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venerdì 28 gennaio 2011

SOLIDARIETA' con i 300 lavoratori immigrati che in Grecia fanno lo sciopero della fame dal 25 gennaio


Mettono a repentaglio la loro vita per una vita più umana!

300 immigrati hanno cominciato martedì 25 gennaio lo sciopero della fame ad Atene e Salonicco rivendicando la regolarizzazione sia per se stessi sia per tutti gli immigrati che vivono e lavorano in questo paese senza documenti in regola e senza diritti, affrontando quotidianamente ipersfruttamento, umilia­zioni e l’espulsione.

La loro lotta è giusta, un urlo di dignità e di umanità contro i muri della ver­go­gna che si innalzano alle frontiere e ai ghetti che si costruiscono nelle città, contro la prepotenza dei datori di lavoro e la violenza della polizia, contro il terrorismo fascista e razzista.

Gli immigrati e le immigrate non vengono qui per turismo o per arricchirsi, ci vengono per sfuggire alla povertà, alle guerre, alle dittature, al saccheggio dei loro paesi e delle loro terre da parte delle multinazionali, del Fondo Monetario Internazionale e dei potenti stati capitalistici. Hanno diritto alla vita e, oltre ai capitali, alle merci e agli eserciti, hanno anche loro diritto, come persone, alla libertà di circolazione.

Operai greci e immigrati uniti! Diritto di asilo

Il governo greco, nell’ambito della politica anti-immigrazione dell’Unione Eu­ro­pea e dell’Europa-fortezza, lancia un nuovo attacco contro gli immigrati e i profughi costruendo il muro a Evros, compiendo ogni giorno retate e centinaia di espulsioni, abolendo sostanzialmente l’asilo politico, presen­ta­n­do gli im­mi­grati e i profughi come pericolosi invasori. Questo governo, che partecipava e partecipa alle invasioni imperialistiche in Iraq e in Afghanistan e che dà il suo sostegno allo stato-terrorista di Israele, rifiuta di dare il diritto di asilo ai profughi iracheni, afgani e palestinesi.

È lo stesso governo che ha dichiarato guerra contro la società, il quale calpesta e distrugge i diritti dei lavoratori, assistenziali, previdenziali e sociali, il quale condanna alla povertà e all’insicurezza milioni di lavoratori greci, disoccupati e pensionati. Con il suo attacco contro gli immigrati vuole volgere i lavoratori greci contro i lavoratori stranieri, allo scopo di dividerci e terrorizzarci per poter continuare indisturbato a saccheggiare la vita di tutti noi.

Nessuna vita è clandestina!

Lo sciopero della fame dei 300 operai immigrati vuole essere una risposta al tentativo dello stato di dividere i lavoratori e privarli dei loro diritti, e al ten­tativo razzista di emarginarli socialmente. Per questo motivo ci riguarda tutti e tutte indipendentemente dalla nazionalità, dal colore e dalla religione. L’im­poverimento di un settore della società preannuncia l’impoverimento degli altri. Per questo la nostra solidarietà alla lotta degli immigrati è una lotta per i diritti di tutti noi.

Lottiamo tutti insieme per fermare la vergogna delle espulsioni, la presa in giro delle regolarizzazioni di massa degli ultimi anni e il ricatto del rilascio del permesso di soggiorno in base ai contributi previdenziali versati.

REGOLARIZZAZIONE
SENZA ALCUNA CONDIZIONE
DI TUTTI GLI IMMIGRATI E LE IMMIGRATE
UGUALI DIR​​ITTI PER TUTTI GLI IMMIGRATI
INIZIATIVA DI SOLIDARIETÀ

SCIOPERANTI DELLA FAME SIAMO CON VOI
GRECI ED IMMIGRATI LAVORATORI UNITI
PERMESSO DI SOGGIORNO ADESSO
La polizia alle ore 19.00 ha dato 3 ore di tempo per sgomberare. Atene, 27/01/'11, h. 21.00

Gli immigrati che si trovano nella Facoltà di Giurisprudenza di Atene e che dal 25 gennaio hanno cominciato lo sciopero della fame, possono essere contattati al seguente indirizzo via e. mail
ypografes.allilegyi.stin.apergia@gmail.com

da anarchici salento

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