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sabato 12 settembre 2009

Amnesty contro la pena di morte

Il moderno e industrializzato Giappone è l’unico paese tra le economie avanzate, esclusi gli Stati Uniti, a prevedere ancora la pena capitale nel suo ordinamento giudiziario. Le esecuzioni, previste per i casi di omicidio e per i crimini particolarmente gravi, avvengono per impiccagione; secondo il Times, oggi almeno 102 detenuti sono in attesa di essere giustiziati.

Amnesty International ha presentato un rapporto in cui denuncia la giustizia giapponese. Secondo Amnesty, infatti, tra i condannati a morte ci sarebbero diversi malati psichiatrici, in violazione di una norma del diritto internazionale e dello stesso diritto giapponese. Il numero esatto di malati mentali nel braccio della morte è sconosciuto, perché le autorità del paese non permettono di saperlo. Amnesty denuncia inoltre le drammatiche condizioni di vita imposte ai detenuti, che vivono in isolamento assoluto, non possono muoversi all’interno della cella, non hanno accesso all’aria aperta e alla luce se non per pochissimo tempo, possono incontrare i familiari e il proprio avvocato solo per qualche minuto. Inoltre, l’esecuzione viene comunicata all’interessato qualche ora prima, mentre i familiari restano all’oscuro di tutto.

“Permettere a un prigioniero di vivere per periodi prolungati, a volte decenni, con la minaccia quotidiana di una morte imminente è crudele, disumano e degradante”, ha dichiarato James Welsh, coordiatore del dipartimento salute di Amnesty e uno dei principali autori del rapporto. “Le condizioni riservate ai prigionieri in attesa di esecuzione nelle carceri giapponesi spesso li portano alla pazzia”.

Un caso emblematico è quello di Iwao Hakamada, un uomo di 73 anni che da 41 vive in cella di isolamento. È la persona più anziana al mondo nel braccio della morte e la dura e prolungata detenzione l’ha portato alla follia. La richiesta di Amnesty è chiara: fine delle esecuzioni a carico dei malati psichiatrici e moratoria sulla pena di morte. Sarà una delle prime sfide per il nuovo primo ministro giapponese, il riformista Yukio Hatoyama.

da Internazionale

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