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mercoledì 30 settembre 2009

TSUNAMI A SAMOA: PER LE ISOLE DEL SUD “UN COLPO MOLTO DURO”

“Soprattutto per le isole Samoa è un colpo durissimo, ma lo tsunami del 2004 è stata un’altra cosa”: lo dice alla MISNA Skavdal Tarje, direttore del centro per il Pacifico dell’Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), che conferma l’inizio delle operazioni di soccorso. “Rispetto alle catastrofe di cinque anni fa – dice da Bangkok il dirigente delle Nazioni Unite - il maremoto di questa notte ha avuto un carattere locale, anche se ha colpito diversi paesi del Pacifico meridionale”. Secondo Tarje, l’amministrazione di Samoa è riuscita a liberare alcune delle strade più importanti dell’arcipelago e permesso in questo modo il trasporto di molti feriti dalle zone più remote negli ospedali cittadini. Il dirigente dell’Onu dice che Australia e Nuova Zelanda hanno già inviato aiuti, mentre domani a Samoa arriverà un primo gruppo di esperti delle Nazioni Unite. Alla MISNA funzionari dell’ambasciata in Belgio di Samoa hanno detto di non esser riusciti a contattare nessun loro connazionale ; Tarje assicura però che il suo ufficio ha potuto raggiungere telefonicamente le isole, nonostante una rete sovraccarica e in forte difficoltà. Il primo ministro di Samoa Tuilaepa Sailele Malielegaoi, che sta rientrando oggi nella capitale Apia dalla Nuova Zelanda, si è detto “sotto shock” e ha parlato di una tragedia “inimmaginabile”. Nella regione occidentale delle Samoa, indipendente, vivono circa 217.000 persone; altre 65.000 abitano la parte orientale, sotto sovranità statunitense. In attesa di dati attendibili sul numero delle vittime, quasi 100 dicono da Apia, diversi segnali rafforzano la speranza che il peggio sia passato. E’ di pochi minuti fa la notizia che l’Agenzia meteorologica del Giappone ha revocato l’allarme tsunami in vigore da questa mattina, la notte italiana.[VG]

da Misna

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