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giovedì 1 ottobre 2009

Dopo gli operai ecco gli studenti sul tetto «Gelmini, stop ai tagli e ai licenziamenti»

Sit-in di studenti e ricercatori all'Università del Salento
La protesta: «Basta precarietà, la cultura non si vende»


LECCE - Sul tetto per rivendicare le proprie ragioni: dopo gli operai Tricase, un gruppo di studenti, studentesse e ricercatori dell'Università del Salento, aderenti al neonato collettivo interfacoltà Resistenza Universitaria, ha occupato il tetto dell'ateneo presso viale dell'Università a Lecce «in segno di solidarietà con gli insegnanti precari della scuola che da settimane sono in mobilitazione contro i licenziamenti previsti e i tagli voluti dalla ministra Gelmini e dal suo tutore Tremonti». Lo riferisce una nota diffusa dai collettivi universitari.

LO STRISCIONE - Dal tetto dell'Università è stato esposto uno striscione con la scritta «Scuola e università: stessi tagli, stessa precarietà» che riprende il tema di uno striscione analogo esposto dagli studenti sul tetto dell'Università di Roma «La Sapienza». Gli studenti, le studentesse e i ricercatori, spiega la nota, rimarranno simbolicamente in presidio per alcune ore in solidarietà con quegli insegnanti che da settimane si mobilitano attraverso il presidio permanente di fronte al ministero della Pubblica Istruzione e attraverso l'occupazione di scuole e provveditorati in tutta Italia.

LE RICHIESTE - «Chiediamo l'assunzione immediata di tutti i precari - conclude la nota - le dimissioni della ministra Gelmini e la costituzione di una sistema pubblico della formazione, democratico, di massa e di qualità. A questo fine aderiamo alla manifestazione nazionale promossa dai comitati dei precari della scuola per sabato 3 ottobre a Roma».

1 commento:

  1. erano 20 in tutto gli altri stavano a studiare o a spendere i soldi dei genitori........

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