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venerdì 16 ottobre 2009

Nardò: nella discarica di Castellino rifiuti speciali come l'amianto, proteste

Un’altra discarica, quindi, di oltre 100 mila metri cubi di capacità, sta per nascere a due passi dalla città

Amianto, inerti, rifiuti da estrazione di minerali, polveri e residui, “fanghi rossi derivati dalla produzione di allumina”, rifiuti e scarti dell’edilizia: questi e altri rifiuti speciali potranno presto essere conferiti in un sito, situata in contrada “Castellino”, in territorio del Comune di Galatone ma a poche decine di metri dall’impianto neritino di Rsu della “Mediterranea Castelnuovo 2”. Un’altra discarica, quindi, di oltre 100 mila metri cubi di capacità, sta per nascere a due passi dalla città. Il dirigente del Servizio Rifiuti-Scarichi-Emissioni e Politiche energetiche della Provincia di Lecce, ingegnere Dario Corsini, con la determina n. 181 del 7 agosto 2009, ha infatti rilasciato alla ditta “R.E.I. - Recupero ecologico inerti srl” con sede a Lecce, l’Autorizzazione unica per l’adeguamento al decreto commissariale del dicembre 2005 di una discarica, classificata come “discarica per rifiuti inerti e rifiuti speciali non pericolosi” sita nella contrada “Vignali - Castellino” del Comune di Galatone.

Un sito, realizzato in un’area di vecchie cave dismesse (e in contrada Castellino ve ne sono tantissime) che avrà una capacità complessiva di 86mila metri cubi per il bacino dei rifiuti inerti e di 13.500 metri cubi per la “vasca” destinata a contenere i rifiuti da costruzione contenenti amianto. La discarica dovrà “prevalentemente soddisfare esigenze di conferimento locali e regionali”. Secondo l’Autorizzazione, “sul o nel suolo” potranno essere depositati rifiuti quali, tra gli altri, rifiuti da estrazione di minerali, fanghi rossi derivanti dalla produzione di allumina, scarti di ghiaia e pietrisco, scarti di sabbia e argilla, residui del lavaggio e della pulitura di minerali, rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, rifiuti e fanghi di cemento, pietrisco per massicciate ferroviarie, legno, vetro, plastica, rame, bronzo, ottone, alluminio, ferro e acciaio e altri tipi di rifiuti e scarti dell’edilizia (cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche).

In una “discarica specialmente allestita”, invece, potranno essere conferiti “materiali da costruzione contenenti amianto”. Questi vuol dire che nella nuova discarica potrà essere scaricato l’Eternit, il materiale contenete il pericoloso amianto tanto usato nell’edilizia fino a qualche decenni addietro e che oggi la legge proibisce perché cancerogeno e ne impone la rimozione.

La storia del nuovo sito di discarica parte nel 2000 con la richiesta dell’autorizzazione all’esercizio. Nel 2005, la Provincia ha approvato il Piano per l’adeguamento della discarica e alla sua riclassificazione e nel 2006, il progetto di adeguamento ha cominciato l’iter della Valutazione di impatto ambientale presso la Regione Puglia, che ha espresso parere favorevole nel 2008. A chiusura della Conferenza dei servizi (nel corso della quale il Comune di Galatone ha espresso parere favorevole) la Provincia di Lecce ha rilasciato l’Autorizzazione unica.

http://www.sudnews.it/notizia/34717.html

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