Dipingo il quadro con mano ferma,
questo è il mondo che ora vedo:
Nardò e la libertà al voto di una " caserma " ;
mi muovo inquieto e infine siedo.
Se guardo bene vedo il fondo
ed anche fossi il solo non abbocco:
la dignità è un dovere e non confondo
come chi vende la sua libertà come un allocco.
Votare è un atto di libertà
dietro compenso è povertà.
Se mi muovo verso il bene, se lo faccio per servizio è umiltà,
se lo faccio per me stesso è vanità.
Se il popolo si vende
non indosserà mai l' abito del cittadino,
servi e schiavi rende
allora sì che è ancora lungo il mio cammino.
Angelo Cleopazzo
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