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lunedì 3 agosto 2009

I SOMMERSI E I SALVATI - 1° PARTE

21 Marzo 2009, nasce a Nardò il Movimento per la Sinistra.
Dopo una moltitudine di riunioni, finalmente, si viene a costituire una struttura di sinistra senza gerarchie, finanziamenti (nazionali) e simboli (una piccola stella a testimonianza dell’anima ROSSA del Movimento).
Durante la costituzione del nuovo soggetto politico, già da gennaio, da parte di alcuni componenti, si è sentita l’esigenza di attivare delle proposte che portassero i poveri braccianti stagionali a vivere in delle condizioni che si allontanassero da quelle degli animali. Questi lavoratori affollano le nostre campagne, miseramente abbandonante dai neretini, nella ricerca di un salario capace di sfamare loro e alle volte anche le loro famiglie rimaste in patria.
La maledettissima campagna elettorale non ha permesso di attuare le nostre idee arrivando ad affrontare, quindi, una situazione di vera e propria emergenza.
Nardò, che nelle sue campagne di propaganda turistica si vanta di essere una città dedita all’accoglienza, in questo caso possiamo affermare che ha fatto ben poco.
Non esiste una struttura che possa garantire ospitalità e servizi, fatta eccezione di quella sita nei pressi della zona industriale di Nardò, la Masseria Boncuri gestita dai ragazzi dell’associazione Finis Terrae, nella quale possono trovare ospitalità solo 50 dei 500 braccianti stagionali.
La voglia di venire incontro alle necessità dei lavoratori stagionali da parte degli appartenenti al Movimento era tanta ma ad un certo punto le forze messe in campo erano davvero esigue. Chi per problemi di lavoro, chi per problemi personali e chi per motivi di studio non ha potuto dare quell’apporto che ci si aspettava.
Nonostante tutto ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo continuato a lavorare in attesa di tempi migliori.
Sono iniziati i primi incontri per verificare la situazione reale in cui versano i lavoratori stagionali.
Giuseppe Arrivo, uno dei ragazzi dell’associazione Finis Terrae e responsabile del dormitorio Masseria Boncuri, ci ha descritto quella che è la situazione all’interno della struttura e la capienza della stessa. Ci ha fatto notare come gli animi si surriscaldino facilmente (per questioni lavorative ed etniche) e si è definito un operatore sociale mercenario sostenendo che “l’importante è essere pagati”.
Maria Dolores Fonte, responsabile del Tribunale dei Diritti del Malato a Nardò, ci ha aperto gli occhi, descrivendoci la situazione paradossale, che fin a quel momento ignoravamo, venutasi a creare nell’accampamento di fortuna situato nelle vicinanze della masseria; condizione a dir poco da terzo mondo in una società del terzo millennio tecnologicamente avanzata. Il 29 giugno 2009 il TDM (tribunale dei diritti del malato) inoltra una richiesta alla Direzione Generale ASL Lecce, al Dirigente Sanitario Distretto di Nardò, al Dirigente Sanitario del Presidio Ospedaliero Copertino-Nardò e all’U.O. URP Direzione Generale per sollecitare il rispetto delle normative regionali, recitando così: “Egr.Signori, la presente per segnalarVi che si è riaperta l’annuale campagna di raccolta di pomodori e prodotti agricoli con la conseguente affluenza di lavoratori stranieri comunitari ed extracomunitari nel territorio della ASL Le. Riteniamo pertanto necessaria una verifica dell’effettivo adeguamento della rete sanitaria e quindi dei diversi servizi sanitari alle Linee guida della Regione Puglia del 7 ott 2008, Prot. n 24/4185. Alla Direzione dell’Azienda Sanitaria spetta il compito di definire con chiarezza tutti i passaggi relativi al percorso assistenziale dell’immigrato, che sia egli in regola o no con le norme sul soggiorno. In particolare riteniamo essenziale che si possa garantire un accesso lineare e tempestivo a quei lavoratori stagionali non in regola, che dovessero aver bisogno di cure……………………”. La legge della Regione Puglia prevede l’ accesso gratuito ai servizi sanitari e quindi il codice di esenzione per la richiesta di farmaci e di diagnosi sia per extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno che per i rifugiati politici e richiedenti asilo. Vi è un ulteriore circolare dell'assessore T. Fiore che esorta i medici ad utilizzare il codice X.01 per l'esenzione di prestazioni specialistiche nel caso il paziente sia un Extracomunitrio non in regola (STP) oppure goda dello status di rifugiato politico o con protezione umanitaria.
Inoltre siamo venuti a conoscenza di un tavolo organizzato in provincia nel quale erano seduti oltre ad esponenti delle forze dell’ordine anche il TDM, l’Ass. Finis Terrae, Ass. ai servizi sociali Carlo Falangone e gli imprenditori agricoli di Nardò cioè i signori Latino, Mandolfo e Leopizzi (non ricordo se ce ne fossero altri), i quali oltre ad aver descritto una situazione paradisiaca, hanno fatto una richiesta alquanto azzardata cioè quella di non aver controlli nei campi da parte degli organi di polizia, suscitando così l’ira del comandante provinciale dei carabinieri Poveruomo.

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