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venerdì 27 novembre 2009

FABRIZIO DE ANDRE' - LA MORTE



FABRIZIO DE ANDRE' - LA MORTE

La morte verrà all'improvviso
avrà le tue labbra e i tuoi occhi,
ti coprirà d’un velo bianco
addormentandosi al tuo fianco.

Nell'ozio, nel sonno, in battaglia
verrà senza darti avvisaglia
la morte va a colpo sicuro
non suona il corno né il tamburo.

Madonna che in limpida fonte
ristori le membra stupende
la morte non ti vedrà in faccia
avrà il tuo seno e le tue braccia.

Prelati, notabili e conti
sull'uscio piangeste ben forte;
chi ben condusse sua vita,
male sopporterà sua morte.

Straccioni che senza vergogna
portaste il cilicio o la gogna
partirvene non fu fatica,
perché la morte vi fu amica.

Guerriero che in punto di lancia
dal suolo d'Oriente alla Francia
di stragi menasti gran vanto
e fra i nemici il lutto e il pianto:

di fronte all'estrema nemica
non vale coraggio o fatica,
non serve colpirla nel cuore
perché la morte mai non muore.

Non serve colpirla nel cuore
perché la morte mai non muore.

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