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giovedì 2 luglio 2009

"Così sembriamo tutti coinvolti" ma Nichi è irremovibile

Una doccia gelata. Nessuno degli assessori regionali si aspettava, due giorni fa, di partecipare all´ultima giunta del governo Vendola. Il presidente non aveva anticipato né fatto intendere a nessuno della sua ex squadra le mosse che nel giro di alcuni giorni avrebbero decretato l´inizio di un terremoto politico senza precedenti. Neanche chi lo ha seguito nel suo viaggio istituzionale in Canada aveva percepito l´entità di una svolta che il presidente avrebbe messo in atto al suo rientro in Puglia. Chi era con il presidente racconta del nervosismo crescente con il quale Vendola apprendeva, giorno dopo giorno, le notizie in arrivo dalla Puglia. «Ma nessun segnale lasciava presagire uno stravolgimento di queste dimensioni». Probabilmente, sostengono concordi gli assessori presenti ieri in consiglio regionale, il governatore ha maturato la sua drastica scelta in poche ore. E solo dopo il rientro a Bari.
Cosa ha fatto scattare, nella mente del presidente della Regione, l´idea di un repentino e radicale repulisti? Anche in questo caso le diverse voci di corridoio portano ad un unico indizio. L´azzeramento della giunta è stato deciso dal governatore durante il suo colloquio con l´assessore alla Salute Tommaso Fiore. La relazione sullo stato dei fatti della sanità pugliese, il resoconto sull´indagine interna avviata in Regione - sostengono gli uomini della squadra di governo deposta - è stata più preoccupante di quanto Vendola avesse messo in conto. Certamente il vicepresidente Frisullo, che pur non aveva intenzione di dimettersi in assenza di un avviso di garanzia, quando ha intuito l´intenzione radicale del presidente, ha offerto a Vendola la sua delega.
Ma al presidente non è bastata. Probabilmente la rete di "lobby, corporazioni e spinte corruttive che minaccia la sanità pugliese" (parole pronunciate da Vendola meno di 48 ore fa) è più esteso e radicalizzato di quanto emerso fino ad ora dalle inchieste della procura di Bari. Gli assessori epurati non riescono a spigarsi in maniera diversa questo improvviso sconvolgimento deciso da Vendola.
I loro sospetti si basano su un dato oggettivo. Sono certi che la questione dell´allargamento politico ha pesato solo in minima parte ("il 5 per cento" è stato esemplificato ieri) nell´economia del ribaltone. Vendola, infatti, guardando negli occhi i suoi ex compagni di governo ha fatto solo un rapido accenno all´opportunità di un allargamento della giunta.
L´apertura a Udc, Io Sud e Italia dei valori - raccontano i presenti - è stato solo il paracadute politico preteso dagli assessori per rimettere la loro delega nelle mani del presidente Vendola. Una idea lanciata proprio dai componenti della giunta più vicini politicamente al presidente. Una proposta nata per placare una contestazione alla linea scelta da Vendola. In molti hanno tentato di convincerlo.

L´assessore al Lavoro Barbieri - raccontano - è stato quello che si è infervorato di più nel tentativo di far cambiare idea al capo della giunta. Ci hanno provato anche Elena Gentile e Guglielmo Minervini. Ma il governatore è stato irremovibile e ha promesso di non puntare troppo l´indice sulla questione morale e di bilanciare i suoi interventi con "l´opportunità di estendere la squadra di governo ad altre forze politiche".
«Ma simili operazioni non si fanno senza prima ascoltare i segretari politici interessati - accusava ieri uno dei suoi assessori - lo avevamo avvisato: se fosse arrivato il rifiuto di Udc, Italia dei valori e Poli Bortone, avremmo svelato il nostro bluff. Cosi è stato». Con la nuova giunta ancora da definire nessuno si sbilancia in commenti ufficiali. Ma la delusione tra gli ex assessori ieri serpeggiava in maniera evidente. Qualcuno ha dissimulato. Ma l´amarezza è grande soprattutto in casa Pd: «Cosa raccontiamo ai nostri figli, ai nostri elettori - si sfogava ieri un assessore - mi fa stare male la sola idea di passare come uno che è stato cacciato per colpa di una vicenda giudiziaria a base di coca, escort e tangenti».

1 commento:

  1. Bravo Nichi ... serve pulizia... chi ci sta bene, chi non ci sta a casa...

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