mercoledì 24 febbraio 2010
PORTOGALLO - Il disastro di Madeira è colpa della speculazione edilizia
La catastrofe che ha colpito l’isola portoghese di Madeira il 20 febbraio non è solo il frutto delle piogge torrenziali. Il disastro ha a che fare anche con una pessima pianificazione urbanistica. Per questo si è aperta nel paese iberico un’aspra discussione sulle responsabilità politiche.Molti urbanisti hanno denunciato che negli ultimi anni sull’isola si è costruito in modo selvaggio, violando le norme sull’edilizia, scrive El País. “Le case, le strade e gli edifici della capitale Funchal erano troppo vicini agli argini. Per costruirli erano stati ristretti notevolmente gli argini dei fiumi. ‘Questo ha fatto aumentare la pressione dell’acqua, spiega Hélder Spínola, dirigente dell’organizzazione ecologista Quercus. ‘Prima o poi l’acqua doveva uscire da qualche parte’”.
Insieme ad altri ecologisti e urbanisti, Spínola denuncia da anni la situazione urbanistica dell’isola. Ma le loro valutazioni sono sempre state ignorate. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Il bilancio ancora provvisorio del disastro è di 42 morti, 70 feriti e un numero imprecisato di dispersi.
da Internazionale
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