martedì 27 aprile 2010
Chi dovrebbe convincersi? E di che cosa?
Dovevamo aspettarcelo! Quale migliore occasione per Berlusconi di poter annunciare, parlando con il fraterno amico Putin, il ritorno prossimo del Nucleare in Italia?
Lo fa da Lesmo annunciando un accordo tra Russia e Italia in materia di Energia (e non solo..) Nell’accordo, un memorandum, firmato da Fulvio Conti, a.d. e direttore generale di ENEL, e Boris Kovelchuk, acting chairman del management commitee di InterTaoVes, che riguarda la cooperazione nel settore nucleare, costruzione nuovi impianti e innovazione tecnica, efficienza energetica e distribuzione. Non potendo definire e comunicare i siti probabili in Italia, il Governo continua la produzione di centrali nucleari all’estero, annunciando l’intesa per la costruzione di una centrale nucleare a Kaliningrad. Non contento Berlusconi rispolvera dal cilindro un vecchio progetto, chiamato “Ignitor”, che punta alla fusione nucleare, dimenticando di come sia stato di fatto accantonato da tempo per via della sua poca economicità, per la totale insicurezza di riuscita e per il continuo problema di scorie (vedere vecchi articoli in merito), promettendo a questo riguardo un generico progetto di ricerca in merito, sempre con l’amato Putin.
Tornando al rilancio italiano, il Premier ha garantito che in questa legislatura vi sarà la posa della prima pietra, entro 3 anni, della prima centrale nucleare di 3a generazione.
Si continua a mentire sapendo di farlo visto che neanche nella migliore delle ipotesi, ossia nella malaugurata ipotesi che tutto andasse secondo i piani del Governo, si potrà vedere qualcosa che assomigli ad alla prima pietra (nel giro 3 anni!). Persino l’ENEL ha chiesto che venga posticipato l’avvento del sol Atomico (almeno non prima del 2015 ha precisato) in quanto le proprie casse non versano in buone condizioni. Senza contare le 14 Regioni che hanno hanno esplicitato il proprio No al Decreto sul nucleare. Tra l’altro non si capisce come mai Berlusconi dovrebbe fare una così vasta opera di convincimento (come ha ribadito oggi) nei riguardi dell’opinione italiana!?! Ma come, non erano proprio i sondaggi dello stesso Governo a confermare la voglia degli italiani di ritornare all’energia dell’atomo?
Non ci rimane che notare quanto sia in affanno questa voglia di tornare al nucleare, con tutto quello che ciò vuol dire, in un momento in cui di ben altro avremmo bisogno. Un affanno che non ha nessuna spiegazione, se non quella di voler dimostrare che questo governo può tutto!
Se da una parte il governo non sblocca la questione riguardo la localizzazione dei siti (manca ancora l’Agenzia incaricata) dall’altra mancano gli investimenti... ma, ad onor del vero, nell’arco di 6 mesi sono state varate due leggi che fanno carta straccia dei diritti delle popolazioni locali e dei criteri internazionalmente adottati per sovrintendere alla realizzazione degli impianti nucleari. Con ogni probabilità i nomi per questo rilancio saranno i vecchi siti che furono le località del vecchio Piano Energetico nazionale del 1982: Montalto di Castro, Caorso, Sponda veneta del Po, Litorale pugliese, Basilicata per quanto riguarda il deposito nazionale di scorie e non ultimo Trino Vercellese.
Del resto non possiamo più stupirci dei continui annunci che questa lobby fa, nei soliti salotti, insieme agli amici di sempre.
Aspettiamo le opere di convincimento per poter porre un paio di domande: Convincere chi? E di che cosa?
Il Nucleare una risposta la già avuta, più di vent’anni fà. Se è il caso sranno (saremo!) in molti/e a ripeterlo. No al Nucleare!
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8 Maggio - Assemblea Pubblica a Trino presso l’Auditorium delle Scuole Medie “Famiglia Tricerri” di via vittime di Bologna 4, alle ore 14.
da Infoaut
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