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sabato 1 agosto 2009

La Ru486 è legale anche nel nostro paese

Nonostante le pressioni di fascisti e clericali e le minacce di scomunica, l'Aifa ha finalmente dato il via libera alla pillola abortiva
Dopo 6 ore di riunione il Cda dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha promosso a maggioranza la pillola abortiva che, inserita nel 2006 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nell’elenco dei farmaci essenziali per la salute riproduttiva, ed utilizzata già da anni in molti paesi -Francia (dal 1988), Austria, Belgio, Germania, Danimarca, Grecia, Spagna, Finlandia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito, Svizzera, Norvegia, Israele, Cina, India, Nuova Zelanda, Russia,Tunisia, Stati uniti e Sud Africa – permette di interrompere una gravidanza indesiderata senza doversi sottoporre ad un intervento chirurgico.

Cos’è la Ru486 –Il corpo femminile produce il progesterone, un ormone che ha la funzione di rendere la mucosa uterina adatta ad accogliere l’impianto dell’uovo fecondato; la Ru486 contiene il mifepristone, una sostanza che, svolgendo un’attività antagonista a quella del progesterone, ne impedisce l’azione. Lo sviluppo dell’embrione è interrotto e la mucosa si stacca seguendo lo stesso identico corso di una mestruazione. Per rinforzare gli effetti della pillola abortiva viene somministrata anche una piccola dose di un ormone, il prostaglandine, che provoca contrazioni uterine aiutando ad accellerare il processo.

In accordo alla legge 194, tutto il procedimento dovrà effettuarsi all’interno di una struttura ospedaliera. Il margine massimo per l’utilizzo della pillola abortiva viene individuato nel 49° giorno di amenorrea (quinta settimana dalla fecondazione), quando l’embrione misura tra i 2 e gli 8 mm e la percentuale di riuscita completa si ha nel 98,5% dei casi. In caso di insuccesso bisognerà quindi ricorrere all’aborto chirurgico.

da Indymedia

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