HOME       BLOG    VIDEO    EVENTI    GLI INVISIBILI    MUSICA    LIBRI    POLITICA LOCALE    POST PIU' COMMENTATI

domenica 19 luglio 2009

Oggi l'anniversario della strage di via D'Amelio

da www.pieroricca.org


“Una domanda che non si può eludere è questa: possiamo edificare un futuro credibile per il nostro Paese senza fare i conti con le verità negate sulle stragi mafiose che stanno alla base sia della Prima Repubblica (Portella della Ginestra), sia della Seconda Repubblica (biennio stragista 92-93)?

Personalmente non credo molto alle verità emergenti dalle commissioni parlamentari. Tuttavia è un dato di fatto inquietante che mai si è pensato di costituire una commissione parlamentare con il compito di indagare sul biennio stragista e sulla “trattativa”. Io non credo che si possa costruire
una Repubblica dalle fondamenta solide se non si fa chiarezza sul sangue delle stragi del 92-93 e sulla trattativa fra Cosa nostra e settori dello Stato.


Mi si domanda con quale stato d’animo, da uomo dello Stato, io viva questo impegno di magistrato antimafia, se una parte dello Stato è collusa con la mafia. E rispondo: io credo che si possa operare anche dentro uno Stato che ha tali connivenze e timidezze nei confronti della mafia, innanzitutto con un senso di consapevolezza di fondo che la questione del confronto fra mafia e antimafia non è uno scontro fra Stato e anti-Stato. L’impostazione di rappresentare la mafia come qualcosa di estraneo allo Stato, nella logica del rapporto fra guardia e ladri, è vecchia e fuorviante. Non essere lucidamente consapevoli che la mafia ha forte capacità di infiltrazione nello Stato espone al rischio di fallimenti. Noi però dobbiamo guardare anche fuori dallo Stato, alle componenti sane della società che sono ugualmente fondamentali, certo in una prospettiva di non breve scadenza, per la costruzione di qualcosa di nuovo.

Occorre ritrovare la volontà collettiva di fare verità e giustizia, a cominciare dalle stragi di mafia, perché senza questa volontà collettiva, come dimostra la storia dell’antimafia, neanche la magistratura riesce a scoprire la verità. Tutti i momenti nei quali si sono raggiunti dei risultati sul piano giudiziario sono stati momenti di conquista collettiva, il frutto di un ampio movimento di opinione, di pressione. Senza volontà collettiva non c’è verità e giustizia; senza verità e giustizia siamo di fronte a una società che non ha futuro”.

Nessun commento:

Posta un commento