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domenica 27 giugno 2010

Addosso all’untore

Nel Corriere delle Sera di mercoledì 16 giugno 2010 leggo:

“Abbiamo saputo che si è suicidato un mafioso nel carcere di Catania. Se altri pedofili e mafiosi facessero lo stesso non sarebbe affatto male” Ha dichiarato Gianluca Buonanno, componente della Commissione Antimafia della Lega Nord in un’intervista.

Gentile Gianluca Bonanno ho letto la sua dichiarazione.

Non si nasce delinquente, si diventa, prima con l’aiuto della società, dopo con quella dello Stato e infine con l’aiuto di affermazioni forcaiole come le sue.
Non è da tutti essere contenti se le persone si tolgono la vita.

Sembra che lei lo sia.

Forse perché lei non è umano.

Non si offenda!

È molto difficile essere giusti e infallibili, solo le persone disumane ci riescono.

Quindi lei dovrebbe essere contento di non fare parte della razza umana.

Però io sono contento di non essere come lei.

Sono più contento di essere un delinquente, un criminale, un uomo ombra, un umano piuttosto di essere disumano come lei.

Si ricordi che chi non ha paura di vivere non ha paura neppure di morire.

Solo gli umani ci riescono.

Solo gli umani non riescono a sopravvivere, ma riescono a morire.

Gli riporto parte di una lettera che mi è arrivata da un amico di un altro carcere.

… Un compagno di qui, circa un mese fa è stato a Sollicciano per un’udienza. L’hanno messo con un detenuto dicendogli che stava un po’ giù. Lui ci ha chiacchierato, ha tentato di tirarlo sù e sembrava che si fosse rasserenato. Il secondo giorno il compagno è voluto scendere all’aria. È risalito neanche dopo dieci minuti, perché gli era montata l’ansia. Tornato in sezione ha trovato morto impiccato il suo compagno di cella. La guardia era inibita dalla paura e subito non è arrivato nessun medico. Per il nostro compagno è stata una brutta esperienza, mentre ce la raccontava, piangeva.

Vede, Gentile Gianluca Bonanno, i delinquenti, mafiosi e criminali piangono quando un umano si toglie la vita mentre le persone disumane e perbene come lei sorridono e sparano cazzate.
Giugno 2010

2 commenti:

  1. al 41 bis,non sono tutti i killer di falcone e borsellino,non sono tutti autori di stragi e delitti efferati ci sono anche persone come mio fratello che non sa perchè si trova nel carcere di spoleto in regime di 41 bis,mi chiamo d angelo antonino e sono fratello di un detenuto arrestato lo scorso giugno nell operazione green line ad enna,ad oggi noi suoi cari affetti non riusciamo a capacitarci della condanna subita da mio fratello per aver commesso il niente,del suo regime detentivo per aver fatto nulla,nell ordinanza di custodia le accuse sono...mandante di un fantomatico furto di cavalli e mandante di un danneggiamento di un escavatore di cui si sono autoaccusati colpevoli e mandanti, l unica cosa che ha fatto mio fratello è conoscere ed intrattenere rapporti di conoscenza con alcune persone coinvolte.per il resto è totalmente estraneo da ogni forma di coinvolgimento,da ogni forma di azione contro la legalita',ma nel suo fascicolo hanno scritto che è un pregiudicato,un disoccupato e che mantiene un tenore di vita superiore alle propie possibilita'.bene io sono suo fratello è invito chiunque voglia conoscere questa vicenda nei minimi particolari ad andare a guardare con quali accuse mio fratello si trova in carcere e in regime di 41 bis.mio fratello al 41 bis è la bugia d italia,mio fratello in carcere è una bufala inventata dalle nostre forze dell ordine che in concorso con la "casta"dei magistrati italiani fanno carriera e mettono stellette nelle loro divise sulla pelle di persone che mai hanno commesso nulla,con l aggravante del 41 bis che tende a distruggere la persona fisicamente e moralmente,mi vien difficile credere in questa giustizia pregiudizievole,fatta di desunti e di presunti senza una prova certa.nel processo di primo grado mi sono sentito preso in giro quando il giudice ha detto che parlava in nome del popolo italiano.oggi io mi vergogno di essere italiano perchè in italia la magistratura fa politica per nascondere le tante magagne e le tante nefandezze che le nostre forze dell ordine commettono sbandierando le foto di falcone e borsellino martiri ed eroi brutalmente tolti di scena dalle collusioni che lo stato ha coltivato negli anni con i veri delinquenti occultando il tutto sotto un velo di omerta'.in italia in carcere devono andarci i delinquenti veri e non le persone come mio fratello che non hanno fatto male a nessuno,i magistrati in italia non hanno il coraggio di chiamare le accuse col loro nome,si riempono la bocca di fantomatiche associazioni,perchè cosi' fanno effetto nei giornali.mio fratello non è pregiudicato,non è disoccupato e ha sempre mantenuto un tenore di vita normale.questi sono fatti..e non i presunti e i desunti dalla quale si evice...oggi noi suoi familiari chiediamo giustizia e chiarezza,chiediamo tanto???

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  2. vorrei scrivere al ministro di grazia e giustizia affinchè legga la posizione di mio fratello gaetano giovanni d angelo,arrestato nell operazione green line ad enna il 24 giugno 2009,mio fratello si trova ingiustamente in carcere in regime di 41 bis a spoleto,la domanda è questa,tenendo conto dell inasprimento delle leggi e delle pene per i delitti associativi,come si fa a mettere al regime di 41 bis un ragazzo di 28 anni che non ha fatto niente?che ha solamente conosciuto e intrattenuto qualche sporadico rapporto di amicizia con qualche persona pregiudicata,basta questo per schiaffarlo al 41 bis,alfine di recidere eventuali rapporti con l esterno recita il provvedimento,quali sono i rapporti che mio fratello ha mai intrattenuto?perchè assassini e pregiudicati con reati piu' gravi si trovano in liberta' o in subbordine ad un regime carcerario normale?io penso che al 41 bis dovrebbero andare quelle persone che hanno scelto il male e che hanno commesso i delitti piu efferati ed ecclatanti e non dei giovani incensurati che hanno coltivato qualche amicizia sbagliata,basta questo per travolgere un ragazzo e far patire un destino amaro,marchiandolo di mafia,di associazione a delinquere,scrivendo che è un delinquente,ma delinquente di che?che ha fatto per vivere questa tragedia?perchè nessuno parla di ragazzi come mio fratello che passano ingiustamente un odissea come questa?mio fratello è cresciuto in un onesta famiglia di lavoratori e gente onesta che mai ha avuto da fare con la giustizia,mio padre e mia madre ci hanno impartito educazione e sani valori che ci hanno insegnato a vivere onestamente con il sudore del duro lavoro senza ricorrere ad espedienti e senza far del male al prossimo nel rispetto della legge,ora mi chiedo perchè la giustizia italiana applica questi provvedimenti con questa faciloneria?perchè applicare ad incensurati che non hanno commesso nessun reato ecclatante?caro ministro di grazia e giustizia io e i miei familiari ti chiediamo giustizia,di appurare perchè mio fratello è al 41 bis,è vero mio fratello è solo un numero in questa italia che lotta con tanti problemi,ma pensa a quanti come lui si trovano in carcere chiedendosi perchè?perchè al 41 bis?li mandateci i veri criminali e non un ragazzo come d angelo gaetano giovanni,suo fratello d angelo antonino

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