HOME       BLOG    VIDEO    EVENTI    GLI INVISIBILI    MUSICA    LIBRI    POLITICA LOCALE    POST PIU' COMMENTATI

lunedì 10 gennaio 2011

NARDO’ : LA LIBERTA’ DI ARRENDERSI


Il sole alto sfiora quella Piazza ,
e il viso rude di quel contadino e Salandra e le promesse ;
un tuffo al core e la libertà della “ malarazza “
di arrendersi all’ ignavia e non movere le mosse .


Nella mia Piazza volano le mosche :
la gente dorme e parla col suo solipsismo , e intanto si preparano le cosche che sul sonno degli altri fondan quel capitalismo .


Qualcuno pensa : come si mette mano all’ emergenza
di un paese malato di cotanta indifferenza ?


Di certo il passo non trova cambiamento
se si delega ai “ Signori e ai Feudatari “
di appaltare qualche risanamento ;
che chi ha , ti offre le promesse e poi i danari
ma muore lo spirito del popolo con sto reclutamento !

Per popolo s ‘ intende chi ha l’ amore
per sé , per il figlio, per i poveri e per il dottore ,
chi vede dentro all ‘ altro la premura
di chiedersi i perché della sventura .

Tutto serve alla riscossa :
c ‘ è chi offre la cultura e chi sente la paura ,
ma senza la giustizia e l ‘ alba rossa
è inutile cercar di un popolo la cura .

Chi gode di una vita privilegiata
è perché sfrutta la dignità della persona ,
dileggia scientemente la polis angariata ,
e invece delle spine pei “ Signori “ è pronta la corona .

Perché non detestare l ‘ ordine sociale ,
perché non lamentare il peso di catene .
Soffrire a non vivere equivale :
star stretti e sopportare sta vita dentro lo Stivale .

Eppure chi può vantare antichità , terre e mare ?
Quanti , se pronti a riformare il benessere morale ,
turisti e cittadini potrebbero cibare ?

La mia Piazza è ancora vuota
riflette su se stessa e la sua gloria ,
è morta fuori e dentro vive la sua ruota
e se ci credi fortemente cambia la sua storia .


Angelo Cleopazzo

1 commento: