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domenica 7 febbraio 2010

«È una battaglia culturale». Nichi acclamato al congresso dell’Idv


«La crisi del berlusconismo obbliga tutti noi a costruire la battaglia culturale prima ancora che politica. Allora ci dobbiamo parlare». È il messaggio che lancia Nichi Vendola che ieri è intervenuto a Roma al congresso dell’Italia dei valori. Vendola che è stato accolto da applausi e da un coro «Nichi-Nichi» ha affermato: «Dobbiamo confrontarci sul vocabolario comune, quello dell’Idv, quello del Pd, quello di Sinistra Ecologia e Libertà». «La parola fondante sia il diritto, punto di partenza sia la Costituzione italiana e gli articoli uno, due e tre».


«Abbiamo un governo bancomat e aziende che sembrano uscite da un film di Woody Allen “Prendi e scappa”», ha detto ancora Vendola riferendosi al governo nazionale. Il presidente pugliese, candidato alla riconferma per il centrosinistra, ha attaccato il governo «per la mancanza di una politica industriale» nell’af frontare la crisi economica. «Tremonti - aggiunge Vendola - dice cose di sinistra ma quello che fa e quello che non fa sono cose diverse. È un ministro “orwelliano”, non c’è conseguenza alle sue parole da no-global».

«Sosteniamo Vendola per battere un modello di governo regionale, quello di Palese e Fitto, schiavo delle visioni di Berlusconi, che vuole sfregiare la nostra regione con l’installazione di centrali nucleari, le trivellazioni petrolifere, l’ampliamento delle centrali a carbone, col proliferare delle centrali a biomasse che sputano diossina. L’Italia dei Valori pugliese» afferma Pierfelice Zazzera coordinatore pugliese dell’Italia dei valori, «accetta, responsabilmente, di diventare una forza per l'alternativa di governo».
«In questi giorni - ha aggiunto Zazzera ricordando anche le critiche mosse negli ultimi cinque anni alla giunta regionale di centrosinistra - abbiamo avuto con Vendola un confronto schietto su questi temi. Abbiamo chiarito che il nostro compito in queste settimane di campagna elettorale sarà quello di lavorare pancia a terra perché sia riconfermato alla presidenza della nostra regione. Ma nella chiarezza dei ruoli e delle storie di ciascuno - ha concluso Zazzera - abbiamo anche tenuto a precisare che continueremo il nostro lavoro, leale e puntuale ad un tempo, di monitoraggio continuo sull'attività politica e di governo, a garanzia dei cittadini e dello stesso presidente».

«Il Pdl da un lato e l’Udc dall’altro non sanno come convincere i propri elettori che questa campagna elettorale ha un esito pressochè scontato. E non potrebbe essere altrimenti considerando l’ottimo lavoro svolto negli ultimi cinque anni dal governo Vendola. Possono provarle tutte, ma i pugliesi non sono stupidi, l’hanno già dimostrato cinque anni fa votando “il diverso, il pericoloso e il sovvertivo Vendola”. Lo dimostreranno anche questa volta, votando il poeta dei fatti», afferma il consigliere regionale dei Socialisti autonomisti Domenico Caputo.

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