiore ai dodici anni sarebbe stata solo simbolica, visto che Madoff ha un’aspettativa di vita di circa tredici anni . Ma il valore simbolico è importante per tre ragioni, ha aggiunto: per punire Madoff, per fare da deterrente e per dare giustizia ai torti subiti dalle vittime”.

Daniel Engber su Slate spiega perché il sistema giudiziario americano prevede la possibilità di comminare pene come questa. Le ragioni sono tre, oltre al tentativo di aggirare la possibilità di recuperare la libertà per buona condotta. “Primo: in caso di molte vittime, ognuna di loro potrebbe trovare sollievo se il criminale riceve una punizione specifica per ogni reato commesso. Secondo: il procuratore potrebbe chiedere pene multiple per evitare cambiamenti significativi se qualcuna di esse dovesse essere ribaltata in appello. Terzo: la corte impone le pene più pesanti per enfatizzare la gravità del crimine commesso”.

da Internazionale

E se andasse lo staff del sindaco a pulire le spiagge?

All'inizio della stagione turistica la giunta comunale di Nardò per reperire risorse decide di ridurre drasticamente le spese per la pulizia delle spiagge e per il verde pubblico. La scelta appare del tutto priva di logica in quanto non solo danneggia la qualità della vita dei cittadini di Nardò ma,offuscando l'immagine del nostro paese e delle nostre coste rischia di compromettere la già difficile stagione turistica.
Se un taglio alle spese si ritiene necessario, perché non diminuire le esorbitanti spese dello staff del sindaco il cui ammontare sembra più adatto ad una metropoli che ad una cittadina come Nardò? A meno che non si pensi che possa essere lo staff del sindaco ad assumersi il compito di pulire le spiagge e curare il verde della città.

firmiamo questa petizione per esprimere al sindaco e alla giunta comunale la nostra assoluta contrarietà alla riduzione delle già scarse risorse destinate a quei servizi che rendono Nardò e le sue marine più belle e più vivibili per i nostri cittadini e per i tanti turisti che in questi mesi visitano la nostra terra.

P.S per firmare basta cliccare sul banner nella sidebar a destra

Primo incontro con il padre comboniano Massimo Ramundo

Domani, 1 Luglio, alle ore 19,30 nel salone della Parrocchia delle Cenate di Nardò si terrà il primo di una serie di incontri organizzati dal gruppo di impegno politico-culturale "Costruire Insieme". Parteciperà... il padre comboniano Massimo Ramundo che parlerà della sua esperienza missionaria in Amazzonia.

Siete tutti invitati a partecipare.

Il centrodestra ora dia risposte chiare al Salento

Se i presunti 136 milioni di euro deliberati e sbandierati dal Ministro agli Affari Regionali Raffaele Fitto ci sono, allora non si perda ulteriore tempo.
Sollecita così Loredana Capone, portavoce del gruppo di opposizione alla Provincia di Lecce, e incalza: “E’ necessario fare chiarezza sulla questione e dotare, quanto prima, il territorio di una infrastruttura di vitale importanza come la... statale 275 Maglie-Santa Maria di Leuca, al centro di una lunga querelle politica. Come già sostenuto durante tutta la campagna elettorale l’attesa è durata fin troppo tempo. Ora bisogna passare ai fatti concreti.”
Nessuna menzione infatti sulla 275 compare sulla delibera del 6 Marzo scorso, né viene ora citato lo stanziamento specifico negli atti emersi dalla riunione del Cipe del 26 Giugno scorso come pubblicati sul sito dello stesso Cipe. L’unica verità è che da mesi si parla di uno stanziamento ancora indefinito e di un progetto non ancora approvato. Restano quindi troppi dubbi ancora da sciogliere! Che mi auguro presto siano risolti. Ma è necessario aprire il cantiere e consegnare al nostro territorio una strada più sicura e nel pieno rispetto dell’ambiente”.