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venerdì 23 luglio 2010

INTERCETTAZIONI, CALABRO': SENZA LIBERTA' D'INFORMAZIONE SIAMO SUDDITI, NON

19 lug. - ''Senza liberta' di informazione, non siamo cittadini ma siamo
sudditi'': lo sottolinea Corrado Calabro', presidente dell'Autorita' per le
garanzie nelle comunicazioni, ospite del Premio Tropea nelle vesti di poeta.
Appellandosi all'articolo 21 della Costituzione, ai principi fondanti
dell'Unione Europea e al Trattato di Lisbona, Calabro' torna sul dibattito di
questi giorni sul ddl intercettazioni e parla anche dell'''esigenza di tutelare
la dignita' e la riservatezza'' come diritto contrapposto a quello di informare
e di essere informati, che pero' non deve mai consentire ''di oscurare la
mente''.
E cita ''il pluralismo come valore prezioso, costituzionalmente garantito'',
che rappresenta un antidoto per tutelare ''dalla possibile prevaricazione di
certa stampa e dal rischio di appiattimento su un pensiero unico''.Intanto la quarta edizione del Premio Tropea, gia' vinto da Roberto Saviano,
Gianrico Carofiglio e Carmine Abate, si chiudera' stasera. La terna dei
finalisti e' composta quest'anno dal giornalista Gad Lerner, autore
dell'autobiografico 'Scintille' (Feltrinelli), dalla giallista spagnola Alicia
Gimenez-Bartlett, in gara con 'Il silenzio dei chiostri' (Sellerio, lo stesso
editore di Andrea Camilleri) e dal trentenne Mattia Signorini, che partecipa
con 'La sinfonia del tempo breve' (Salani). Alicia Gimenez-Bartlett lancia un
sasso: ''La stampa ha veramente troppo potere''. Le fa eco Lerner: ''Questo e'
sicuramente un problema serio ma non lo adopererei come argomento per limitare
la liberta' di espressione.
Il giornalista, che ha da poco rinnovato per due anni il contratto con La7,
l'emittente su cui conduce 'L'Infedele', e' critico verso la tv italiana: ''A
Gerusalemme - racconta - ho incontrato un tizio dell'antiterrorismo che mi ha
detto 'vediamo Raiuno e Canale 5. Siete la tv delle ragazzine'. A mio avviso il
problema e', piu' che altro, che non esistono altri modelli femminili. Lo trovo
anacronistico - aggiunge - ma corrisponde ad un immaginario politico misto
arrapato-clericale''.
Quello della donna ancora marginalizzata dei centri di potere e' un tema su
cui Lerner torna quando gli viene chiesto di esprimersi sulla regione che
ospita il Premio Tropea. ''La Calabria, fatta da due milioni di abitanti, di
cui almeno uno di donne, non e' stata capace di inserirne una nel governo della
regione. La Calabria si autoflagella da sempre considerandosi una terra
arretrata, indietro di 70 anni rispetto al resto del Paese ma proprio in questi
giorni una vasta operazione anti 'ndrangheta ha smantellato una rete presente
in tutta Italia che coinvolgeva persino alcuni esponenti della Lega Nord, a
riprova che la Calabria e', a tutti gli effetti, un pezzo di Italia integrato
nel sistema''. 'Scintille', che intreccia le vicende personali di Gad Lerner e
della sua famiglia con momenti storicamente rilevanti, concorre anche per il
Premio Campiello.

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