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martedì 17 novembre 2009

Crocifisso in aula, blitz neofascista nella sede del Partito radicale

Questo articolo risale al 12 novembre 2009.
Ecco i bravi ragazzi della destra nazionale italiana.

Lanciati volantini offensivi e inchiodati pezzi di legno a forma di croce
Le vittime: "Cultura violenta, impregnata dell'illiberalità del dogma"
Crocifisso in aula, blitz neofascista nella sede del Partito radicale

ROMA - Alcuni militanti di Lotta Studentesca, movimento giovanile vicino al gruppo neofascista Forza Nuova, hanno fatto irruzione nella sede romana dei Radicali, lanciando volantini e affiggendo crocifissi. La notizia è stata diffusa dall'ufficio stampa dei Radicali. Il senatore radicale Marco Perduca ha denunciato il blitz in aula al Senato.
Secondo le prime ricostruzioni, i militanti di Lotta studentesca hanno fatto esplodere una bomba carta davanti all'ingresso della sede in via di Torre Argentina, per poi entrare nel palazzo e gettare per le scale diversi volantini offensivi nei confronti dei radicali. Tre, in totale, i crocifissi che sono stati introdotti nell'edificio. Il primo sul portone, al terzo piano, dove sono stati "inchiodati" due pezzi di legno a forma di croce. L'altro, simile, è stato appeso su un muro vicino alla porta. Il terzo, infine, è stato abbandonato per le scale.

Il blitz, avvenuto verso le 10:30 del mattino, è stato rivendicato dall'organizzazione neofascista, che ha annunciato di voler dare battaglia "per riportare i crocifissi nel nostro Paese, non solo nelle scuole ma anche negli edifici pubblici". "Si è trattato di un'azione pacifica - ha dichiarato il portavoce romano del gruppo, Roberto Benignetti - finalizzata alla critica della visione di un'Europa priva di quei valori che l'hanno costruita nei secoli: cristianità, nazione, popolo". I radicali, ha proseguito, "sono tra coloro che vorrebbero distruggere questi principi e svuotare l'Europa sia spiritualmente che moralmente. La sentenza sui crocifissi della corte di Strasburgo è un esempio di disgregazione dell'identità comune ai popoli europei". Ancora più estremista il coordinatore nazionale del movimento, Gabor De Arcangelis: "Non permetteremo a nessuno di imporre dogmi ultra-laicisti in Italia. Chi tenterà di rimuovere il crocifisso si troverà di fronte un muro umano guidato da Lotta studentesca".

Parole di rammarico sono arrivate da Demetrio Bacaro, segretario dell'Associazione Radicali Roma. "Credo che accusare proprio i radicali di voler imporre alcunché la dica lunga sull'ignoranza storico-politica di questi signori", ha commentato in una nota. "La loro è una cultura violenta, impregnata dell'illiberalità del dogma", ha aggiunto Bacaro: "Vedremo come si porrà politicamente l'amministrazione capitolina nei confronti di questi gesti, che sono certamente dimostrativi, ma violenti nella genesi dell'azione".
(12 novembre 2009)

http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/crocefissi-aule/crocefissi-lotta-studentesca/crocefissi-lotta-studentesca.html

da Antifa

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