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lunedì 28 settembre 2009

La mafia è una montagna di merda!

Ieri, 27 settembre, si è svolta a Nardò una fiaccolata per ricordare le vittime di mafia. In particolare le figure di Peppino Impastato, Peppino Basile, Renata Fonte, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Un fatto inaspettato e del tutto speciale per un centro come Nardò da sempre sordo alle iniziative per sensibilizzare la cittadinanza sui temi di legalità e contrasto alle mafie.
L'evento è stato organizzato da alcuni giovani che ancora non anno una chiara appartenenza politica ma che, a quanto pare, simpatizzano per l' IDV.Il loro invito, seppur poco pubblicizzato, è stato accolto da: i giovani dell'associazione teatrale "Ardire" di Nardò, dall'associazione degli scout, dai gruppi politici di MPS- Sinistra e Libertà, da Rifondazione Comunista, dai giovani del PD e da pezzi della società civile.


La cosa più eclatante e vergognosa è stata la totale assenza delle itituzioni. Fra le autorità comunali era presente il solo Tommaso Malcangi, consigliere comunale dei socialisti, mentre la restante "marmaglia" era forse a casa intenta a gustare le partite... Eppure Nardò è la città che ha dato i natali a Renata Fonte, assassinata dalla mafia, unico assessore comunale donna della storia repubblicana ammazzato per mano terroristica.
E' probabile oggi che sia più vivo il suo insegnamento fra i giovani di questa città che fra gli amministratori legati da interessi di poltrone e da comitati di affari ma certamente poco inclini a rispettare valori come legalità, giustizia e contrasto alla mafia.
Il corteo autorizzato partendo da via XX Settembre ha toccato via Duca degli Abbruzzi per poi addentrarsi nel centro storico sino a giungere al Municipio. Da qui si è inoltrato a Corso Galliano per poi ritornare a via XX Settembre.
Per questa evenienza era stato posto un palco dove si sono alternati alcuni interventi.
A lanciare un grido di allarme sulla pericolosità della infiltrazione mafiosa nelle varie amministrazioni è stato l'onorevole Zazzera di Italia dei Valori, presentato da uno degli organizzatori dell'evento William De Cupertinis (altri organizzatori Enrica Lisi e Giancarlo Fanciano). Poi è stata la volta di Claudia Raho per i Movimento per la Sinistra- Sinistra e Libertà, Antonio Pagliula per Rif. Comunista, Daniele Parisi per i Giovani Democratici e del prof. Russo, presidente dell'associazione teatrale.
Anche Sonia Alfano, esponente di spicco della formazione di Di Pietro ha recapitato un messaggio tramite facebook per ribadire che il cambiamento deve nascere dentro, nel cuore di ognuno per poter passare ai fatti e che rimanere dietro una tastiera non significa fare lotta alla mafia.
L'aspetto più incoraggiante, anche se l'itero corteo constava di circa una settantina di unità, è stato quello di scorgere fra i presenti faccie giovani.
Questa iniziativa rilancia l'attivismo delle giovani generazioni a Nardò che seppur in fermento provocano molta riluttanza nello schierarsi o nel militare per dei valori, per dei sogni o per delle idee.
Possiamo cogliere ciò come un segnale, come un punto di partenza.
Anche se la strada è tutta in salita, il protagonismo dei giovani e la loro partecipazione è l'unico trampolino di lancio per costituire una classe consapevole, capace di lottare e magari mandare a casa una classe politica incompetente e controversa come quella neritina.







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