Il presidente Vendola, la vicepresidente Loredana Capone e l’assessore al Lavoro e Formazione, Michele Losappio, hanno presentato questa mattina la delibera con la quale sono state finanziate 220 borse di studio per i ricercatori pugliesi, ciascuna per 50mila euro l’anno, nell’ambito di 19 progetti di laboratori pubblici di ricerca. La spesa complessiva della delibera approvata ieri dalla giunta è di 16 milioni di euro, provenienti dall’integrazione di fondi Fesr e Fse. “La novità – ha spiegato la vicepresidente Capone – sta proprio nell’integrazione dei fondi sociali e di sviluppo, per un dialogo proficuo non solo per la ricerca, ma anche per il mondo produttivo. I finanziamenti servono per il mondo della ricerca ma anche per le imprese, che saranno così incentivate ad investire in Puglia dove esistono infrastrutture per la ricerca e l’innovazione. E per la Puglia ci sarà anche il vantaggio di arginare la cosiddetta fuga dei cervelli. Solleciteremo però il tessuto socioeconomico a fare altrettanto, dopo il finanziamento di 220 borse con fondi pubblici ci aspettiamo altri fondi dai privati. Per i quali ci sono altri 20 milioni di finanziamenti per chi investe in ricerca. Un premio alle imprese che investono in ricerca in questi tempi di crisi”.
“Si tratta – ha confermato Losappio – di una prima iniziativa per finanziare le ricerche di laureati e possessori di un master con fondi che un tempo andavano tutti alla formazione professionale e agli enti storici. Oggi gli enti storici continuano ad avere finanziamenti, ma orientiamo parte della spesa verso utilizzatori diretti come i giovani ricercatori. E’ chiaro che il tutto è orientato alla creazione di impresa, ma se il tessuto imprenditoriale non dovesse dare risposte come però chiediamo, tutti gli sforzi sarebbero inutili”.
da GrandeSalento
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