Il direttore del Tg1 Augusto Minzolini 'celebra' con un editoriale Bettino Craxi, e Antonio Di Pietro si ribella annunciando querele contro il direttore, mentre Stefania Craxi lo ringrazia dal profondo del cuore per la presa di posizione in difesa di suo padre. Minzolini nel suo editoriale ha esaltato la figura dello scomparso segretario socialista, affermando, tra l'altro, che «non ha bisogno di nessuna riabilitazione» e che per la storia «va già ricordato oggi come uno statista».«Craxi è stato trasformato nel capro espiatorio di un sistema che era stato l'ultimo residuo della guerra fredda, una democrazia costosa permise al paese di restare per cinquant'anni nel mondo libero». «Della sua figura si discute molto, c'è chi vorrebbe dedicargli una strada, chi si oppone, chi lo considera un grande uomo e chi un mezzo delinquente. È arrivato il momento - ha sottolineato Minzolini - di guardare alla sua vicenda con gli occhi della storia». «Basti pensare - ha ricordato - che il reato portante di tangentopoli, cioè il finanziamento illecito ai partiti, era stato oggetto di un'amnistia appena due anni prima, un colpo di spugna che preservò alcuni e dannò altri. La verità è che ad un problema politico fu data una soluzione giudiziaria e l'unico che ebbe il coraggio di porre in questi termini la questione, cioè Craxi, fu spedito alla ghigliottina».
Minzolini ha quindi osservato che in quegli anni si «alterò l'equilibrio nel rapporto tra politica e magistratura» e che questo «per quasi un ventennio ha fatto cadere governi per inchieste che spesso non hanno portato da nessuna parte e che ha lanciato nell'agone politico i magistrati che ne erano stati protagonisti». «Querelerò Augusto Minzolini e lo denuncerò alle Camere e al Paese per le sue affermazioni fatte nel suo editoriale», ha fatto subito sapere Antonio Di Pietro che ha aggiunto: «Sarà la storia a giudicare Bettino Craxi come statista. Io l'ho indagato come magistrato e non spetta a me stabilire se era uno statista. È stato condannato perchè aveva tre conti correnti non per il partito ma per se stesso, era un corrotto e ha fatto il latitante». Per il leader di Idv, «a questo punto il problema non è Craxi ma Minzolini» che «ha raccontato bugie sul servizio pubblico pagato dagli utenti. È inaccettabile che abbia paragonato Craxi al Papa». «Rivolgo un grazie al Direttore Augusto Minzolini - è stata invece la reazione soddisfatta di Stefania Craxi - per il suo editoriale in ricordo di Bettino Craxi, uno Statista che ha dato la vita per il bene del Paese. Le sue idee innovative sono ormai patrimonio di tutti gli italiani».
da Indymedia
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