HOME       BLOG    VIDEO    EVENTI    GLI INVISIBILI    MUSICA    LIBRI    POLITICA LOCALE    POST PIU' COMMENTATI

domenica 20 dicembre 2009

Berlusconi apprezza l'inciucio. D'Alema mette in difficoltà Bersani


E' mai possibile che uno come D'Alema, non un ragazzino alle prime armi, torni a valorizzare gli inciuci dicendo che a volte sono utili? Non solo. E' mai possibile che per sostenere le sue tesi balzane chiami in causa Togliatti, dando uno schiaffo alla storia, facendo apparrire il Pci come un partito dedito agli intrighi di palazzo?

Non c'è pace per il Pd. Sembrava che con il congresso, con le primarie, polemiche e veleni che avevano caratterizzato l'era veltroniana fossero destinate, se non a scomparire, perlomeno a non mettere in forse le scelte politiche di fondo. Bersani era stato chiaro nella reazione con la quale aveva aperto l'assemblea nazionale proprio sul punto più controverso, quello del rapporto fra maggioranza e opposizione: tutto alla luce del sole, confronto nelle aule del Parlamento, nervi saldi a fronte dell'attacco berlusconiano alla Costituzione.

Le riforme, aveva detto, si fanno per rispondere alle resigenze dei cittadni, in primo luogo quelle dei lavoratori colpiti dalla crisi economica. Aveva detto che questione democratica e questione sociale erano strettamente legate. Insomma Berlusconi andava combattuto non perché si chiama Berlusconi, ma perché le scelte del suo governo erano inadeguate, sbagliate. Da qui, lo aveva ribadito ad ogni piè sospinto, no alla leggi ad personam che sono altra cosa da una riforma della giustizia. Poi le incertezze cominciano ad emergere, il partito si divide sulla partecipzione al No-B.day.

Alla straordinaria manifestazione di Piazza San Giovanni c'è chi va, in tanti, ma anche chi non la digerisce. Bersani si trova in difficoltà. Prima dice che, comunque, chi vuole andare può. Un po' poco perché sul web arriva l'ondata di adesioni. Allora Bersani esprime l'augurio che si realizzi una grande manifestazione, pur non dando l'adesione ufficiale " per non mettere il cappello sopra". Va Rosy Bindi, la Presidente che nel congresso ha sostenuto Bersani, ma va anche Franceschini che rappresenta, di fatto, tutta l'area che lo ha appoggiato nello scontro per la carica di segretario. Con lui torna in campo Veltroni che dice "se ne vedono di tutti i colori", con chiaro riferimento a posizioni "inciuciste". Le aree si compongono e si scompongono. Torna anche D'Alema con i dalemiani che storcono la bocca, non apprezzano la piazza telematica che promuove il "No- B. day".

I danni della teoria del " minor danno"
E' un segnale, che pochi colgono, che nel Pd si vanno ricostituendo vecchi schieramenti, tornano vecchie ruggini, antichi veleni. Prendono corpo concretamente subito dopo l'aggressione a Berlusconi. E' vero che tutti ribadiscono il no alla leggi ad personam ma comincia a prendere piede anche una singolare teoria, del resto già suggerita da D'Alema, quella del "minor danno". Insomma visto che bisogna stemperare il " clima" e che la maggioranza punta comunque a far approvare, visto che ha i voti in parlamento ( ma non è detto ndr), tre leggi fra cui il processo breve che danneggerebbero tante persone per favorirne una, si approvi una legge che favorisca una sola persona, Berlusconi, ma non ne danneggi tante altre. In questo modo il clima si rasserenerebbe e si potrebbe riaprire il dialogo per le riforme. Dialogo, non confronto che è altra cosa.

Resta un mistero su quali riforme. Quelle che riguardano le grandi scelte economiche e sociali? Provvedimenti che possono dare sollievo a milioni di lavoratori e delle loro famiglie in cassa integrazione, ai disoccupati, ai precari? O si prosegue con lo scudo fiscale? Si parlerà di giustizia per portare avanti un disegno riformatore che, nel segno dell'indipendenza e dell'autonomia della magistratura, sia nel penale che nel civile si abbiano quei risultati positivi che i cittadini attendono? O si punerà sulla seperazione delle carriere, manomettendo il Consiglio superiore della Magistratura e la stessa Corte Costituzionale? Con gli interrogativi si potrebbe continuare all'infinito, ma uno li racchiude tutti: le riforme si muovono per dare sostanza ai valori affermati nella Costituzione, ai diritti che la Carta garantisce ai cittadini, al lavoro, alla conoscenza, alle libertà o la si vuole smantellare come pretende Berlusconi per mutare il carattere della democrazia parlamentare e puntare ad un regime assolutista dove il capo è uno solo privo di alcun controllo?

L'incauta chiamata in causa di Togliatti
Da questi interrogativi ne nasce un altro: se questa è la posta in gioco è mai possibile che, uno come D'Alema, non un ragazzino alle prime armi, torni a valorizzare gli inciuci dicendo che a volte sono utili? Non solo. E' mai possibile che per sostenere le sue tesi balzane chiami in causa Togliatti, dando uno schiaffo alla storia, facendo apparrire il Pci come un partito dedito agli intrighi di palazzo . E ' mai possibile che D'Alema confonda inciucio con compromesso, che è lecito e praticabile in politica, fra forze diverse che si confrontano alla luce del sole, in Parlamento per adottare provvedimenti orientati al bene comune ? Quale "bene" risulterebbe da un inciucio per fare un favore al capo del governo rendendo legittima la sua lontananza dai processi, non consentendo ai giudici di svolgere il loro lavoro? Sarebbe , al contrario, un nuovo tassello nella strategia che punta alla demolizione della Costituzione. L'area che fa capo a Franceschini è costituita all'interno del Pd, ha preso le distanze da "teorie" inciucistiche".

Bersani ha una brutta gatta da pelare. Non è una questione interna, di partito, riguarda la maggior forza dell'opposizione. C'è il diritto, non solo degli iscritti, dei votanti per quel partito, ma di tutti i cittadini mobilitati a difesa della democrazia, della Costituzione, di chiedere al Pd di essere, fino in fondo, un partito di opposizione, solare, trasparente. Solo così la sinistra, le forze riformatrici possono aspirare a tornare a governare questo paese. Non con gli inciuci, non in tempi biblici.

da Indymedia

Nessun commento:

Posta un commento