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giovedì 1 ottobre 2009

Nardò & l'informazione: una mischia fuori controllo

Vorrei partire da un episodio in particolare per fare delle riflessioni ed invitare voi a fare altrettanto.
Da qualche giorno il noto sito Portadimare ha deciso di sospendere i commenti alle notizie. Premetto che questa è una cosa che a me personalmente non mi tocca minimamente visto che i commenti (quasi tutti con il link LA FONTE) che di tanto in tanto mi permettevo di postare sul portale venivano puntualmente censurati. Non erano mai commenti offensivi, almenochè per offensivi non si intenda avere un’opinione diversa da chi scrive e da chi fra l’altro detiene una buona fetta dell’informazione Neritina sia online che cartacea. Comunque a parte questo piccolo particolare, penso che un sito così “importane”, così visitato, come ci svelano i numenri pubblicati dallo stesso portale l’altro ieri, non possa sottrarsi all’opinione del lettore!
I responsabili del sito saranno certamente e primariamente interessati al marketing (come riferitomi da loro stessi tempo fa in occasione della nascita di Movimento per la Sinistra Nardò, notizia censurata per dar spazio al super mega esclusivissimo video dell’inaugurazione del bar di corona a Nardò) ma non possono dimenticare di svolgere un servizio, non possono dimenticare di essere giornalisti!
Il mestiere del giornalista, a Nardò più che altrove, è a mio parere male interpretato. La più bella definizione di cosa significhi fare il giornalista l’ho sentita anni fa dalla giornalista israeliana ebrea Amira Hass. Disse: “Il nostro compito principale è di monitorare le fonti del potere”.
Monitorare le fonti del potere significa scandagliarne quattro primariamente: le tre della notissima suddivisione di Montesquieu – esecutivo, legislativo e giudiziario – e l’ultimo arrivato, il quarto potere, cioè proprio l’informazione. Per fare ciò, il giornalista necessita di una dote sopra a tutte: saper essere un professionista solo. Significa essere un libero battitore, capace di guardare e se necessario criticare a 360 gradi tutto e chiunque, e cioè gli sconosciuti e i distanti, ma anche i conosciuti e i compagni di strada.
Invece in questo Paese la norma è che i giornalisti facciano ‘parrocchia’ con altri ‘compagni di merenda; oppure può accadere che durante le elezioni qualche giornalista sia delegato dal comune come responsabile di una sezione, o che una notizia particolarmente delicata su processi in corso ai dirigenti comunali venga sbattuta in prima pagina sul Quotidiano di lecce senza la firma del giornalista, o che una notizia come la manifestazione contro la mafia di qualche giorno fa a Nardò non trovi spazio (il giorno dopo)su nessun portale tranne LA FONTE…. Anche questo è marketing?
E’ ovvio che un buon rapporto con l’istituzione può offrire quel qualcosa in più, quella dichiarazione in esclusiva che può fare la differenza in termini di numeri. Mai perdere di vista però il nostro mandato, cioè fare informazione anche quando scomoda per qualche rappresentante locale; ed è qui che occorre intervenire con professionalità Esiste infatti una sottile linea di confine sulla quale i giornalisti di turno, si muovono interagendo con l’istituzione competente sull’argomento trattato. Questa linea divide l’indipendenza nella scelta degli argomenti da una più stretta complicità con un rappresentante istituzionale che può indirizzare l’operato. L’importante è rimanere nel mezzo, oltre che instaurare un rapporto di reciproca stima e talvolta amicizia
Insomma, trovo la situazione neritina un po’ grottesca. E nessuno lo nota più. E’ una mischia ormai fuori controllo
Per dare una pennellata di decenza all’informazione occorre prima di ogni altra cosa puntare il dito sull’informazione che ogni giorno i cittadini di questo paese si scelgono!

2 commenti:

  1. "... o che una notizia come la manifestazione contro la mafia di qualche giorno fa a Nardò non trovi spazio su nessun portale tranne LA FONTE…. ..."
    è evidente che NON leggi i giornali.
    vedi Quotidiano del 27.09.2009 pagina 30.
    E firmati.
    Roberto Però

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  2. La redazione è composta da due persone che in genere condividono i post prima di pubblicarli. Il loro nome è scritto nel profilo!

    "PORTALE" = Sito che offre una 'porta' di ingresso ad altri siti. Può svolgere funzioni di ricerca, offrire servizi di informazioni e di altro genere. Il Quotidiano non è un portale.

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