martedì 21 luglio 2009
Genova 2001: "noi non dimentichiamo!"
Venezia - Contestato l'ex ministro degli Interni Claudio Scajola
Venezia - L'ex ministro dell'Interno Scajola, oggi ministro per lo Sviluppo Economico, si stava recando in visita privata al Museo della Fondazione Vedova nel pomeriggio di sabato 18 luglio, quando è stato riconosciuto da alcuni giovani che si trovavano nei pressi dei Magazzini del Sale, che, ricordando il ruolo da lui avuto nel G8 2001, lo hanno circondato e hanno iniziato a inveire contro di lui urlandogli le parole "vergogna", "assassino", "Genova non si dimentica".
Immediatamente gli uomini della sicurezza del ministro si sono gettati sui giovani cercando di farli desistere dal continuare con la protesta. Ma di fronte alla tanta gente che popolava la riva limitrofa al ponte votivo del Redentore, e che si andava ad aggiungere al gruppo di contestatori, gli agenti hanno dovuto rinunciare ai loro propositi bellicosi e hanno impacchettato e letteralmente trascinato il ministro dentro l'edificio.
All'entrata di Scajola nel museo sono state molte le persone che si sono complimentate con i ragazzi e hanno espresso la loro solidarietà contro un personaggio chiave in quella che è stata la gestione del G.8 del 2001, nel massacro per le strade, nelle scuole e nelle caserme dove erano rinchiusi i manifestanti.
Dopo pochi minuti Scajola è stato fatto uscire dalla Fondazione utilizzando la porta di sicurezza sul retro per evitare di subire ancora gli insulti delle persone che lo attendevano all'ingresso principale.
A due giorni dall'anniversario della morte di Carlo, Venezia ha espresso il suo disgusto e il suo rifiuto per chi ha contribuito in maniera centrale alla vergogna che è stata la gestione repressiva e assassina del G.8 del 2001 a Genova.
da GlobalProject
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