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mercoledì 30 dicembre 2009

Una via per Craxi “L’imbroglio continua”

di Miriam Della Croce
Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha deciso di dedicare una via, una piazza, o un giardino a Bettino Craxi. Sconsiglierei la via, perché è difficile poi costruirvi nel mezzo un bel monumento, sul quale scrivere, magari:”Politico, perseguitato dalla giustizia”. Per tale, infatti, lo fece passare con un piccolo evangelico imbroglio il vescovo di Tunisi nel dicembre del 1999. Celebrando i funerali nella cattedrale Saint Louis, lesse dal Vangelo: «Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli», ed esplose un fragoroso applauso.
E i giornali riportarono la notizia. E nessuno si accorse del sottile inganno. L’ottava beatitudine, infatti, come ben doveva sapere il vescovo, non allude ai perseguitati dalla “giustizia”, ma ai perseguitati in quanto difensori della giustizia. Fa preciso riferimento alle persecuzioni religiose, e significa: beati coloro che saranno perseguitati a causa dell’impegno e del desiderio di attuare e far attuare, in sé e nel mondo, il piano salvifico di Dio. In qualche modo il piccolo imbroglio continua.

Renato Pierri

P.S. Una lettera sul quotidiano Liberazione svelava il piccolo imbroglio. Era intitolata: “Caso Craxi. Che c’entrano le Beatitudini” ed era firmata: “Un docente di religione cattolica”

P.S. Una lettera sul quotidiano Liberazione svelava il piccolo imbroglio. Era intitolata: “Caso Craxi. Che c’entrano le Beatitudini” ed era firmata: “Un docente di religione cattolica”

da Reset-Italia

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