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sabato 23 gennaio 2010

Uganda, accettata l'offerta di Eni per i pozzi sotto il lago Albert


L'Ente nazionale idrocarburi vince la partita con la Tullow Oil per l'acquisizione dei diritti sui pozzi petroliferi del lago Albert

Il ministro dell'Energia, Hillary Onek ha reso noto ufficialmente che il governo ha deciso di avallare l'offerta di Eni per l'acquisto dei diritti dei pozzi di Heritage Oil sul lago Albert.
L'affare sulla vendita dei lotti 1 e 3A alla società di San Donato milanese era stato messo a repentaglio dal gruppo irlandese Tullow Oil che aveva cercato di impedire la manovra subito dopo un acquisto preliminare costato agli italiani 1,5 miliardi di euro. L'ipotesi che l'investimento potesse naufragare si era fatta sempre più probabile dopo che Tullow Oil aveva avanzato i diritti di prelazione sull'area. L'ultima parola spettava al governo di Kampala all'interno del quale c'erano parecchie correnti contrarie a lasciare alla Tullow Oil - che già possiede il 50 percento dei pozzi - il monopolio sul petrolio nazionale. Dopo il viaggio del ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, sono aumentate le possibilità sulla vittoria finale di Eni nell'intero processo di acquisizione. Il capo della Farnesina aveva infatti giudicato positive le offerte della società col "Cane a sei zampe" e proposto all'establishment ugandese una cooperazione militare che prevedesse l'addestramento dei militari in forza alla Amisom (le truppe dell'Unione Africana in Somalia) da parte di reparti scelti dei carabinieri. Oggi la conferma che la Spa di piazzale Mattei ha ottenuto il tanto atteso veto governativo sul diritto di prelazione di Tullow.

da PeaceReporter

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