Dallo slogan "Berlusconi dimettiti" del No B-Day del 5 dicembre ora si é passati a "La legge é uguale per tutti. Basta!" che campeggerà sul palco di 14 metri di piazza del Popolo. Insomma, nel mirino dei 'viola' ci sono le leggi ad personam innanzitutto: dal legittimo impedimento (in aula al Senato il 9 marzo) al processo breve. Tra le adesioni annunciate, oltre a quella di politici come Pierluigi Bersani e Antonio Di Pietro e dei leader di SeL e Federazione della sinistra, anche personaggi come Mario Monicelli e Andrea Camilleri
L'iniziativa, "messa in piedi in un mese senza l'appoggio di alcuna struttura organizzativa" ma solo attraverso il tam tam su Facebook e sui blog, é stata presentata oggi nella Capitale dagli esponenti del Popolo Viola, gli stessi che hanno organizzato il corteo del No B-Day tre mesi fa. Per sabato é previsto a Roma l'arrivo di 200 pullman da tutta Italia. Su un palco in piazza si alterneranno i lavoratori di Termini Imerese, dell'Ispra e altri precari.
L'iniziativa ha già ricevuto l'adesione ufficiale del Pd e di quasi tutta l'opposizione, tranne alcuni partiti di centro, come Udc e Api. Tra i politici che sfileranno in piazza anche Pierluigi Bersani e Antonio Di Pietro, oltre che personaggi della culturacome Mario Monicelli e Andrea Camilleri. Gli organizzatori hanno fatto sapere che la manifestazione sarà trasmessa in diretta su Rainews 24.
Stavolta non vogliono azzardare numeri. "Il 5 dicembre abbiamo visto così tanta gente in piazza come mai avremmo immaginato e quindi non facciamo previsioni", dice Gianfranco Mascia. "Puntiamo a riempire piazza del Popolo e a raggiungere la stessa consistenza di persone che si registrò due mesi fa con la manifestazione sulla libertà di stampa", aggiunge.
Ma un po' di scaramanzia non fa male anche se c'è la convinzione che l'iniziativa "sarà un successo" vista l'attenzione sul web: on line le adesioni sono state oltre 200mila.
Dallo slogan "Berlusconi dimettiti" del No B-Day del 5 dicembre ora si é passati a "La legge é uguale per tutti. Basta!" che campeggerà sul palco di 14 metri di piazza del Popolo. Insomma, nel mirino dei 'viola' ci sono le leggi ad personam innanzitutto: dal legittimo impedimento (in aula al Senato il 9 marzo) al processo breve.
La mobilitazione sulla giustizia sta già andando avanti da quasi un mese con il presidio davanti a Montecitorio. "Abbiamo distribuito 'patenti viola' ai deputati che hanno votato contro il legittimo impedimento e 'fogli rosa' ai senatori che hanno garantito il loro no al provvedimento che sarà a palazzo Madama nei prossimi giorni", spiega Mascia. Ieri, la 'patente viola' é stata consegnata anche a Massimo D'Alema e Beppe Fioroni. "Stiano attenti però -avverte Mascia- perché siamo pronti a ritirargliela se voteranno una qualunque delle leggi ad personam o se non si impegneranno sul conflitto d'interessi".
I 'viola' continuano quindi a marcare la loro autonomia dalla politica. Anche sabato, come il 5 dicembre, non ci saranno politici sul palco: tra gli interventi previsto quello di Gioacchino Genchi, di alcuni operai di Termini Imerese, di cittadini dell'Aquila che spiegheranno quale sarebbe l'incidenza del processo breve sul procedimento in corso per il crollo della Casa dello Studente. Giustizia, dunque, ma anche lavoro e crisi economica.
"Parleremo degli articoli 1, 3 e 21 della Costituzione: lavoro, legge uguale per tutti e libertà di stampa", spiegano gli organizzatori. I partiti resteranno a margine della manifestazione, ma i promotori sono soddisfatti per il sostegno arrivato da tutte le forze politiche dell'opposizione, escluso l'Udc. Gli organizzatori ci tengono a sottolineare che autonomia dai partiti non significa anti-politica: "Noi non siamo per l'astensionismo. Ciascuno di noi è un elettore, ma non vedrete 'liste viola' alle regionali. Il nostro -spiega Mascia- è un ruolo diverso. Noi pungoliamo i partiti".
/www.aprileonline.info
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