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venerdì 23 ottobre 2009

Il Comune di Bari ha finalmente deciso di intitolare una via alla memoria di Benedetto Petrone.

Benny vive, la strada in suo ricordo c'è
Manca l'ufficialità, ma per l'anniversario della sua morte via Corridoni prenderà il suo nome

di Riceviamo e pubblichiamo

Dopo un iter relativamente breve - seguito alla raccolta di oltre mille firme promossa dal Comitato 28 Novembre -, il Comune di Bari ha finalmente deciso di intitolare una via del centro storico barese alla memoria di Benedetto Petrone.
Come si ricorderà, il Comune di Bari, con giusta delibera n.1242 del 27.11.2008 decise di sostituire la denominazione stradale Via Filippo Corridoni con la denominazione “Via Benedetto Petrone – Vittima della violenza fascista 1959-1977” e spostare la denominazione stradale “Via Filippo Corridoni” al tratto di strada che collega Largo Chiurlia a Strada Sagges, attualmente privo di una propria denominazione.

La Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Bari, con una propria nota n. 1087 del 25.2.2009 ha espresso parere favorevole.

La Società Storia Patria, in relazione alla denominazione in questione, si è espressa favorevolmente con la nota n. 112/09 del 14.5.2009.

Il Prefetto della Provincia di Bari, con nota del 19.6.2009 – prot. n. 26/1.25.18, ha autorizzato.

In data Martedì 29 Settembre 2009, in base al Codice Civile viene formalmente costituito il “Comitato Civico 28 Novembre” di Bari.
I valori e gli scopi per perseguire i quali si è resa necessaria la costituzione del suddetto organismo associativo sono i seguenti:
a. Preservare la giusta memoria della tragica vicenda dell’uccisione di Benedetto Petrone, avvenuta a Bari in Piazza Libertà il 28 Novembre 1977, per mano neofascista;
b. Diffondere i valori storici e contemporanei dell’antifascismo, a favore in particolare delle nuove generazioni, attraverso qualificate iniziative pubbliche e sociali, avendo come obbiettivo centrale quello di vivificare tutti gli anni a venire la ricorrenza del 28 Novembre, nei modi più consoni e opportuni e creativi;

c. Costituire la Fondazione “Benedetto Petrone”/Per la promozione culturale del Borgo Antico di Bari e l’ampliamento della coscienza civile tra le giovani generazioni baresi, in seguito alla quale costituzione il Comitato Civico 28 Novembre verrà sciolto per aver conseguito il suo scopo fondamentale.

Viene eletta Presidente la signora Porzia Petrone, sorella di Benedetto, donna fiera e combattiva, portatrice di elevati e popolari valori etici e morali, custode vivente dei ricordi più cari di suo fratello e dei sentimenti profondi che animano i fondatori del Comitato Civico 28 Novembre. L’incarico di Segretario è affidato all’’arch. Arturo Cucciola.

In via ancora ufficiosa ma su pressante richiesta del Comitato Civico 28 Novembre, segnalo che l’amministrazione comunale intende procedere all’inaugurazione della nuova Via Benedetto Petrone proprio in occasione del prossimo anniversario.

Il Comitato civico ha fatto circolare la seguente nota, articolata in tre punti. Il Comitato Civico 28 Novembre chiede di:

1) essere uno dei soggetti di riferimento per le iniziative di commemorazione cerimoniale del tragico assassinio di Benedetto Petrone, allo scadere del suo trentaduesimo anniversario. E ciò per ragioni di ordine civile e umano: il nostro Presidente, Porzia Petrone, sorella del compianto e figura di donna di indubbia moralità e sensibilità, lo richiede espressamente;

2) essere partner operativo del Comune di Bari nell’organizzazione della giornata di inaugurazione della nuova Via Benedetto Petrone, ex Via Filippo Corridoni, sita nella Città Vecchia (delibera n. 1242 del 27/11/2008). Si riserva, in tal senso, di sottoporre in tempi brevi al Sindaco Michele Emiliano o ad un suo incaricato un articolato programma di iniziative culturali e di omaggi artistici;

3) ottenere dal Comune di Bari tutti i sostegni tecnici, organizzativi ed economici necessari alla migliore riuscita della suddetta manifestazione il cui programma in via di elaborazione verrà concordato in dettaglio con L’Ente comunale.
Benedetto Petrone era un mio caro amico e compagno di partito, un “figlio del popolo”, un proletario (erano nove figli, tra femmine e maschi) di Bari vecchia. Da bambino aveva subito l’ingiusta sorte di ammalarsi di poliomielite, in forma per fortuna non gravissima che gli permetteva di camminare danzando: era riuscito a compensare il suo deficit in maniera del tuo originale, per cui non ti rendevi conto della sua difficoltà a deambulare perché lui, appunto, “danzava”. E poi, era forte e bello (non è retorica ma un dato di realtà), sempre curioso e interessato a tutto e tutti, sorridente ed umile….

Quella notte di 32 anni fa, però, inseguito da un nugolo di giovani fascisti, non potette fare a meno di prendere atto della sua “differenza”: nella fuga del piccolo gruppo di compagni che batteva in ritirata di fronte all’orda, lui rimase indietro e due coltellate, di cui una mortale all’addome, lo lasciarono per terra esangue, in Piazza Libertà (ma quale “libertà”? quella di morire ammazzato a 18 anni?!). La sua morte ha segnato la carne e l’anima di molte persone; oso dire di tutta la mia generazione, almeno di quella barese. La mia sicuramente se solo pensi che mentre le scrivo mi colano sul viso copiose ed incontenibili lacrime di uomo, quale sono, dopo tanti anni…

Cordialmente

Nicola Dentamaro

http://www.barilive.it/News/news.aspx?idnews=15062

da Antifa

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