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sabato 16 maggio 2009

Maurizio Maccagnano -Sinistra per il Salento- Galatone





Maurizio MACCAGNANO Candidato Consigliere alla Provincia di Lecce per la Lista “Sinistra per il Salento”


Sinistra, finalmente!

Mi sono chiesto perché candidarmi vedendo in giro i grandi manifesti elettorali dei candidati udc, pdl e non solo, con i faccioni alla berlusca e alla grande fratello che dominano, controllano e hanno messo le mani, già da tempo, sulla città di Galatone e ci guardano dall’alto.
Non sono un imprenditore che può promettere posti di lavoro, prendere soldi dallo stato e poi mandare lettere di licenziamento o cassa integrazione; non sono ricco, anzi.
Posso osare a propormi al cospetto di tanti notabili locali che imperversano nel mercato della politica, che imitano le gesta dei loro capi nazionali stracciando i diritti internazionali contro i poveri migranti che scappano dalle guerre e dalle persecuzioni?

Pezzi da novanta che hanno soldi e potere, che possono prendersi il lusso, soprattutto ai ragazzi, di scambiare il voto in cambio di 50 o 100 euro.

Posso contrastare questo malaffare e dire che centinaia di migliaia di euro si trovano per essere eletti consiglieri prov.li e invece per salvare le famiglie dal disastro della crisi economica, dai licenziamenti non si possono trovare?

Faccio parte di quegli impiegati pubblici additati come “fannulloni” da quel ministro fellone che negli ultimi decenni non ha fatto altro che speculare comprando case e scroccare stipendi ed emolumenti dallo stato italiano e cioè da noi tutti.

Candidarmi per denunciare che le destre, anche se divise, sembrano ormai autoritarie e predominanti? Ma se Galatone è ben governata:
ma quale Galatone sporca, strade dissestate, inesistenza del verde pubblico, ma quale poliambulatorio chiuso da un anno e mezzo, anziani in difficoltà a recarsi a Nardò per effettuare prestazioni sanitarie, fogne maleodoranti, spartizione di appalti e subappalti. Ma non ha capito la sinistra che qua va tutto bene.

Mi permetto di candidarmi
perché intanto in questa società vige ancora la democrazia e non le oscenità e le volgarità di una classe dirigente al governo.
C’è una Carta Costituzionale Repubblicana fondata sul lavoro, nata dalla resistenza anti-fascista di quegli uomini come Gramsci, Pertini ed altri democratici che non ha bisogno di legittimità da parte di nessuno

Mi do facoltà di candidarmi perché è proprio in questi momenti di profonda crisi economica e sociale, di pochezza politica e culturale, di scarso valore civile, di tradimento e inganno da parte delle classi dominanti, di grave violazione della libertà e della democrazia che abbiamo l’obbligo noi di sinistra di partecipare a queste competizioni, proprio per non lasciare in mano ai barbari il controllo della cosa pubblica.

Mi do libertà di candidarmi, pur non avendo grandi mezzi a disposizione, perché la sinistra ha bisogno di riannodare la memoria storica, il filo spezzato della storia del Movimento Operaio per dare senso, peso, spessore e valore alla storia della nostra gente che ha lottato e resistito per questa democrazia per i diritti politici e sindacali e per questa libertà.

A QUESTO POTERE ARROGANTE IL SOLO PROVARCI E’ GIA’ SFIDARLO

TRENTO: AGGRESSIONE FASCISTA ALLA PRIMA SERATA DI UNIVERSINVERSI

Venerdì 15 maggio 2009 si è tenuta la prima serata di Universinversi.

Alle 23.15, non appena conclusi gli eventi in programma, tre ragazzi sono passati davanti all`ingresso, ormai chiuso, del luogo dove si era svolto lo spettacolo, gridando: 'Sono fascista'. Girato l`angolo tra via Rosmini e via Verdi, sono stati raggiunti da un altro gruppo di 10-15 uomini, in cordone e tutti armati di mazza. Il gruppo si è diretto verso il luogo di Universinversi, simulando una carica ed arrivando fino al cancello della facoltà di Economia.

A fronte del fatto che non ci siamo allontanate/i dallo spazio antistante il Centro Polifunzionale e non abbiamo reagito alle provocazioni, il gruppo di fascisti se n'è andato.

Le forze dell'ordine, chiamate telefonicamente, non si sono presentate.

Denunciamo una continua escalation di aggressività e violenza nella città di Trento nei confronti di soggettività non conformi. Dobbiamo aspettare le teste fracassate di tutte/i noi affinchè questa città reagisca?
Questi fanno volantinaggio finchè c'è luce, sotto lo sguardo premuroso della polizia, e poi prendono le mazze quando viene notte.

Noi andiamo avanti, in direzioni ostinate e contrarie