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lunedì 18 gennaio 2010

Morire di Stato: Il lato oscuro della Luna


di di Natale Adornetto
Un paio di ore fa vado nel blog di Maria Eliantonio, e vi trovo il video sul servizio fatto dal TG3 sulla manifestazione nazionale svoltasi a Livorno il 16 gennaio contro il morire di Stato. Vedo scorrere le immagini… sento le parole delle madri…
Tanti pensieri tornano a galla, e tanti ricordi. E anche se io non sono mai stato in carcere e sono vivo, sono stato rinchiuso in psichiatria e stavo per morire mentre ero legato nel letto rimpinzato di psicofarmaci, e per mesi e mesi – ucciso nell’anima e stroncato nel fisico – “non ci sono stato più”.
E ricordo bene lo strazio vissuto da mia madre, che però ancora “mi aveva”.Penso quindi di poter dire che so a larghe linee cosa provano quelle madri e tutte le madri che si son viste strappate cruentemente un figlio.
E mi sono sovvenute le parole di Pier Paolo Pasolini, che di certo non immaginava minimamente che sarebbe stata una delle morti atroci di cui parlava a porre fine alla sua esistenza.



E penso alle Reti Invisibili. E a quello che ho scritto in questo commento.
E volevo fare un’analisi su ciò e su altre cose, per provare a dare una qualche chiave di lettura alle persone che anche di recente si pongono determinate domande, e parlare anche del fatto che sanno benissimo che gli spazi stretti diventano per chiunque in brevissimo tempo fonte – oltre che di grande aggressività distruttiva ed omicida – di oppressione e di soffocamento psichico insostenibile ed insopportabile, e che i fatti dicono che piuttosto che creare le condizioni – un po’ di spazio in più, giusti controlli e giusti freni, e punibilità per chi sbaglia – per evitare specifiche situazioni, si fa di tutto per aggravarle ed esasperarle.
E stavo per iniziare a fare la stesura, ma vedo il post col video contenente il servizio sulle madri a Livorno, e vado un po’ in crisi, perdo la concentrazione, e poi penso che in questo momento sia opportuno scrivere altro, nella speranza che questo post non nuoccia alle madri.
E mi torna in mente il lato nascosto della Luna, Luna che alla Terra mostra sempre la stessa faccia, e che se si vuole vedere tutto, occorre andare dall’altra parte, andare oltre a ciò che la Luna sempre mostra, andare sul retro, e documentare, filmare, registrare, descrivere, narrare, raccontare, pubblicare, dibattere, esporre e disvelare cosa c’è nella parte nascosta ed oscura.
Post di Maria Eliantonio





Verrà un giorno
in cui il tuo respiro si placherà
come le onde che si infrangono sulla riva
e non sarai più altro
che polvere di mare.

Quando il tempo rallenterà
la sua corsa affannosa
e non avrai più fretta di vivere
forse si placherà anche
il respiro del mondo,
e tutto il male che ti sovrasta
sarà anch’esso nient’altro
che polvere di sogno nello spazio fra le stelle,
e la tua anima
sarà portata dalla corrente
come la schiuma sulle onde del mare
che luccica al chiarore della luna.

E quell’ultimo respiro
si confonderà col ritmo dell’universo
e tu aspetterai sereno
un dolce vento
che ti porti
a danzare fra le stelle

P.S. Dopo aver scritto questo post, ho dato un’occhiata anche in altri blog. In quello di Ornella Gatti, madre di Niki, oltre al video, c’è un bell’articolo e le foto della manifestazione. Nel blog di Ida Frapporti, madre di Stefano, ci sono dei post con dei video (uno; due) e un post con le foto della manifestazione.

da Reset-Italia

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