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sabato 15 maggio 2010

L'Europa della crisi

Scioperi a catena in Romania, agitazioni in Spagna e Portogallo, verso il quarto sciopero generale in Grecia!

Dopo la settimana nera dei crolli in borsa, dell'impennata del costo del debito, della apparente spirale inarrestabile della speculazione, Madrid e Lisbona, le due capitali indicate dagli analisti come vittime probabili del contagio greco, si preparano a reagire alla seconda fase della crisi con ulteriori politiche di lacrime e sangue...

Spagna. Successivamente all'annuncio di ulteriori e supplementari tagli alla spesa pubblica, i 2 principali sindacati sono in mobilitazione, innanzitutto contro il taglio del 5% dei salari dei funzionari pubblici a partire dal prossimo mese... il 2 giugno sarà sciopero generale. Il premier socialista Zapatero, sotto la pressione dei partner europei e degli Usa, ha presagito ad un nuovo giro di vite per accelerare il risanamento delle finanze pubbliche e riportare il deficit sotto il 3% per il 2013: le nuove misure debbono consentire alla Spagna di risparmiare ulteriori 15 miliardi di euro nel 2010 e nel 2011, in aggiunta ai 50 miliardi su 3 anni previsti dal governo a gennaio!

Portogallo. Anche il Portogallo ha annunciato un duro intervento per scongiurare il procedere di una crisi che odora di Grecia (...): riduzione del 5% degli stipendi e ulteriori tagli alla spesa per 1.1 miliardi di euro quest'anno. Misure sulle quali hanno trovato un bipartisan accordo il premier socialista Socrates e il leader dell'opposizione conservatrice Coelho, che ha assicurato il suo appoggio al governo di minoranza per attuare le riforme, per far pagare la crisi! Saranno aumentate anche Iva e irpef, l'esecutivo portoghese punta a ridurre il deficit del 9.4% al 2.8 entro il 2013. Anche nel paese lusitano tira aria di sciopero generale...

Romania. Ma è agitazione di protesta anche in Romania, contro il piano di austerità del governo concordato col Fondo monetario internazionale. Ieri c'è stata la prima manifestazione unitaria dei principali sindacati, che contestano la decisione di tagliare pesantemente pensioni, stipendi pubblici e sussidi di disoccupazione. Le manifestazioni, che continueranno nei prossimi giorni, raggiungeranno l'apice il 19 maggio, quando potrebbe essere deciso lo sciopero generale. "L'Fmi ha già distrutto l'economia dell'Argentina - ha dichiarato un manifestante - dobbiamo rifiutarci di seguirlo!".

...tutto ciò mentre in Grecia si corre verso il quarto sciopero generale, che è stato indetto per mercoledi 20 maggio, in uno scontro oramai frontale con il governo Papandreou...

1 commento:

  1. ciao sono skiatto

    ti andrebbe uno scambio link?

    io ho un blog di satira politica:
    http://www.skiatto.blogspot.com

    se ti piacciono i contenuti puoi anche pubblicarli sul tuo blog...

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