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mercoledì 28 ottobre 2009

Enel ed Istituzioni pugliesi si accordano sulla riduzione del 10% di emissioni di CO2

Nuovo accordo tra gli enti locali pugliesi e l'Enel sulla riduzione delle emissioni di CO2 degli impianti termoelettrici in Puglia, in particolare l'accordo si riferisce alla centrale termoelettrica di Brindisi in località Cerano. Ridurre subito il carbone del 10%: p questa la richiesta avanzata dalle istituzioni per la centrale Enel di Cerano. Ieri sera a Palazzo Nervegna ci sono state oltre due ore di confronto, infine il rappresentate Enel, Gian Filippo Mancini, ha annunciato l’aggiornamento tecnico dell’incontro, pur sottolineando il clima di collaborazione in cui l’intero confronto si è svolto.

«Abbiamo posto, come prioritaria, la riduzione dell’anidride carbonica del 15% in tre periodi tra il 2010 ed il 2012 e subito la riduzione del 10% del carbone che porta ad un considerevole abbattimento delle emissioni massiche - ha riferito il sindaco Domenico Mennitti -. Abbiamo anche posto il problema della revisione degli investimenti, che abbiano concreti riscontri nelle politiche portuali - ha aggiunto -, nonchè la questione del Cdr come combustibile e ci siamo riservati di scendere nei dettagli sul sostegno all’economia locale con interventi adeguati».
Il presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese, oltre ad insistere sulla riduzione dell’anidride carbonica e delle emissioni massiche, ha ribadito la necessità della «copertura del carbonile entro 18 mesi dalle autorizzazioni, sul sistema di monitoraggio da realizzarsi con fondi dell’Enel». «Ovvio che il discorso dell’agritermìa sarà questione da affrontare - ha aggiunto Ferrarese -, come considerevole è la questione dei ritorni economici per il territorio che andrà ancora discussa. È certo però che le istituzioni vanno nella stessa direzione».

«È un negoziato duro - ha continuato il presidente della Regione, Nichi Vendola - ma la sintonia istituzionale è un punto visibile per la tutela dei cittadini», anche perchè la richiesta di «negoziare l’abbattimento dell’anidride carbonica e del carbone offre alla città la percezione di un disagio alleviato ». E Vendola non ha nascosto che il negozia sia «complesso», anche perchè ad esso sono legati «i problemi del modello di sviluppo di Brindisi» ma - ha aggiunto - «la riduzione del 10% del carbone nell’immediato va percepita come il momento della verità»

da GrandeSalento

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