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mercoledì 2 settembre 2009

Forum di Articolo 21. Dopo PD e IDV, anche Sinistra e Libertà e Rifondazione, pronti a scendere in piazza con noi

di Antonio Di Pietro (Presidente Idv)Cari amici di Articolo 21,
mi rivolgo a voi che da anni vi battete a salvaguardia della libertà di espressione e rivendicate il ruolo del giornalista quale 'cane da guardia' della democrazia. In questo difficile momento storico, sono in gioco i principi cardine tracciati dai nostri padri costituenti e l’articolo 21 della Costituzione rischia di diventare carta straccia.
Berlusconi ha messo in campo le veline di ben altra memoria, continua a minacciare editori e giornalisti e sta cercando di trasformare il servizio pubblico in portavoce del governo, azzerando le opposizioni politiche e sociali.
Lo scenario a cui abbiamo assistito in questi mesi è agghiacciante, non degno di un Paese democratico né di un Paese civile. Per questo, occorre una grande mobilitazione di tutti i cittadini, delle associazioni di categoria, dei sindacati, dei partiti e dei movimenti. Occorre un’unica voce che rivendichi la libertà d’informare e di essere informati.

L’Italia dei Valori, che in più occasioni è già scesa in piazza per lanciare l’allarme, promuove e partecipa attivamente alla manifestazione per la libertà di stampa della Fnsi e di tutte le associazione del settore.

di Claudio Fava (Sinistra e Libertà)
Ci sarò perchè un paese senza una una stampa davvero libera è un paese senza voce, senza sguardo, senza memoria. Un paese morto dentro: come forse lo vorrebbe la destra italiana al governo.

di Paolo Ferrero (segretario nazionale Prc -Se)
La mobilitazione dell'associazione "Articolo 21" in nome della libertà di manifestazione ed espressione del pensiero, come prevede la Costituzionae italiana e come invece mette seriamente in pericolo il governo Berlusconi, è giusta, doverosa e, aggiungerei, sacrosanta.

Ecco perché, in qualità di segretario del Partito della Rifondazione comunista e a nome di tutto il mio partito, ci tengo particolarmente a rendere noto agli organi d'informazione che il Prc aderisce con forza e convinzione alla mobilitazione e alla manifestazione che promuoverà, nella sua piena autonomia di libera associazione di giornalisti, l'associazione "Articolo 21", che già svolge - e da anni - un ruolo meritorio e indispensabile sia in merito alla difesa della libertà di stampa che di sensibilizzazione sun un argomento drammatico e spesso taciuto, dall'informazione, quello delle "morti bianche".

Come peraltro ha ben scritto il giornalista Edmondo Berselli, nel suo editoriale pubblicato ieri sul quotidiano La Repubblica, giornale che sta subendo un attacco vile e indegno proprio da parte di un premier che peraltro non si tira indietro neanche quando deve 'sollecitare' i giornali di famiglia nel cercare di intimidire persino il giornale della Cei Avvenire, attraverso la vergognosa e disgustosa campagna diffamatoria che sta consumando ai danni del direttore Dino Boffo, il punto centrale del problema sta nel vero e proprio scandalo rappresentato dal premier Berlusconi. Scandalo ormai deflagrato a livello internazionale, come sanno e scrivono tutti i giornali stranieri più influenti e autorevoli, e diventato, oggi, un problema di libertà, oltre ad evidenziare un sostanziale conformismo silente' dei giornali italiani. Gli attacchi a Repubblica, le menzogne del 'Giornale' contro il direttore dell'Avvenire, l'intimidazione alla stampa europea non sono aggressioni episodiche e schizofreniche ma i connotati di una strategia inquietante di prosciugamento dei principi costituzionali.
E puntano a instaurare, in Italia, quel "Sultanato", per dirla con il costituzionalista Giovanni Sartori, che non potendo formalmente cancellare i nostri ordinamenti giuridici li svuota, li sovverte.

Il bersaglio oggi è l'articolo 21 della Costituzione. Ecco perché dobbiamo scendere in piazza per difenderlo. Rifondazione c'è e ci sarà.

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