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martedì 29 settembre 2009

Le navi dei veleni e il mistero della Zanoobia

Hanno un nome le aziende (italiane, europee e statunitensi) che si
servirono della rete di navi mercatili destinate allo smaltimento
illegale dei rifiuti tossici. Nell'edizione di domani il manifesto
ricostruisce l'elenco dei produttori di scorie trovate sulla nave
Zanoobia, sbarcata a Genova nel maggio del 1988 dopo un anno e mezzo
di rotte tra medio oriente e america latina, alla ricerca di un luogo
da usare per smaltire i veleni. Si tratta del gotha dell'industria
chimica europea e statunitense, con nomi conosciuti. Le rotte delle
navi dei veleni non sono state dunque utilizzate da piccole fabbriche
più o meno clandestine, ma costituivano un vero e proprio sistema -
che necessariamente godeva di coperture istituzionali - per lo
smaltimento illegale dei rifiuti industriali più pericolosi.
La storia della Zanoobia è poi significativa anche per l'opacità
dell'intervento dello stato. Ancora oggi, infatti, non è possibile
capire dove siano stati smaltiti i 10.500 fusti arrivati a Genova nel
1988. La protezione civile - incaricata all'epoca dell'emergenza -,
interpellata da il manifesto, non è stata in grado di fornire la
destinazione finale (ovvero le discariche o gli impianti di
smaltimento) delle scorie. Il carico della Zanoobia, dunque, è un
mistero che dura ancora oggi.

da Il Manifesto

1 commento:

  1. e' sempre la stessa musica i politici parlano parlano ma poi sono i primi a mangiare su queste cose e se ne freghenano della vita degli altri che la gente muore per queste porcherie....dicono che faranno luce chiarezza ecc...ma quando mai! sai quanto se ne fregano anche perchè i primi a volere e ad oganizzare questo sono prprio loro e poi i faccendiri e la mafia, lo sanno bene dove sono finiti tutte queste porcherie di tutte le navi ma sccome devono teners cara la poltrona sotto il c....e non fare scandalo allora fanno cosi la verità non verrà mai fuori simo noi le vittime dei tutto questo alla fine neanche fra cento anni uscirà la verità.....e a noi va sempre in quel posto!!! Ma chi ci tutela, chi ci rispetta e soprattutto dov'è lo stato quello vero però, non quello fato da persone squallide ipocrite viscide come questo, questo non è stato ma peggio di una fogna a cielo aperto peggio del carico delle navi dei veleni......se morisro loro e i loro carie parenti perqueste cose come succede ogni giorno in Calabria vediamo cosa succede poi...uno Stato che dice di collaborare incentiva i mafiosi a pentirsi a collaborare e poi neanche li crede quando fanno dichiarazioni reaiu fondate e per il bene di tutti noi è ridicolo che Stato è questo, per non parlare di quella specie di essere umano che è peggio di un alieno anzi loro si possono fare i ministri al posto suo, della Prestigiacomo e di quello che ha fatto con la nave di cetraro insieme a quell'altro idiota di Grasso se vi dico pure questa è la fine lasciamo perdere va.....

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