Il ritorno del nucleare in Italia, l'arrivo della class action, la liberalizzazione delle ferrovie: sono questi i punti qualificanti del disegno di legge sullo sviluppo (leggi l'abc dettagliato), uno dei collegati alla finanziaria, che è stato definitivamente approvato dal Senato con 154 voti a favore, un solo voto contrario e un solo astenuto. Ha votato a favore anche l'Udc mentre Pd e Idv hanno annunciato il no, scegliendo però di abbandonare l'Aula al momento del voto nel tentativo di far mancare il numero legale viste le assenze nei banchi della maggioranza. Ecco le misure principali di un ddl che ha avuto un iter tormentato: approvato dalla Camera il 4 novembre 2008, modificato dal Senato il 14 maggio, nuovamente modificato dalla Camera il primo luglio e ora approvato senza modifiche dal Senato.
Ritorno al Nucleare
Il governo potrà pilotare l'Italia nel ritorno al nucleare. Avrà sei mesi di tempo per localizzare i siti degli impianti, potrà definire i criteri per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi, dovrà individuare le misure compensative per le popolazioni che saranno interessate dalle nuove strutture. Per la costruzione di centrali, è noto, saranno necessari anni, ma l'iter sarà velocizzato. Viene poi creata una agenzia per la sicurezza del nucleare.
Class action più morbida
È stata modificata la normativa sulla class action che però esclude la possibilità di avviare cause collettive da parte dei cittadini coinvolti nei crac finanziari del passato. L'entrata in vigore della class action, anche se in questo provvedimento è prevista al primo luglio, è stata posticipata, con l'ultimo decreto 'anti-crisì, al primo gennaio 2010.
Con la Robin Tax arrivano i finanziamenti all'editoria
Ripristinati i fondi per il periodo 2009-2010. Vale 140 milioni e viene finanziato con un aumento della Robin tax: sale dal 5,5 al 6,5% l'Ires sulle grandi aziende petrolifere.
Distribuzione del gas, salta il tetto antitrust
Salta il tetto che prorogava al 2015 il tetto antitrust per la distribuzione del gas, con un impatto soprattutto per l'Eni che è il maggiore tra i distributori in Italia. Rimane l'attuale tetto del 61% fino a tutto il 2010. Il provvedimento, comunque, delega il governo a modificare entro un anno la normativa sui tetti distributivi del gas.
Liberalizzazione delle ferrovie
Il rilascio della licenza per il servizio ferroviario di trasporto di passeggeri potrà avvenire «esclusivamente nei confronti di imprese aventi sede legale in Italia o, qualora siano controllate, da imprese aventi sede all'estero nei limiti dei medesimi principi di reciprocità previsti per il rilascio dell'autorizzazione».
Rivalutazione contabile
Le società che non adottano ancora i principi contabili internazionali (IAS) potranno rivalutare alcuni titoli - ad esempio azioni - detenuti in modo non permanente, senza dover inviare la prevista relazione al collegio sindacale, così come previsto dai criteri fissati dalla Consob.
Sconti sui carburanti nelle regioni petrolifere
In arrivo sconti sulla benzina per le regioni che ospitano impianti di estrazione di gas e petrolio. Arriva poi l'obbligo, per gli impianti di carburante che servono gli autotrasportatori, di comunicare i prezzi al ministero dello Sviluppo con l'obiettivo di fare una mappa on line e favorire la concorrenza.
Aeroporti, liberalizzazione dei servizi di terra
Il grado di liberalizzazione dei servizi di terra degli aeroporti sarà verificato con cadenza semestrale da parte del ministro delle Infrastrutture che dovrà presentare una relazione in Parlamento.
Assicurazioni, al via le polizze poliennali
Arrivano le polizze poliennali: garantiranno un qualche sconto agli automobilisti ma lo vincoleranno con un contratto ad essere assicurati per 5 anni con la stessa compagnia.
Contraffazione, multe più severe
Inasprite multe e pene che possono arrivare fino a 6 anni di carcere e 50.000 euro per le contraffazioni di tipo «sistematico».
Burocrazia delle imprese
È stata introdotta l'estensione alle reti di imprese delle agevolazioni già previste per i distretti industriali.
Risparmio energetico
Accolti due emendamenti del Pd che escludono dal mercato, gradualmente, gli elettrodomestici inferiore alla classe A e le lampadine ad incandescenza«.
da Il Sole24Ore
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