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martedì 2 febbraio 2010

Vienna: L’Antifascismo è un crimine?

La polizia e la città di Vienna criminalizzano la protesta contro il WKR-Ball (evento musicale della “Wiener Korporationsring”, l’organizzazione “ombrello” sotto cui si trovano le organizzazioni degli studenti nazionalisti tedeschi).

Soprattutto, la polizia di Vienna ha proibito la manifestazione antifascista nel giorno del sessantacinquesimo anniversario dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz.
Il 29 gennaio la festa del WKR avrà luogo nell’ “Hofburg”, quello che una volta fu il palazzo imperiale. Come negli scorsi anni molti sostenitori dell’estrema destra hanno intenzione di incontrarsi lì, dai nazionalisti tedesci ai virulenti antisemiti, nessuno vuol perdere l’occasione per creare reti nell’ala destra.

Mentre queste attività non sono ostacolate dalle autorità in nessuna maniera, la contromanifestazione antifascista è stata proibita.

Alla festa del WKR il “Chi è chi” dell’estrema destra europea si stringerà le mani, facilmente rilevata dando un occhio alla lista dei partecipanti: gli ospiti alla festa includono Le Pen dal Front National francese, il fascista Enrique Ravello, antisemiti come Alexander Dugin e rappresentanti dell’estrema destra tedesca DVU, così come portavoce dei partiti di estrema destra austriaci, tra cui Martin Graf, terzo presidente del Consiglio Nazionale con tendenze a invettive antisemite, Barbara Rosenkranz, esponente di una politica home-stove-mother’s cross e lottatrice contro la “delusione di genere”, e John GUdenus, che è già stato condannato a un anno di libertà provvisoria per aver negato l’Olocausto.

Tutto si svolge senza dire che ci sono mobilitazioni contro questo incontro.
Negli anni scorsi manifestazioni di una certa grandezza hanno già avuto luogo, tipicamente per l’Austria, sono state accompagnate repressivamente da enormi contingenti di polizia, ottenendo il rifiuto della struttura che doveva ospitare il convegno.

Ma anche questo sembra essere troppo ora. La manifestazione, che quest’anno era stata pianificata dalla rete nowkr, di femministe queer, criticalmass, femministe e lesbiche, un numero rappresentativo di studenti e molti altri gruppi, è stata ora completamente proibita.

La ragione fornita dalla polizia è stata: “il pericolo per la pubblica sicurezza”, un argomento che equivale a una totale negazione del diritto a dimostrare.

In questo le autorità seguono scandalosamente gli argomenti che vengono dalle associazioni degli studenti tedeschi nazionalisti, il FPÖ (partito della libertà) e i neonazisti, che per anni hanno cercato alleanze per proibire completamente le manifestazioni antifa o vorrebbero autoamministrare la giustizia.

Un noto sito neonazi riportava in una pagina chiamata “Indicazioni per case e focolari – questo tempo di armi” che avrebbe dovuto essere dedicato alla questione del monopolio statale della violenza, solo per dedicare la successiva pagina contro “Entertete”, un termine nazista che significa “degenerato”, che in questo contesto denunciava le femministe-queer e la “sporcizia subumana”.
Soprattutto è la città di Vienna, che, personificata dal suo sindaco Michael Häupl, ama presentarsi come una fortezza antifascista contro l’avanzare dell’estrema destra, che ora insieme alla polizia serve profondamente i sogni dell’ala destra. Questo fatto dice più sullo stato di questo paese di quanto possa fare un qualsiasi numero di volantini.

Sta solo adattandosi a ciò che la proibizione annunciata durante il Giorno della Memoria, quando rappresentati ufficiali della repubblica si mettono in mostra.

Mentre l’importanza di un impegno antifascista è evidenziato nelle messinscene ufficiali, l’attuale attivismo antifascista è proibito e ai neonazi, estremisti di destra e antisemiti viene offerta una stanza dell’Hofburg, che dopo tutto è ancora la residenza ufficiale del presidente austriaco.
Anche se questi sviluppi mostrano la loro faccia più chiaramente in Austria che in altri paesi, seguono un disastroso trend internazionale.

L’antifascismo è criminalizzato in tutta Europa: appena di recente le manifestazioni contro la più grande marcia neonazi in Europa sono state criminalizzate in Germania, i manifesti sono stati confiscati, bloccati i siti web ed è stata seguita ancora più repressione contro gli organizzotarori della manifestazione antifa.

da Antifa

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