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mercoledì 21 ottobre 2009

LA TORTURA DEL TEMPO - CARMELO MUSUMECI - ERGOSTOLANO OSTATIVO

Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo:
Articolo 6 Nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti

Nell’universo c’è un mondo che si chiama Terra e in questa Terra c’è un paese che si chiama Italia.
In questo paese ci sono molte prigioni dove, unico posto al mondo, ci sono uomini condannati ad una pena infinita, ad una morte vera, una morte ad occhi aperti: l’ergastolo ostativo a qualsiasi beneficio.
Una pena del diavolo, crudele, inumana e degradante perché trasforma la persona in una statua di marmo.
Basti pensare: “… che il codice penale francese del 28 settembre 1791, pur prevedendo la pena di morte, avesse abolito l’ergastolo, ritenuto, molto più della pena capitale, disumano, illegittimo, inaccettabile nella misura che rende l’uomo schiavo, realizzando di fatto una ipotesi di servitù coatta, legittimata in nome di una pretesa superiore ed inviolabile ragione di Stato.”
(Fonte: Disegno di legge per l’abolizione dell’ergastolo per l’iniziativa della Senatrice Boccia Maria Luisa, 2007).
Mentre in tutti i Paesi nel mondo, anche dove esiste la pena di morte, il condannato alla pena dell’ergastolo ha la speranza o una possibilità di poter uscire, in Italia, chi è condannato con l’ergastolo ostativo per “reati associativi” (divieto di concessione di benefici: art. 4 bis L. n. 354 del 1975) non potrà mai uscire se non collabora con la giustizia, quindi, se al suo posto non ci mette qualche altro.
Non più coercizioni e punizioni corporali, come ai tempi dell’inquisizioni nel Medioevo, ma delazione.
Non più l’uso della tortura fisica per estorcere la verità, ma solo la tortura del tempo e dell’anima, molto più dolorosa di quella fisica.
Una pena senza la speranza di una fine annienta chi la sconta.
La pena dell’ergastolo giustifica qualsiasi reato commesso perché una condanna senza speranza non è giustizia: è la vendetta di una Giustizia ingiusta.
In Italia ci sono molti umani che tengono chiusi in una cella altri umani da più di 30 anni e in alcuni casi da 40 anni e più, contro qualsiasi diritto comunitario e internazionale.
In Italia ci sono molti giovani ergastolani che aspettano di invecchiare e vecchi ergastolani, stanchi e ammalati, che invece aspettano di morire per finire la loro pena.
Una pena senza fine non potrà mai essere né giusta, né umana: è solo una condanna a morte a rallentatore.
- Se cercassimo di aiutare chi commette reati, anziché limitarci a reprimere, avremo molta meno delinquenza (Don Oreste Benzi).

Carmelo Musumeci
Carcere di Spoleto
Ottobre 2009

Questa mail list è stata creata per dare voce ai condannati all’ergastolo ostativo, quello senza nessun beneficio, senza mai un giorno di permesso: anni e anni, decenni, senza mai un giorno fuori dal carcere, senza mai un Natale in famiglia, senza mai un abbraccio libero con i propri cari. Tutto questo per reati commessi anche 20-30- 40 anni prima.
Le persone condannate all’ergastolo ostativo, anche quando scontato 20-30 anni di reclusione e hanno realizzato una radicale trasformazione interiore, NON POTRANNO USCIRE VERAMENTE MAI DAL CARCERE e, dunque, viene a morire il fine educativo della pena (Art. 27 della nostra Costituzione “Le pene devono tendere alla rieducazione del condannato”)
Nessuno è colpevole per sempre.

Tutto quello che leggerete proviene direttamente da loro, noi siamo solo il loro tramite, la loro voce che esce fuori, perchè internet e posta elettronica in carcere non sono ammessi.
www.urladalsilenzio.worpress.com

Gruppo "Urla dal silenzio" su Facebook:
http://www.facebook.com/group.php?gid=155797882305&ref=ts

2 commenti:

  1. Sono uno spezzino, conosco carmelo musumeci e conosco la sua storia, conoscevo suo fratello silvio, i reati di cui carmelo si è macchiato relativi alla guerra dei clan suo e e quello di tancredi ( tancredi ha ucciso persone , ha sparato in faccia a carmelo però lui è libero) non credo che meritino una pena così estrema, in un paese come l'italia dove che commette delitti e viene condannato all'ergastolo al massimo sconta 13 anni, proprio non capisco come carmelo musumeci debba passare il resto della sua vita a marcire in un carcere, credo che una reviosne del processo al giorno d'oggi porterebbe al massimo una condanna di 15 anni e comunque, fossi in lui, per riacquistare la liberta collaborerei con gli inquirenti, se questo è quello che loro vogliono, lui deve pensare a riacquistare la sua libertà anche a prezzo di colaborere, anche se non capisco dopo 20 anni cosa possono volersi sentire dire da musumeci.

    Non mi firmo completamente per ovvie ragioni mammanda un saluto e un abbraccio a Carmelo Musumeci, tieni duro.

    Francesco La Spezia

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  2. In Italia abbiamo 4 mafie, le vere vittime del carcere sono i detenuti appena maggiorenni che per un pezzo di fumo in più si ritrovano in mezzo a dei criminali scaltri e prepotenti e ad aguzzini in divisa. per non parlare della situazione infernale degli OPG.Quando un tizio ha vissuto come un boss pulendosi il culo con la giustizia, a me scusate ma sa di lacrime da coccodrillo! Ciò non toglie che in ogni uomo ci sia la possibilità di una reale trasmormazione in positivo!

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