HOME       BLOG    VIDEO    EVENTI    GLI INVISIBILI    MUSICA    LIBRI    POLITICA LOCALE    POST PIU' COMMENTATI

sabato 31 ottobre 2009

Honduras, Micheletti accetta il ritorno al potere di Zelaya

Grazie anche alle pressioni degli Stati Uniti, giovedì si è giunti a un accordo per risolvere la situazione in Honduras. Roberto Micheletti, che aveva preso il potere dopo il colpo di stato del 16 giugno, ha firmato l’accordo che restituisce la presidenza a Manuel Zelaya, da lui deposto ed esiliato quattro mesi fa. L’accordo prevede anche un governo di riconciliazione nazionale e la conferma delle elezioni presidenziali del 29 novembre. Inoltre saranno istituite due commissioni: una verificherà che siano realizzati tutti i punti dell’accordo e una indagherà su cosa è successo durante e dopo il colpo di stato. Infine sono richiesti osservatori delle Nazioni Unite per le elezioni presidenziali.–La Vanguardia, Spagna

***

Criminale di guerra ruandese condannato all’ergastolo in Canada.

Désiré Munyaneza è stato condannato all’ergastolo da un tribunale canadese, con l’impossibilità di chiedere la libertà condizionata per almeno 25 anni. È la pena più grave che possa essere assegnata in Canada. Munyaneza era arrivato nel paese con la speranza di chiedere asilo politico, ma la sua richiesta era stata rifiutata e nel 2005 era stato arrestato con l’accusa di crimini di guerra e contro l’umanità. Durante il massacro del 1994, secondo vari testimoni Munyaneza avrebbe guidato una squadra di assassini e stupratori hutu.–The Globe and Mail, Canada

***

La Francia tratta i migranti minorenni come clandestini adulti.

I minori stranieri soli che atterranno all’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi vengono trattati come se fossero adulti: sono trattenuti in “zone d’attesa” dove possono essere sottoposti a un regime giudiziario che non è lo stesso dalla Francia. Il rapporto dell’associazione Human Rights Watch presenta molte testimonianze, raccontando storie di bambini che sono stati rimpatriati senza accertarsi che arrivassero in paesi sicuri o almeno tornassero dalle loro famiglie.–Libération, Francia

***

L’Ue vuole aiutare i paesi poveri a combattere i cambiamenti climatici.

Il consiglio europeo ha deciso di presentare al summit sul clima di Copenaghen un piano di aiuto ai paesi in via di sviluppo per la lotta ai cambiamenti climatici. Una commissione ha calcolato che saranno necessari cento milioni di dollari ogni anno fino al 2020, ma i 27 stati dell’Unione europea stanno ancora trattando per decidere quanto stanziare e soprattutto come, visto che alcuni paesi, come la Polonia, vorrebbero che il contributo fosse volontario, mentre altri, come la Svezia, vogliono che sia equamente suddiviso tra gli stati membri.–The Wall Street Journal, Stati Uniti

da Internazionale

Nessun commento:

Posta un commento