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martedì 11 agosto 2009

Perchè l'auto blu e la scorta a Bruno Vespa?


Circa trent’anni fa in Italia vennero istituite le scorte per difendere i politici e le persone che si trovavano nel mirino dei terroristi. Anche se non sono servite mai a nulla, esse venivano assegnate ai personaggi più esposti.
Dimostrazione di quanto ho appena affermato è che quando i terroristi o i mafiosi decidevano di colpire lo facevano lo stesso e, a rimetterci la vita, non era solo il politico o il magistrato di turno ma anche la loro scorta.
L’on. Aldo Moro e il giudice Giovanni Falcone ne sono un esempio lampante.

Nonostante tutto, gli uomini di scorta e le auto blu sono aumentate e, attualmente, assegnate in modo sconsiderato.
Oggi sono solo simbolo di potere o di conoscenze altolocate.
Mi domando: “Con quale criterio e con quale giustificazione è stata assegnata l’auto blu, con relativo personale, al giornalista di Porta a Porta, Bruno Vespa?”
Non mi risulta sia un politico, né un magistrato o che abbia importanti incarichi istituzionali. Forse a dargli questo diritto è la sua faziosa trasmissione televisiva da voltastomaco o per il servilismo che mostra nei confronti del premier Silvio Berlusconi che serve come un prete sull’altare?

Questi servizi hanno un costo elevatissimo e comportano un enorme dispendio di risorse umane.
In questi tempi di congiuntura non sarebbe più giusto risparmiare e utilizzare meglio questo personale?
Si parla tanto di sicurezza nelle città.
Perché non utilizzare proficuamente questi uomini che potrebbero assicurare un servizio qualificato di prevenzione al posto delle ronde o degli uomini dell’Esercito?

Solo ai Capi di Stato è previsto un servizio di scorta, ma badate bene si tratta di scorta d’onore.
Non vedo, quindi, nessuna ragione di assegnare scorte a destra e a manca come se fossero noccioline.
Sono stufo, come molti altri italiani, di vedere la concessione di questo privilegio a chiunque e di vedere continuamente sfrecciare a forte velocità e, a sirene spiegate, autovetture che hanno appiccicato sul tetto un lampeggiante blu ed un uomo della scorta che esponendo la paletta cerca faticosamente di creare un varco nel traffico cittadino.

È tempo di finirla con i soprusi e con queste spese pazze.
In quale parte del mondo, fatta eccezione dei paesi che hanno un regime dittatoriale, si vedono politici accerchiati da un nutrito numero di uomini di scorta?
I nostri, per caso, hanno paura di essere affrontati e mandati all’ospedale per curarsi qualche trauma cranico o qualche costola rotta?
Se il nostro premier ha bisogno della scorta non ha altro da fare che pagarsela, tanto i soldi per le sue “escort” non gli mancheranno di sicuro.

da Indymedia

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