venerdì 10 luglio 2009
Sì al rilancio del nucleare, no di Vendola: «Scelta autoritaria, la Puglia resta verde»
Il governatore: la militarizzazione del territorio per fare una centrale è una scelta suicida per chi ce l’ha in testa
BARI - Via libera definitivo del Senato al disegno di legge sullo sviluppo, che prevede tra l'altro il rilancio del nucleare civile in Italia. L'opposizione, pur avendo annunciato il voto contrario, non ha partecipato al voto nel tentativo di far mancare il numero legale. Il provvedimento ha ottenuto 154 voti favorevoli e un contrario. Un senatore si è astenuto.
Immediata la presa di posizione del governatore pugliese, Nichi Vendola. «Le centrali nucleari - ha detto - sono impianti a rischio rilevante. La Puglia vuole continuare a essere la terra delle rinnovabili, il parco delle energie rinnovabili più interessante d’Europa». Secondo Vendola «finora i discorsi energetici del governo sono stati un cumulo di banalità e un annuncio di scelte autoritarie. Io immagino - ha commentato - che la militarizzazione del territorio per fare una centrale sia una scelta suicida per chi ce l’ha in testa».
«Le centrali nucleari - ha proseguito il governatore - sono impianti a rischio di incidente rilevante e il nucleare sicuro esiste solo nelle esternazioni salottiere del presidente del Consiglio. Il tema dello smaltimento delle scorie è drammatico. Allora, siamo seri. Ho proposto già al ministro Scajola il tema vero: l’ottimizzazione della rete di trasmissione. Il paese perde il 12% dell’energia che produce a causa dell’obsolescenza della rete».
dal Corriere Del Mezzogiorno
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